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Tolvaptan

Tolvaptan

 

Il tolvaptan si usa per curare certi casi di mancanza di sodio nel sangue.

 

Che cos’è il tolvaptan?

Il tolvaptan opera accrescendo l’eliminazione dei fluidi corporei. Per farlo opera su certi recettori dell’ormone vasopressina.

L’opera del tolvaptan favorisce la normalizzazione dei livelli di sodio nel sangue.

 

Come si prende il tolvaptan?

Il tolvaptan si prende per bocca in forma di pastiglie.

 

Effetti collaterali del tolvaptan

Il tolvaptan può provocare disturbi renali e accrescere i livelli di zuccheri nel sangue.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

stitichezza

diminuzione dell’appetito

secchezza della bocca

incremento della minzione

nausea

debolezza

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazioneo di oppressione o male al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

feci scure

sangue nelle feci

male, gonfiore, arrossamenti o sensibilità a gambe o polpacci

confusione

sangue nell’espettorato

urine scure

diminuzione della minzione

svenimenti

febbre

battito cardiaco irregolare

mutamenti d’umore o disturbi psicologici

convulsioni

capogiri, vomito, nausea o diarrea gravi o continui

dolore o debolezza muscolare gravi o continui

fiato corto

problemi a parlare

indolenza

incremento degli zuccheri nel sangue

problemi di deglutizione

movimenti muscolari incontrollati

emorragie o lividi

sonnolenza

disturbi alla vista

vomito che sembra caffè

debolezza a gambe o braccia

 

Avvertenze

Il tolvaptan può non essere indicato in presenza di compromissione del senso della sete, di ipovolemia o bassi livelli di fluidi corporei, capogiri, svenimenti, malfunzionamento dei reni e disturbi epatici o di minzione.

Non si deve neanche prendere in combinazione con aprepitant, claritromicina, cobicistat, desmopressina, diltiazem, eritromicina, fluconazolo, fosaprepitant, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, prosaconazolo, inbitori della proteasi, telitromicina, troleandomicina o verapamil, e durante la cura bisogna evitare di consumare pompelmo o il suo succo.

 

Prima della terapia è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico ACE inibitori, bloccanti del recettore per l’angiotensina, diuretici, aprepitant, antifungini azolici, claritromicina, cobicistat, ciclosporine, diltiazem, eritromicina, fosaprepitant, nefazodone, inibitori della proteasi, telitromicina, troleandomicina, verapamil, carbamazepina, idantoine, fenobarbital, primidone, rifamicine, iperico, digossina o desmopressina

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi al fegato o ai reni, potassio elevato nel sangue, ipotensione, diabete o ipovolemia

in presenza di dialisi

in presenza di disidratazione

in presenza di malnutrizione

in presenza di abuso di alcolici o dipendenza da alcol

in presenza di gravidanza o di allattamento

Topiramato

Topiramato

 

Il topiramato si usa come anticonvulsivante e per prevenire gli attacchi di emicrania.

 

Che cos’è il topiramato?

Il topiramato opera influendo su numerose molecole esistenti nel cervello. In questa maniera minimizza l’attività cerebrale che conduce alle convulsioni e previene gli attacchi di emicrania.

 

Come si prende il topiramato?

Il topiramato si prende per bocca. L’assunzione deve venire combinata a quella di abbondanti quantità di liquidi e anche a quella di altri medicinali.

 

Effetti collaterali del topiramato

Il topiramato può far crescere l’acidosi metabolica. Inoltre può incrementare i livelli di ammonio nel sangue, diminuire l’efficacia dei contraccettivi ormonali e promuovere seri disturbi alla vista.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

