L’ipriflavone è un fitoterapico, un composto sintetico del gruppo degli isoflavoni, sostanze fitonutrienti che hanno un’azione antiossidante. In particolare, l’ipriflavone protegge i recettori degli estrogeni agevolando la riduzione degli effetti collaterali della menopausa e la diminuzione dei livelli di colesterolo.
A che cosa serve l’ipriflavone?
L’ipriflavone può essere utilizzato per migliorare gli effetti degli estrogeni nella prevenzione dell’osteoporosi nelle donne in periodo di postmenopausa e per inibire il riassorbimento ossei i quei soggetti che hanno subito paralisi, per esempio a seguito di ictus.
Trova impiego anche nella prevenzione dell’osteoporosi provocata dall’assunzione di farmaci e per alleviare il dolore che è associato a questa patologia.
Può essere utilizzato anche per i pazienti affetti da morbo di Paget – una particolare malattia ossea – o per i soggetti colpiti da osteodistrofia renale, malattia renale cronica che prevede difetti di formazione del tessuto osseo.
Come si assume l’ipriflavone?
L’ipriflavone viene assunto per via orale.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di ipriflavone?
L’assunzione di ipriflavone può comportare l’insorgenza di effetti collaterali come vertigini, mal di stomaco e diarrea.
Può inoltre provocare una diminuzione del numero di globuli bianchi, in particolare quando viene assunto per un periodo oltre i sei mesi.
Quali sono le controindicazioni all’uso di ipriflavone?
È da evitare l’assunzione di ipriflavone durante la gravidanza o l’allattamento al seno. Dal momento che può provocare una diminuzione dei globuli bianchi, può essere alla base di un indebolimento del sistema immunitario per cui i pazienti con compromissione di questo sistema devono porre particolare attenzione.
Può inoltre ridurre la velocità di assorbimento di alcuni farmaci, per cui prima della sua assunzione è bene sempre consultare il proprio medico in presenza di terapie concomitanti.
Avvertenza
Le informazioni sono rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.