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Gozzo o struma tiroideo


Che cosa è il gozzo o struma tiroideo?

Il gozzo della tiroide o struma tiroideo è una patologia molto frequente, che interessa tra il 10 e 20% della popolazione italiana e si caratterizza per un aumento volumetrico della tiroide, che può essere di tipo diffuso o nodulare, definendosi “uninodulare” se è presente un solo nodulo, o “multinodulare” se sono presenti più noduli. In ognuno di questi casi la funzionalità della ghiandola può essere normale (gozzo normofunzionante), aumentata (gosso tossico) o ridotta (gozzo associato a ipotiroidismo).

Quali sono le cause del gozzo o struma tiroideo?

L’insorgenza del gozzo o struma tiroideo dipende da diversi fattori, sia genetici (familiarità) sia ambientali, tra cui il principale è lo scarso apporto di iodio introdotto con l’alimentazione. Lo iodio è il costituente più importante degli ormoni tiroidei e il suo giusto apporto con l’alimentazione è fondamentale per il corretto sviluppo e funzionamento della tiroide.

La prevalenza dello struma tiroideo è diversa nelle diverse regione italiane, in base al grado di carenza iodica, con diffusione della patologia in oltre il 50% della popolazione in alcune regioni montane.

Il fabbisogno giornaliero di iodio è di circa 150 mcg al giorno negli adulti, l’utilizzo di sale iodato può riduce la carenza di iodio.

Come può essere individuato il gozzo?

La diagnosi di struma tiroideo si fonda su un insieme di valutazioni clinichelaboratoristiche e strumentali.

Prima di tutto è importante effettuare un’anamnesi familiare, per valutare l’eventuale presenza di struma tiroideo nei familiari,  e un’anamnesi patologica del paziente. Entrambe possono essere condotte dal medico di medicina generale, il quale potrà richiedere la consulenza dello specialista endocrinologo in caso di sospetto struma della tiroide, in modo da poter sottoporre il paziente a una razionale procedura diagnostica. Un corretto esame obiettivo consente di valutare le dimensioni della tiroide, la consistenza e l’eventuale presenza di noduli.

Gli esami di laboratorio permettono di valutare la funzionalità tiroidea (dosaggio di TSH riflesso), fondamentale per definire il gozzo non tossico, tossico o pre-tossico.

Tra gli esami strumentali particolare importanza è oggi rivestita dall’ecografia della tiroide, l’esame più adatto a rilevare la presenza di noduli, definirne morfologia, dimensione, struttura e valutare ulteriori alterazioni a carico della ghiandola.

Sulla base delle caratteristiche ecografiche e degli esami di laboratorio si può valutare l’eventuale necessità della scintigrafia tiroidea o dell’agoaspirato tiroideo. La prima fornisce informazioni morfo-funzionali sulla tiroide, distinguendo aree fredde (ipofunzionanti) che possono nascondere un tumore e che pertanto richiedono una successiva valutazione con agoaspirato (FNAB), e aree calde (iperfunzionanti), solitamente benigne.

L’agoaspirato è una semplice procedura in cui sotto guida ecografica si esegue un prelievo con ago sottile del nodulo da sottoporre a esame citologico ed è l’unica procedura mini-invasiva in grado di distinguere la natura maligna o benigna di una lesione nodulare.

Come si può curare il gozzo o struma tiroideo?

In caso di struma normofunzionante, con una tiroide di dimensioni solo di poco superiori alla norma e in assenza di noduli, non è necessaria alcuna terapia farmacologica ed è indicato il controllo ecografico nel tempo (vedi anche terapia del nodulo tiroideo).

Nei gozzi di grandi dimensioni normofunzionanti ma condizionanti sintomi compressivi, può essere indicato un trattamento chirurgico per la radicale correzione del quadro patologico. L’approccio chirurgico deve essere eseguito da chirurghi esperti per ridurre l’incidenza di complicanze, in particolare per rispettare integralmente i decorsi dei nervi laringei ricorrenti (che garantiscono la perfetta mobilità delle corde vocali) e per salvaguardare le 4 ghiandole paratiroidi, fondamentali per il corretto metabolismo del calcio e del fosforo.

Nel gozzo uninodulare o multinodulare tossico (associato a ipertiroidismo) vi è indicazione alla terapia chirurgica, previa normalizzazione dei livelli ormonali con terapia medica, o ablativa con radio-iodio.

Nel gozzo uninodulare o multinodulare in presenza di noduli sospetti per patologia maligna all’agoaspirato, è indicato il trattamento chirurgico.