stitichezza

diarrea

capogiri

sonnolenza

secchezza della bocca

vampate

dolore alla testa

calo dell’appetito

nausea

nervosismo

dolori o disturbi allo stomaco

infezioni delle vie respiratorie

alterazioni del gusto

stanchezza

insonnia

debolezza

perdita di peso

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

male alle ossa

bruciore, intorpidimenti o pizzicore

confusione

coordinazione diminuita

minzione diminuita o dolorosa

febbre, brividi o tosse o dolore alla gola continui

perdita di coscienza

disturbi di memoria

cambiamenti del ciclo mestruale

dolori, crampi o debolezza muscolari o articolari

disturbi psicologici o d’umore

alterazioni del comportamento

cute arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

acufeni

sonnolenza intensa o continua

intensi dolori a stomaco, a un fianco o alla schiena

forte diminuzione di peso

disturbi a parlare

torpore

istinti suicidi

emorragie

tremori

problemi di concentrazione

disturbi a camminare

movimenti degli occhi inusuali

 

Avvertenze

Il topiramato non è indicato nell’eventualità in cui si prenda metformina e allo stesso tempo si soffra di acidosi metabolica.

La terapia può alterare le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi; l’effetto può aggravarsi consumando alcolici, che non è consigliato durante l’assunzione del medicinale e altri farmaci.

Inoltre il topiramato può far diminuire la sudorazione, conducendo (principalmente nei bambini) alla crescita della temperatura corporea. Il pericolo che questo succeda è più alto al caldo o durante l’esercizio intenso.

Topotecano

Topotecano

 

Il Topotecano si usa soprattutto nella cura di certe forme di tumore all’ovaio e del polmone che non reagiscono bene ad altri trattamenti.

Si usa anche nella cura del cancro cervicale inoperabile o non curabile con la radioterapia.

 

Che cos’è il Topotecano?

Il Topotecano opera bloccando la riproduzione del DNA delle cellule tumorali.

 

Come si prende il Topotecano?

Il Topotecano si prende mediante iniezioni in vena.

 

Effetti collaterali del Topotecano

Il topotecano può provocare seri disturbi al sangue e al midollo osseo.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

costipazione

diarrea

affaticamento

caduta dei capelli

caduta dell’appetito

nausea

dolore allo stomaco

stanchezza

vomito

debolezza

 

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

cianosi o pallore di unghie e cute

febbre, brividi o dolore alla gola continuo

minzione dolorosa o bruciante

tosse severa o continua

dolori, arrossamenti o gonfiori gravi o continui sulla zona di iniezione

dolore allo di stomaco o crampi seri o continui

debolezza o stanchezza gravi o continui

fiato corto

lividi o emorragie

ittero

 

Avvertenze

Durante la cura è meglio evitare il contatto con persone alle prese con infezioni (anche un semplice raffreddore), perché il medicinale può minimizzare la capacità di ostacolarle. Inoltre è meglio provocare a evitare traumi e ferite a ragione della possibile diminuzione delle piastrine collegata alla cura.

Prima di una cura con topotecano è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale o cibo

degli altri farmaco, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno prendendo, nello specifico farmaci pericolosi per i polmoni, carboplatino, cisplatino, G-CSF o altri farmaci antineoplastici e idantoine

se si sta facendo una cura desensibilizzante per l’allergia agli insetti

nel caso in cui si soffra (o si abbia sofferto) di disturbi al midollo osseo, al sangue o alle piastrine o patologie renali o polmonari

in presenza di esposizione a radiazioni a livello del petto

in presenza di recenti vaccinazioni con vaccini vivi

nell’eventualità di gravidanza o allattamento al seno

Torsemide

Torsemide

 

La Torsemide si usa per curare l’edema (gonfiore) collegato a scompensi cardiaci, renali o epatici. Si usa anche in situazioni distinte da un eccesso di acqua nell’organismo.

Qualche volta, anche in combinazione con altri medicinali, si usa nella terapia della pressione elevata.

 

Che cos’è la Torsemide?

Si tratta di un diuretico. Opera incitando i reni ad eliminare quantità più alte di elettroliti (nello specifico di sali di sodio e di potassio) e di acqua.

 

Come si prende la Torsemide?

La Torsemide si può prendere per bocca o direttamente in vena.

