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Tamoxifene

Tamoxifene

 

Il tamoxifene si usa nella terapia di certe forme di tumore al seno, sia nelle donne che negli uomini.

Può anche venire dato alle donne ad alto rischio di cancro al seno per minimizzare la probabilità che si sviluppi un tumore.

 

Che cos’è il tamoxifene?

Il tamoxifene opera fermando l’azione degli estrogeni, ormoni femminili di cui certe tipologie di tumore al seno necessitano per potersi sviluppare.

 

Come si prende il tamoxifene?

Di solito il tamoxifene si prende per bocca.

 

Effetti collaterali del tamoxifene

La terapia con tamoxifene può far crescere il pericolo di cancro all’utero, ictus o coaguli di sangue nei polmoni. Inoltre può minimizzare l’efficacia dei contraccettivi ormonali.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

vampate

perdite vaginali

dimagrimento

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

sintomi di ictus

sintomi di coaguli di sangue in un polmone (mali o disturbi respiratori) o nelle gambe (mali o disturbi alle gambe)

disturbi alla vista

perdite vaginali anomale

male o pressione nell’area pelvica

comparsa di nuovi noduli al seno

disturbi al fegato (per esempio nausea, ittero o feci color argilla)

livelli alti di calcio nel sangue

 

Avvertenze

Il tamoxifene non è indicato durante la gestazione e in presenza di assunzione di anticoagulanti.

Prima di cominciare la terapia è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico anticoagulanti

se si soffre (o si ha sofferto) di patologie epatiche, trigliceridi alti, cataratta, ictus o trombi

in presenza di chemio o radioterapia

in presenza di gravidanza o allattamento

Tamsulosina

Tamsulosina

 

La Tamsulosina si usa per facilitare la minzione negli uomini con ipertrofia prostatica benigna.

 

Che cos’è la Tamsulosina?

La Tamsulosina opera rilassando i muscoli nella prostata e nel collo della vescica, migliorando la minzione.

 

Come si prende la Tamsulosina?

Di solito, la Tamsulosina si prende una volta al dì, per bocca, 30 minuti dopo aver mangiato.

 

Effetti collaterali della Tamsulosina

Tra gli eventuali effetti collaterali della Tamsulosina troviamo anche:

capogiri, sonnolenza, debolezza

nausea, diarrea

dolore alla testa, mali al petto

disturbi di eiaculazione, quantità di sperma diminuia

dolore alla schiena

vista appannata

disturbi ai denti

febbre, brividi, dolori e sintomi simil influenzali

naso chiuso o che cola, male ai seni paranasali, dolore alla gola, tosse

insonnia

disturbi nella sfera sessuale

 

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

gonfiore di bocca, viso, lingua e labbra

senso di oppressione al petto

senso di svenimento

erezione dolorosa o che dura da più di 4 ore

 

Avvertenze

La Tamsulosina non deve essere presa da donne, bambini o in presenza di terapia con medicinali simili, per esempio alfusozina, doxazosina, prazosina, silodosina o terazosina.

La terapia può alterare le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi; inoltre può provocare pericolosi capogiri o svenimenti, principalmente quando si sta in piedi o al caldo per molto tempo o ci si surriscalda durante l’attività fisica.

Prima di cominciare a prendere il medicinale è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale (nello specifico i sulfamidici) o cibo

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, rammentando di menzionare nello specifico alfusozina, doxazosina, prazosina, silodosina, terazosina e medicinali per monitorare la pressione

se si soffre (o si ha sofferto) di patologie renali o epatiche, tumore alla prostata o pressione bassa

in presenza di gravidanza o allattamento

Taxolo

Taxolo

 

Il taxolo si usa nella cura del cancro al seno, del polmone e dell’ovaio.

Si usa anche nella terapia del sarcoma di Kaposi collegato all’AIDS

 

Che cos’è il taxolo?

Il taxolo disturba la creazione di certe strutture cellulari, i microtubuli, alterando così le capacità di sviluppo della cellula e frenando la proliferazione degli elementi tumorali nell’organismo.

 

Come si prende il taxolo?

Il taxolo si assume solo tramite iniezioni direttamente in vena.

