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Malattie della tiroide


Che cos’è la tiroide?

La tiroide è una ghiandola endocrina che si trova nel collo e la cui funzione è produrre ormoni.

Gli ormoni tiroidei, la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3) esercitano i loro effetti sulla funzionalità di quasi tutti gli organi e apparati del corpo, regolando l’intensità del metabolismo, cioè il modo e la velocità con cui l’organismo utilizza sostanze alimentari e chimiche per produrre energia. Intervengono inoltre nei processi di accrescimento e sviluppo, di produzione del calore corporeo (termoregolazione) e dell’energia muscolare.U

Un mal funzionamento della tiroide può inoltre influire sulla cattiva distribuzione dei liquidi corporei e dei sali minerali in essi contenuti, sulla funzione cardiovascolare, sul meccanismo del sonno e sul metabolismo delle ossa.

 

Come funziona la tiroide?

L’attività della tiroide è regolata da un ormone dell’ipofisi, il TSH, a sua volta regolato da un neurotrasmettitore ipotalamico, il TRH, con un meccanismo di controllo retrogrado detto feed back.

La tiroide può subire infiammazioni (tiroiditi) o ingrandirsi a causa di una o più tumefazioni che si vengono a formare nel suo interno (noduli, gozzo multinodulare). Alcuni di questi noduli possono essere sede di tumori maligni.

Queste patologie sono caratterizzate ognuna da un quadro clinico a volte ben evidente, ma più spesso sfumato e di incerta interpretazione, che rende la diagnosi delle tireopatie non facile e quindi di pertinenza specialistica.

La diagnosi precoce rappresenta il presidio più efficace nei confronti di queste patologie, considerando che si tratta di patologie ad alta prevalenza nella popolazione generale.

 

Come possono essere individuate le malattie della tiroide?

Le malattie della tiroide possono essere individuate se vengono effettuati gli esami corretti nella popolazione più a rischio di malattia, individuabile tramite un’accurata anamnesi familiare e patologica remota del paziente che può essere agevolmente condotta dal medico di medicina generale che potrà, a suo giudizio, richiedere la consulenza dello specialista endocrinologo, in modo da poter sottoporre il paziente agli approfondimenti necessari.

Il percorso diagnostico consiste in una visita che preveda la raccolta dei dati anamnesici precedenti e degli accertamenti già eseguiti e la programmazione di esami ematochimici, ormonali e strumentali, atti a giungere in breve tempo a una corretta definizione della patologia.

Nell’ambito della diagnosi strumentale/radiologica, particolare importanza è oggi rivestita dall’ecografia della tiroide o tiroidea.

 

Come si possono curare le malattie della tiroide?

Trattamento medico

La terapia degli stati di ipertiroidismo si avvale di farmaci di uso consolidato quali i farmaci tireostatici (metimazolo e propiltiouracile) a volte in associazione con beta bloccanti che aiutano a regolare la frequenza cardiaca accelerata e i tremori muscolari, a volte presenti nei casi conclamati. Un ruolo importante, ma solitamente di secondo livello, è svolto dal trattamento in medicina nucleare con lo iodio radioattivo e dall’intervento chirurgico.

L’ipotiroidismo è ben controllato con l’impiego della levotiroxina da sola o in associazione con la triiodotironina (in casi consolidati).

quadri infiammatori sub-acuti (associati a dolore febbricola e tireotossicosi) si avvalgono della terapia con steroidi e FANS, mentre la patologia nodulare non richiede cure specifiche ma un monitoraggio ecografico con gli approfondimenti diagnostici necessari ad escludere la patologia nodulare maligna che richiede una terapia chirurgica, con eventuale successivo ausilio della terapia con iodio radioattivo in medicina nucleare.

La profilassi del gozzo endemico si effettua con l’impiego di sale iodato o sale marino grezzo, non esiste una terapia farmacologica per tale patologia per la quale è invece estremamente importante il monitoraggio ecografico specialistico.

Trattamento chirurgico

Se l’endocrinologo svolge un ruolo fondamentale nella diagnosi e cura delle malattie tiroidee, il chirurgo viene chiamato in causa nel momento in cui la patologia nodulare tiroidea (gozzo) appare in progressione con sintomi di compressione oppure se il monitoraggio ecografico della patologia non è più sicuro ed efficace nella prevenzione e diagnosi precoce della patologia maligna o dopo diagnosi di carcinoma tiroideo (papillare, follicolare, midollare). L’intervento chirurgico può essere richiesto anche per risolvere un ipertiroidismo non responsivo alla terapia medica.

L’approccio chirurgico alla tiroide rappresenta un impegno notevole per il chirurgo dedicato a questa patologia, sia per la posizione anatomica della ghiandola, sia per le sue caratteristiche di vascolarizzazione e innervazione. Estrema delicatezza ed esperienza sono necessarie per rispettare integralmente i decorsi dei nervi laringei ricorrenti (che garantiscono la perfetta mobilità delle corde vocali) e per salvaguardare le quattro ghiandole paratiroidi, fondamentali per il corretto metabolismo del calcio e del fosforo.

Per questo motivo in Humanitas Gavazzeni esiste un’equipe di chirurghi dedicati a tale patologia.