 

Effetti collaterali della Torsemide

Tra gli eventuali effetti collaterali della torsemide troviamo anche:

costipazione

capogiri o percezione di avere la testa leggera

incremento della minzione

dolore alla testa

crescita della tosse

infezione nasale

nausea

 

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

diarrea

mali al petto

secchezza della bocca o sete insolita

febbre, brividi o dolore alla gola continui

perdita dell’udito o acufeni

perdita dell’appetito

mali o crampi muscolari

battito cardiaco accelerato o irregolare

sanguinamenti dal retto

cute arrossata, gonfia, con vesciche o desquamante

irrequietezza

lividi o emorragie

stanchezza o debolezza

vomito

 

Avvertenze

In presenza di assunzione di colestiramina, la Torsemide si deve prendere almeno a 4 ore di distanza. Durante la cura con torsemide è anche meglio evitare di consumare liquirizia o ginseng coreano.

La Torsemide può alterare le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi e provocare capogiri quando ci si alza da posizione sdraiata. Questi effetti collaterali possono aggravarsi con il consumo di alcolici, certi medicinali, temperature alte, attività fisica o esercizio. Inoltre il medicinale può incrementare la sensibilità della cute ai raggi solari.

Prima di una cura con torsemide è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale o cibo

degli altri farmaci, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno prendendo, nello specifico aminoglicosidi, cisplatino, Fans, probenecid, cloralio idrato, digitale, litio, suramina, medicinali per la pressione elevata

se si sta affrontando una cura desensibilizzante per l’allergia agli insetti

nel caso in cui si soffra (o si abbia sofferto) di accumulo di liquidi nell’addome, disturbi all’udito, diabete mellito, disturbi di minzione, livelli alti di acido urico nelle urine, patologie del sangue, patologie renali, lupus, infarto, disidratazione, patologie epatiche o scompenso cardiaco

in presenza di gravidanza o allattamento al seno

È anche necessario avvertire dottori, chirurghi e dentisti di terapie con torsemide in corso.

Tramadolo

Tramadolo

 

Il tramadolo si usa per curare il dolore di entità grave-moderata.

 

Che cos’è il tramadolo?

Si tratta di un analgesico. Opera alterando i livelli di noradrenalina e serotonina nel cervello.

 

Come si prende il tramadolo?

Il tramadolo si prende per bocca, di solito in forma di pastiglie a rilascio immediato o prolungato.

 

Effetti collaterali del tramadolo

Il tramadolo può frenare o bloccare il respiro e provocare convulsioni.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

dolore alla testa, capogiri, sonnolenza, stanchezza

stitichezza, diarrea, nausea, vomito, dolore allo stomaco

nervosismo o ansia

prurito, sudorazione e arrossamenti

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash gravi

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

convulsioni

respiro debole o superficiale

livelli alti di serotonina

 

Avvertenze

Il tramadolo non si deve prendere a breve distanza da alcolici, sedativi, tranquillanti o narcotici.

La terapia può provocare dipendenza.

Prima di prendere tramadolo è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico sedativi, tranquillanti, narcotici, medicinali contro emicrania, spasmi muscolari, depressione, patologie psichiatriche, nausea o vomito

se si soffre (o si ha sofferto) di asma o disturbi respiratori, blocchi gastrointestinali, patologie metaboliche, epatiche o renali o disturbi allo stomaco

in presenza di consumo di alcolici

in presenza di storia di abuso di alcolici o droghe

in presenza di gravidanza o di allattamento

Trandolapril

Trandolapril

 

Il Trandolapril si uso, da solo o combinato con altri medicinali, per curare la pressione elevata.

Qualche volte si consiglia anche in presenza di scompenso cardiaco o per favorire le possibilità di sopravvivenza in certi casi di infarto.

 

Che cos’è il Trandolapril?

Si tratta di un ACE inibitore. Opera facilitando il rilassamento dei vasi sanguigni, e favorisce così l’abbassamento della pressione.

 

Come si prende il Trandolapril?

Di solito il Trandolapril si prende per bocca in forma di pastiglie.