 

Effetti collaterali del taxolo

La terapia con taxolo può incrementare il pericolo di infezioni ed emorragie.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

male, gonfiore, arrossamenti o alterazione del colore della cute sulla zona di iniezione

dolori muscolari o articolari

leggera nausea, vomito, diarrea

caduta dei capelli

 

È meglio avvertire un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

battito cardiaco rallentato

convulsioni

pallore, lividi o emorragie, stanchezza inusuale

febbre, brividi, dolori, sintomi simil influenzali

placche bianche o vesciche all’interno della bocca o sulle labbra

intorpidimento, pizzicore o dolore bruciante a mani o piedi

incremento della pressione del sangue

calore o arrossamenti sotto alla cute

 

Avvertenze

Prima di cominciare la terapia è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a medicinali (nello specifico al paclitaxel o farmaci che contengono olio di ricino poliossietilato) o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi

se si soffre (o si ha sofferto) di patologie epatiche o cardiache

in presenza di sistema immunitario molto debole

in presenza di gravidanza o allattamento

Temazepam

Temazepam

 

Il temazepam si usa soprattutto contro i disturbi di insonnia. Per esempio può favorire il sonno o evitare di risvegliarsi mentre si dorme.

Che cos’è il temazepam?

 

Si tratta di una benzodiazepina. Opera su molecole celebrali che, se non in equilibrio, possono provocare insonnia.

 

Come si prende il temazepam?

Il temazepam si prende per bocca immediatamente prima di dormire.

 

Effetti collaterali riconosciuti

Tra gli eventuali effetti collaterali del temazepam troviamo anche:

sonnolenza

amnesie o smemoratezza

debolezza muscolare, carenza di equilibrio o di coordinazione

intorpidimenti, bruciore, male o pizzicori

dolore alla testa, vista appannata, depressione

nervosismo, eccitazione o irritabilità

nausea, vomito o disturbi allo stomaco

secchezza della bocca, crescita della sete

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

respiro debole o superficiale

battito cardiaco accelerato o pesante

confusione, difficoltà ad articolare le parole, pensieri o comportamenti inusuali

allucinazioni, agitazione, aggressività

istinti suicidi o autolesionisti

movimenti incontrollabili dei muscoli di occhi, lingua, mascella o collo

pallore, lividi o emorragie, stanchezza inusuale

febbre, brividi, dolori o sintomi simil influenzali

problemi di minzione

nausea, dolore allo stomaco, febbriciattola, calo dell’appetito, urine scure, feci color argilla, ittero.

 

Avvertenze

Prendere il temazepam non è indicato durante la gestazione e prima del compimento dei 18 anni di età.

Prima di cominciare la terapia è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a medicinali (nello specifico ad altre benzodiazepine) o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico fluvoxamina, itraconazolo, ketoconazolo e nefazodone

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi respiratori, glaucoma, patologie epatiche o renali, miastenia gravis, depressione

in presenza di istinti suicidi

in presenza di dipendenza da droghe o alcol

in presenza di gravidanza o allattamento

Il medicinale può provocare sonnolenza e dipendenza, non si deve mai prendere combinato con alcolici o farmaci che a loro volta possono provocare sonnolenza.

Tetrabenazina

Tetrabenazina

 

La tetrabenazina si usa nella cura dei movimenti involontari collegati alla corea di Hungtington.

 

Che cos’è la tetrabenazina?

La tetrabenazina minimizza i livelli cerebrali di certe molecole, compresi quelli di dopamina, noradrenalina e serotonina. Il suo preciso meccanismo di funzionamento però non si conosce del tutto.

 

Come si prende la tetrabenazina?

La tetrabenazina viene somministrata per via orale.

 

Effetti collaterali del tetrabenazina

Prendere la tetrabenazina può provocare la sindrome neurolettica maligna. Può anche venire collegata alla comparsa di movimenti incontrollati e accrescere il livello di prolattina nel sangue.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

diminuzione dell’appetito

capogiri

sonnolenza

nausea

stanchezza

insonnia

vomito

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

svenimenti

battito cardiaco accelerato o irregolare

febbre

incremento della sudorazione

incremento della tosse o tosse strana

nuovi problemi muscolari o peggioramento di quelli preesistenti

movimenti involontari di viso, bocca, mascelle o lingua

problemi psicologici o del comportamento (nuovi o aggravati)

disturbi di insonnia persistenti

nausea o vomito gravi

capogiri gravi o continui

fiato corto

istinti suicidi

problemi a parlare o a deglutire

problemi di minzione

lividi o emorragie

disturbi alla vista.

