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Ticagrelor

Ticagrelor

 

Il ticagrelor si usa per minimizzare il pericolo di ictus, infarto o morte in soggetti che hanno avuto un infarto o che soffrono di angina.

 

Che cos’è il ticagrelor?

Si tratta di un inibitore dell’aggregazione delle piastrine. Opera frenando o arrestando l’adesione delle piastrine alle pareti dei vasi sanguigni o ai tessuti lesi.

 

Come si prende il ticagrelor?

Il ticagrelor si prende in combinazione con l’aspirina. Si prende per bocca in forma di pastiglie.

 

Effetti collaterali del ticagrelor

Prendere la ticagrelor può facilitare la comparsa di lividi.

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione o male al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

raucedine inusuale

emorragie oculari

svenimenti

battito cardiaco rallentato, accelerato o irregolare

senso di avere la testa leggera

macchie violacee sulla cute

fiato corto

sintomi di ictus

sintomi di emorragie in corso

 

Avvertenze

Il ticagrelor non si deve prendere in presenza di emorragie in corso, se si ha mai avuto a che fare con emorragie cerebrali e se si soffre di seri disturbi al fegato. Non è neanche indicato a chi prende certi antifungini azolici, carbamazepina, dexametasone, alcuni macrolidi, nefazodone, fenobarbital, fenitoina, certi inibitori della proteasi, rifampicina o telitromicina.

 

Prima di cominciare la cura è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico altri medicinali per prevenire o curare i coaguli ematici, anticoagulanti, inibitori diretti della trombina, Fans, rivarobaxan, salicilati, antifungini azolici, macrolidi, nefazodone, inibitori della proteasi, telitromicina, carbamazepina, dexametazone, efavirenz, idantoine, fenobarbital, primidone, rifamicine, iperico, digossina, lovastatina e simvastatina

in presenza di assunzione di medicinali per sciogliere coaguli ematici entro 24 ore dalla terapia con ticagrelor

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi ai reni, ai polmoni o respiratori, emorragie gastrointestinali e problemi emorragici in generale, ulcere, polipi all’intestino, anomalie del battito cardiaco, disturbi di coagulazione, ictus, artrite gottosa o livelli alti di acido urico nel sangue

in presenza di svenimenti collegati a rallentamento del battito cardiaco in mancanza di un pacemaker permanente

se si hanno in programma interventi chirurgici o procedure dentistiche

in presenza di dialisi

in presenza di gravidanza o allattamento

 

È meglio avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di ticagrelor.