 

Effetti collaterali del Trandolapril

Il Trandolapril è rischioso per il feto, che può essere leso o anche perire dopo che la madre ha preso il medicinale.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

tosse

diarrea

capogiri

disturbi di stomaco

 

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

raucedine

male al petto, alla mascella o a un braccio

diminuzione della minzione

battito cardiaco accelerato, rallentato o irregolare

male, debolezza o crampi muscolari

stato confusionale

debolezza a una sola parte del corpo

cute rossa, gonfia, con vesciche o che si desquama

fiato corto

problemi a parlare

dolore allo stomaco

nausea o vomito repentini o seri

gonfiore a mani, caviglie o piedi

febbre, brividi, dolore alla gola o altri sintomi di un’infezione in corso

disturbi epatici (urine scure, perdita dell’appetito, feci pallide, grave o continuo dolore allo stomaco, ittero)

pressione bassa

sudorazione eccessiva

disturbi alla vista

 

Controindicazioni e avvertenze

Il Trandolapril può alterare le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi e provocare capogiri quando ci si alza da posizione sdraiata. Questi effetti collaterali possono aggravarsi da alcolici, da certi medicinali, da temperature alte, dall’attività fisica o dall’esercizio.

Prima della somministrazione di trandolapril è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale (nello specifico ad altri ACE inibitori) o cibo

degli altri farmaci, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno prendendo, nello specifico everolimus, sirolimus, diuretici, supplementi a base di potassio, aliskiren, inibitori del recettore dell’angiotensina, insulina, sulfonilurea o altri medicinali contro il diabete, medicinali a base di oro, Fans, litio e tiopurine

se si sta facendo una cura desensibilizzante per l’allergia agli insetti

nel caso in cui si soffra (o si abbia sofferto) di angioedema, disturbi cardiovascolari, problemi del midollo osseo, diabete, patologie renali o epatiche, ictus, patologie autoimmuni, disidratazione, ipovolemia, livelli alti di potassio o bassi di calcio nel sangue

in presenza di infarto recente

in presenza di trapianto di rene

se si fa una dieta a basso contenuto di sale

in presenza di dialisi o di aferesi

in presenza di un intervento chirurgico che ha bisogno di anestesia

in presenza di gravidanza o allattamento al seno

È anche necessario avvertire dottori, chirurghi e dentisti di cure con Trandolapril in corso.

Triamcinolone

Triamcinolone

 

Il Triamcinolone si può usare per curare numerose diverse condizioni, dalle allergie ai problemi dermatologici, passando per le patologie reumatiche, la colite ulcerosa, la psoriasi e certe patologie dell’apparato respiratorio.

 

Che cos’è il Triamcinolone?

Si tratta di un corticosteroide. Opera prevenendo il rilascio di molecole che provocano infiammazione.

 

Come si prende il Triamcinolone?

In base alla malattia da curare il Triamcinolone si può prendere per bocca, tramite inalazione o mediante iniezioni (intrarticolari, intrasinoviali o sottocutanee).

 

Se il dottore lo ritiene necessario la posologia può essere cambiata durante il corso della terapia.

 

Effetti collaterali del Triamcinolone

I corticosteroidi possono debilitare il sistema immunitario, incrementando il rischio di infezioni.

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

disturbi alla vista

gonfiori, rapida crescita di peso, fiato corto

grave depressione, pensieri o comportamenti strani, convulsioni

sangue nelle feci o nell’espettorato

pancreatite

bassi livelli di potassio

pressione elevata

 

Eventuali effetti collaterali meno gravi sono:

insonnia

sbalzi d’umore

acne, cute secca o sottile, lividi o decolorazione della pelle

rallentamento della guarigione delle ferite

incremento della sudorazione

dolore alla testa, dolore allo stomaco, gonfiori

debolezza muscolare

accumulo di grasso su braccia, gambe, viso, collo, seno e vita

 

Avvertenze

Durante la terapia con triamcinolone è meglio evitare il contatto con soggetti malati. Si sconsiglia anche di fare dei vaccinazioni con vaccini “vivi”.