 

Avvertenze

La tetrabenazina non è indicata in presenza di pensieri suicidi, depressione non curata o non monitorata dai medicinali, diminuzione della funzionalità epatica, sindrome del QT lungo o battito cardiaco irregolare. Non dovrebbe neanche essere presa in combinazione con certi medicinali che possono influire sulla funzionalità cardiaca, tipo certi antibiotici, certi antiaritmici e certi medicinali per disturbi psicologici o problemi dell’umore, o se nei 20 giorni prima sono stati presi MAO inibitori o reserpina.

La tetrabenazina può alterare le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi, principalmente se presi con alcolici o altri farmaci. Inoltre i capogiri collegati alla sua assunzione possono aggravarsi con temperature alte, l’attività fisica e la febbre.

 

Prima di cominciare la terapia è fondamentale avvertire sempre il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a medicinali o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico antibiotici, medicinali contro irregolarità del battito cardiaco, medicinali per disturbi comportamentali o psichiatrici, duloxetina, fluoxetina, medicinali neurolettici, paroxetina, reserpina, sertralina, terbinafina e MAO inibitori

se si soffre (o si ha sofferto) di depressione, istinti suicidi, disturbi psicologici o problemi dell’umore, patologie cardiache, squilibri elettrolitici (per esempio mancanza di potassio o magnesio nel sangue) o ridotto metabolismo del CYP2D6

in presenza di infarto recente

in presenza di gravidanza o allattamento

Ticagrelor

Ticagrelor

 

Il ticagrelor si usa per minimizzare il pericolo di ictus, infarto o morte in soggetti che hanno avuto un infarto o che soffrono di angina.

 

Che cos’è il ticagrelor?

Si tratta di un inibitore dell’aggregazione delle piastrine. Opera frenando o arrestando l’adesione delle piastrine alle pareti dei vasi sanguigni o ai tessuti lesi.

 

Come si prende il ticagrelor?

Il ticagrelor si prende in combinazione con l’aspirina. Si prende per bocca in forma di pastiglie.

 

Effetti collaterali del ticagrelor

Prendere la ticagrelor può facilitare la comparsa di lividi.

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione o male al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

raucedine inusuale

emorragie oculari

svenimenti

battito cardiaco rallentato, accelerato o irregolare

senso di avere la testa leggera

macchie violacee sulla cute

fiato corto

sintomi di ictus

sintomi di emorragie in corso

 

Avvertenze

Il ticagrelor non si deve prendere in presenza di emorragie in corso, se si ha mai avuto a che fare con emorragie cerebrali e se si soffre di seri disturbi al fegato. Non è neanche indicato a chi prende certi antifungini azolici, carbamazepina, dexametasone, alcuni macrolidi, nefazodone, fenobarbital, fenitoina, certi inibitori della proteasi, rifampicina o telitromicina.

 

Prima di cominciare la cura è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico altri medicinali per prevenire o curare i coaguli ematici, anticoagulanti, inibitori diretti della trombina, Fans, rivarobaxan, salicilati, antifungini azolici, macrolidi, nefazodone, inibitori della proteasi, telitromicina, carbamazepina, dexametazone, efavirenz, idantoine, fenobarbital, primidone, rifamicine, iperico, digossina, lovastatina e simvastatina

in presenza di assunzione di medicinali per sciogliere coaguli ematici entro 24 ore dalla terapia con ticagrelor

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi ai reni, ai polmoni o respiratori, emorragie gastrointestinali e problemi emorragici in generale, ulcere, polipi all’intestino, anomalie del battito cardiaco, disturbi di coagulazione, ictus, artrite gottosa o livelli alti di acido urico nel sangue

in presenza di svenimenti collegati a rallentamento del battito cardiaco in mancanza di un pacemaker permanente

se si hanno in programma interventi chirurgici o procedure dentistiche

in presenza di dialisi

in presenza di gravidanza o allattamento

 

È meglio avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di ticagrelor.

Tiopentale

Tiopentale

 

Il Tiopentale si usa per provocare sonnolenza o addormentamento prima di un intervento chirurgico o di certe procedure mediche.

Viene anche usato come anticonvulsivante.

 

Che cos’è il Tiopentale?

Si tratta di un barbiturico. Opera diminuendo l’attività del sistema nervoso centrale, provocando così una leggera sedazione o, a dosi più ingenti, l’addormentamento.

 

Come si prende il Tiopentale?

