Che cos’è la tiroidectomia totale o parziale?
La tiroidectomia è l’intervento chirurgico di asportazione della tiroide e si distingue in:
- tiroidectomia totale: asportazione completa della ghiandola
- lobectomia o loboistmectomia (tiroidectomia parziale): asportazione di un solo lobo tiroideo e dell’istmo (tessuto tiroideo pretracheale che unisce i lobi).
Quando viene eseguita la tiroidectomia?
La tiroidectomia viene consigliata nei casi di patologia benigna uninodulare o multinodulare di volume tale da provocare sintomi compressivi e/o difficoltà alla deglutizione (disfagia). Inoltre, viene indicata nei casi di noduli iperfunzionanti voluminosi o nei casi di ipertiroidismo da patologia autoimmune (morbo di Basedow) non responsivi alla terapia medica. È infine indicata anche nel caso di gozzi che occupano il mediastino (regione retrosternale) che dislocano/comprimono la trachea.
Nel caso invece di patologia maligna l’indicazione chirurgica è assoluta e va eseguita in tempi relativamente brevi, salvo in casi selezionati in cui l’intervento può essere dilazionato rispetto a particolari esigenze di tipo fisiologico e/o clinico.
Come viene eseguita la tiroidectomia?
La tiroidectomia viene eseguita su paziente in anestesia generale, mediante incisione della cute alla base del collo (chirurgia tradizionale) della lunghezza di circa 5-8 cm, in relazione al volume del gozzo.
Negli ultimi anni si è diffusa una cultura più attenta ai risvolti estetici e a una più rapida ripresa postoperatoria. Ciò ha favorito nuovi approcci chirurgici:
- minicervicotomia (incisione di 3 cm) per noduli di diametro massimo di 3/4 cm
- chirurgia mininvasiva videoassistita (MIVAT) mediante incisione cutanea di circa 1,5-2 cm con impiego di telecamera, strumenti di coagulazione ed emostasi a ultrasuoni e a radiofrequenza, da eseguirsi per noduli con diametro massimo di 2/2,5 cm in pazienti con parenchima ghiandolare esente da tiroidite cronica o morbo di Basedow.
La chirurgia della tiroide richiede, per le caratteristiche anatomiche assai peculiari, la presenza di una équipe chirurgica dedicata che abbia maturato nel tempo esperienza e accuratezza.
Le strutture anatomiche da osservare e preservare nel corso dell’intervento sono i nervi laringei ricorrenti, che garantiscono la mobilità delle corde vocali, le ghiandole paratiroidi, piccole e adiacenti al parenchima tiroideo, fondamentali per il corretto metabolismo del calcio e del fosforo.
Inoltre, per migliorare il controllo visivo e funzionale dei nervi laringei viene impiegato, da pochi anni, il monitoraggio continuo dei nervi stessi (NIM: Neuro Intraoperative Monitoring) con risultati soddisfacenti.
La tiroidectomia prevede una preparazione specifica?
Nei pazienti con funzionalità tiroidea normale non è prevista alcuna preparazione.
Nei pazienti sottoposti a tiroidectomia per gozzo iperfunzionante e morbo di Basedow, la funzione tiroidea deve essere riportata nella norma mediante terapia farmacologica e i controlli ematici devono essere effettuati pochi giorni prima del ricovero.
L’intervento viene eseguito in anestesia generale mediante intubazione oro-tracheale ed è pertanto richiesta una valutazione anestesiologica.