Prima di cominciare a prendere il medicinale è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale o cibo

degli altri farmaci, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno prendendo, nello specifico aspirina, diuretici, anticoagulanti, ciclosporina, insulina o antidiabetici, ketoconazolo, rifampicina e anticonvulsivanti

nel caso in cui si soffra (o si abbia sofferto) di patolgie epatiche, renali o alla tiroide, diabete, malaria, tubercolosi, osteoporosi, problemi muscolari, glaucoma, cataratta, herpes oftalmico, ulcere gastriche, colite ulcerosa, diverticolite, depressione, patologie psichiatriche, scompenso cardiaco congestizio o pressione elevata

in presenza di gravidanza o allattamento al seno

La terapia con Triamcinolone non si deve mai smettere repentinamente, pena la comparsa dei sintomi di un’astinenza.

Trifluoperazina

Trifluoperazina

 

La trifluoperazina si usa nella terapia della schizofrenia.

Presa per periodi corti si può anche usare nella terapia di certe forme di ansia.

 

Che cos’è la trifluoperazina?

Si tratta di una fenotiazina. Il suo preciso meccanismo di funzionamento non si conosce.

 

Come si prende la trifluoperazina?

La trifluoperazina si può prendere per bocca. In presenza di disturbi allo stomaco si consiglia di prenderla dopo aver mangiato.

Può anche essere assunta tramite iniezioni intramuscolari.

 

Effetti collaterali della trifluoperazina

La trifluoperazina si può collegare alla comparsa della sindrome neurolettica maligna. Inoltre può provocare movimenti muscolari incontrollati, far diminuire la capacità dell’organismo di ostacolare le infezioni, ridurre la quantità delle piastrine, accrescere i livelli di prolattina del sangue e la sensibilità della cute al sole, influire sui livelli di zuccheri nel sangue e modificare i risultati dei test di gravidanza e di certe analisi di laboratorio, anche quelle per la fenilchetonuria.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

agitazione

costipazione

capogiri

sonnolenza

secchezza della bocca

pupille dilatate

dolore alla testa

nervosismo

perdita dell’appetito

nausea

naso chiuso

stanchezza

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione o male al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

raucedine inusuale

respiro sibilante

confusione

diminuzione della coordinazione

perdita di bava

svenimenti

battito cardiaco rallentato, accelerato o irregolare

viso come una maschera

spasmi muscolari

debolezza muscolare

disturbi psicologici o comportamentali

intorpidimento di un braccio o di una gamba

erezione prolungata o dolorosa

irrequietezza

convulsioni

stitichezza grave o continua

capogiri, sonnolenza o dolore alla testa gravi o continui

problemi motori

insonnia

muscoli rigidi

fiato corto o vomito repentini

gonfiore di mani, caviglie o piedi

sintomi di infezioni

sintomi di disturbi al fegato

tremori

problemi di minzione

tic

movimenti muscolari incontrollabili

emorragie o lividi

movimenti inusuali degli occhi o incapacità di muoverli

sudorazione inusuale

stanchezza o debolezza inusuali

pallore

disturbi alla vista

 

Avvertenze

La trifluoperazina non è indicata in presenza di grave sonnolenza, diminuita funzionalità del midollo osseo, problemi del sangue, lesioni al fegato e in presenza di assunzione di grosse quantità di alcolici, di farmaci che possono provocare sonnolenza e di astemizolo, cabergolina, cisapride, metoclopramide, pergolide, terfenadina o tramadolo.

La terapia può alterare le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi, principalmente se presa in combinazione con alcolici o altri farmaci. Inoltre i capogiri collegati alla sua assunzione possono aggravarsi con alte temperature, l’attività fisica e la febbre.