Il Tiopentale viene dato direttamente dal dottore tramite iniezione in vena o per via rettale.

 

Effetti collaterali del Tiopentale

Tra gli eventuali effetti collaterali del tiopentale troviamo anche:

perdita della coordinazione

capogiri

senso di avere la testa leggera

 

È fondamentale avvertire immediatamente il dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

gonfiore di bocca, viso, lingua e labbra

battito cardiaco accelerato o irregolare

febbre

allucinazioni

gravi capogiri

respiro molto lento

 

Avvertenze

Il Tiopentale non si deve dare a chi è affetto da porfiria e a chi prende sodio oxibato. Altera anche le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi.

 

Prima di prenderlo è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale (nello specifico i sulfamidici) o cibo

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, rammetando di menzionare nello specifico MAO inibitori, probenecid, sodio oxibato, aminofillina, betabloccanti, clozapina, corticosteroidi, doxiciclina, estrogeni, griseofulvina, metronidazolo, narcotici, contraccettivi orali, fenitoina, chinidina, teofillina, acido valproico e zimelidina

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi epatici, renali, polmonari, respiratori o cardiaci, pressione bassa, problemi ai surreni, asma, miastenia gravis, disturbi alla tiroide, crescita della pressione intracranica, depressione, comportamenti suicidi o dipendenza da sostanze

nell’eventualità di gravidanza o allattamento

Tizanidina

Tizanidina

 

La tizanidina si usa soprattutto per curare la spasticità rilassando temporaneamente il tono muscolare.

 

Che cos’è la tizanidina?

La tizanidina opera fermando gli impulsi nervosi che inviano i segnali di dolore verso il cervello.

 

Come si prende la tizanidina?

La tizanidina si prende per bocca in forma di pastiglie o capsule.

Effetti collaterali della tizanidina

La tizanidina può ledere il fegato.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

sonnolenza o capogiri

ansia o nervosismo

intorpidimenti o pizzicori

dolore allo stomaco, diarrea, costipazione, vomito

febbre

secchezza della bocca

debolezza muscolare, dolore alla schiena

incremento del tono muscolare o degli spasmi

sudorazione o rash cutaneo

 

È meglio avvertire immediatamente un medico in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

sensp di avere la testa leggera, svenimenti, rallentamento del battito cardiaco

allucinazioni, confusione, pensieri o comportamenti inusuali

nausea, dolore allo stomaco, febbriciattola, perdita dell’appetito, urine scure, feci color argilla, ittero

bruciore o male durante la minzione.

 

Avvertenze

La tizanidina è un medicinale dall’azione veloce che deve bisogna prendere solamente quando le attività giornaliere richiedono di alleggerire gli spasmi muscolari. Non bisogna mai prenderne più di 3 dosi al dì. Inoltre, bisogna rammentare che rimpiazzare la tipologia di formulazione o cambiare la maniera di prenderlo può condurre all’incremento degli effetti avversi o a diminuzione dell’efficacia del medicinale.

La terapia non è indicata in presenza di assunzione di fluvoxamina o ciprofloxacina.

In certe situazioni minimizzare il tono muscolare può porre a rischio l’incolumità individuale. Non si deve neanche scordare che certi medicinali, tipo altri miorilassanti o i narcotici, così come gli alcolici, possono incrementare la sonnolenza provocata dalla tiazinadina.

L’assunzione del medicinale può alterare le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi, invece l’interruzione della terapia può condurre alla comparsa dei sintomi di un’astinenza.

 

Prima di prendere tizanidina è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico aciclovir, cimetidina, famotidina, ticlopidina, zileuton, pillola contraccettiva, antibiotici, medicinali per la pressione elevata o farmaci per le anomalie del ritmo cardiaco

se si soffre (o si ha sofferto) di patologie epatiche o renali, pressione elevata o bassa o prolungamento dell’intervallo QT

nell’eventualità di gravidanza o di allattamento

Tobramicina

Tobramicina

 

La tobramicina si usa per curare gravi infezioni batteriche polmonari.

Viene utilizzata anche nella terapia di infezioni dei seni paranasali.

 

Che cos’è la tobramicina?

La tobramicina elimina i batteri sensibili alla sua azione (Gram-negativi, principalmente specie di Pseudomonas) bloccando la sintesi delle loro proteine.

 

Come si prende la tobramicina?