Prima di prenderla è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali (nello specifico a fenotiazine) o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando soprattutto medicinali che accrescono il pericolo di prolungamento dell’intervallo QT, farmaci contro allergie, disturbi di coagulazione, cancro, infezioni, infiammazioni, dolori, disturbi cardiaci, pressione elevata, colesterolo elevato, battito cardiaco irregolare, problemi psicologici o del comportamento, nausea o vomito, Parkinson, convulsioni, disturbi gastrointestinali, vescica iperattiva e tè alle erbe, coenzima Q10, aglio, ginseng, gingko e iperico

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi cardiaci, pressione elevata o bassa, disturbi del sangue o al midollo osseo, diabete, problemi epatici o renali, sindrome neurolettica maligna, discinesia tardiva, ipertrofia prostatica, convulsioni, problemi di minzione, problemi psicologici o dell’umore, feocromocitoma, asma, infezioni polmonari o altri disturbi respiratori, crescita della pressione nell’occhio o glaucoma, Parkinson, Alzheimer o demenza, sindrome di Reye, livelli alti di prolattina o tumori

in presenza di pericolo di glaucoma

in presenza di pericolo di tumore al seno

in presenza di esposizione regolare a caldo intenso

in presenza di esposizione regolare a insetticidi

nell’eventualità di poca salute

se si ha alle spalle una storia di abuso di alcolici, se si consuma alcol o se si è in astinenza

nell’eventualità di gravidanza o allattamento

È fondamentale avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di trifluoperazina.

 

Prenotazioni

B&P

arese

5×1000

Trimebutina

Trimebutina

 

La Trimebutina si usa soprattutto nella cura della sindrome dell’intestino irritabile.

 

Che cos’è la Trimebutina?

Si tratta di un medicinale spasmolitico. Opera frenando o normalizzando i movimenti intestinali anomali.

 

Come si prende la Trimebutina?

Di solito la Trimebutina si prende in forma di pastiglie. La posologia consigliata agli adulti va fino ai 600 mg al dì in 3 dosi indipendenti, da prendere prima dei pasti.

 

Effetti collaterali della Trimebutina

Tra gli eventuali effetti collaterali della Trimebutina troviamo anche:

dolori addominali

costipazione

diarrea

capogiri

sonnolenza

secchezza della bocca

fatica

cattivo sapore in bocca

dolore alla testa

senso di caldo o freddo

indigestione

nausea

rash

 

Nel caso in cui questi problemi fossero gravi o continui è meglio avvisare il prima possibile un dottore.

 

Avvertenze

Prima di cominciare a prendere Trimebutina è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale o cibo

degli altri farmaci, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno prendendo, nello specifico tubocurarina

dei problemi di salute di cui si soffre (o si ha sofferto)

in presenza di gravidanza o di allattamento al seno

Tropicamide

Tropicamide

 

La Tropicamide si usa soprattutto per dilatare la pupilla e bloccare certi muscoli dell’occhio durante specifici esami della vista.

 

Che cos’è la Tropicamide?

La Tropicamide opera rilassando i muscoli dell’occhio per facilitare la dilatazione della pupilla (midriasi).

 

Come si prende la Tropicamide?

La Tropicamide si assume direttamente nell’occhio come un normale collirio.

 

Effetti collaterali della Tropicamide

Tra gli eventuali effetti collaterali della tropicamide troviamo anche:

vista appannata

bruciore

secchezza della bocca

dolore alla testa

nausea

sensibilità alla luce solare

temporaneo dolore pungente

 

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

mutamenti comportamentali, principalmente nei bambini

male all’occhio

battito cardiaco irregolare o accelerato

pallore o arrossamenti cutanei

rigidità muscolare

fiato corto

vomito

 

Avvertenze

La tropicamide non si deve mai usare in presenza di glaucoma da chiusura d’angolo.

Prima di prenderla è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale o cibo

degli altri farmaci, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno prendendo, nello specifico carbacolo, inibitori oftalmici della colinesterasi e pilocarpina

nell’eventualità in cui si soffra (o si abbia sofferto) di glaucoma o che si sia a rischio di svilupparlo

nell’eventualità di gravidanza o allattamento al seno

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