La tobramicina si può prendere tramite iniezioni o inalazione.

 

Effetti collaterali della tobramicina

Prenderla a lungo o in maniera reiterata può provocare una nuova infezione.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

diarrea

dolore alla testa

nausea

vomito

dolore, gonfiore o arrossamenti sulla zona di iniezione

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

goffaggine o difficoltà di coordinazione

confusione

disturbi di udito

minzione diminuita

capogiri o senso di avere la testa leggera

senso di movimento

febbre, brividi o dolore alla gola continuo

debolezza muscolare

intorpidimenti o pizzicore

cute arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

rumori nelle orecchie

convulsioni

diarrea seria o continua

male o crampi allo stomaco

lividi o emorragie

perdite o irritazioni vaginali

 

Avvertenze

Prendere la tobramicina non è indicato in presenza di terapia con acido etacrinico, furosemide, mannitolo, urea o medicinali che possono ledere reni, sistema nervoso o udito.

 

Prima di prendere tobramicina è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali (nello specifico ad antibiotici aminoglicosidici), sostanze (nello specifico ai solfiti) o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico cefaloridina o altre cefalosporine, cisplatino, colistina, ciclosporine, fludarabina, diuretici dell’ansa, metossiflurano, nitrisuree, Fans, polimixina B, vancomicina, viomicina, beta-lattamici e miorilassanti

se si soffre (o si ha sofferto) di miastenia gravis, Parkinson, disturbi d’udito o ai nervi o problemi renali

in presenza di ustioni serie o estese

in presenza di disidratazione

nell’eventualità di gravidanza o allattamento

Durante la terapia si consiglia di bere molto. Bisogna sempre avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di tobramicina.

Tolazamide

Tolazamide

 

La tolazamide si usa insieme alla dieta e all’attività fisica per curare il diabete di tipo 2.

 

Che cos’è la tolazamide?

La tolazamide facilita il rilascio di insulina da parte del pancreas. In questa maniera supporta il controllo del livello degli zuccheri nel sangue.

 

Come si prende la tolazamide?

La tolazamide si prende per bocca, in forma di pastiglie, da sola o in combinazione con altri medicinali antidiabetici.

 

Effetti collaterali della tolazamide

La tolazamide può provocare ipoglicemia, principèalmente dopo un esercizio intenso o prolungato, se si saltano i pasti o se si consumano alcolici. Inoltre può accrescere il pericolo di morte a ragione di patologie cardiovascolari e può accrescere la sensibilità della cute al sole.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

senso di avere lo stomaco pieno

nausea

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

arrossamenti

capogiri

confusione

urine scure

svenimenti

febbre, brividi o dolore alla gola continuo

battito cardiaco irregolare

ipoglicemia

disturbi alla vista

emorragie o lividi

stanchezza o debolezza inusuali

ittero

 

Avvertenze

La tolazamide non è indicata in caso di gravi complicazioni del diabete (tipo la chetoacidosi diabetica o il coma diabetico), di ustioni di grado moderato-grave o acidosi.

La tolazamide può alterare le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi, principalmente se presa in combinazione con alcolici o con altri farmaci. Inoltre, i capogiri collegati alla sua assunzione possono aggravarsi con le temperature alte, l’attività fisica e la febbre.

 

Prima di prendere tolazamide è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali (nello specifico a sulfamidici), sostanze o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico betabloccanti, ACE inibitori, anticoagulanti, antifungini azolici, cloramfenicolo, clofibrato, fenfluramina, insulina, MAO inibitori, Fans, fenilbutazone, probenecid, chinoloni, salicilati, sulfamidici, calcio antagonisti, corticosteroidi, decongestionanti, diazossido, diuretici, estrogeni, contraccettivi ormonali, isoniazide, niacina, fenotiazine, fenitoina, rifamicine, medicinali per la tiroide, e gemfibrozil

se si soffre (o si ha sofferto) di patologie epatiche, renali, cardiaci, gastrointestinali o alla tiroide, diabete di tipo 1, gravi infezioni, intensa diarrea, acidosi, gravi traumi, disturbi ormonali o bassi livelli di sodio nel sangue

in presenza di cattivo stato di salute

in presenza di febbre elevata

in presenza di intervento chirurgico programmato

se si consumano alcolici

in presenza di malnutrizione

in presenza di gravidanza o allattamento

È anche meglio avvertire i dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di tolazamide.

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