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Artroprotesi dell’anca


Che cos’è l’artroprotesi dell’anca?

L’artroprotesi dell’anca è uno degli interventi chirurgico-ortopedici più complessi tra quelli eseguiti a ossa e articolazioni.

In origine questo intervento veniva svolto attraverso un’ampia incisione cutanea e con il sacrificio di uno o più muscoli.

In seguito sono state adottate tecniche mini-invasive che prevedono piccole incisioni dei tessuti ma comportano sempre e comunque la lussazione dell’articolazione – intervento volto a far uscire la testa del femore dalla sua sede naturale – per poter procedere con il rivestimento o la sostituzione della stessa testa del femore.

Di recente alcuni istituti ospedalieri, tra i quali Humanitas Gavazzeni, hanno adottato una nuova tecnica microinvasiva che permette di intervenire chirurgicamente con minore impatto sul paziente e che prevede tempi di recupero molto più rapidi.

 

Quando viene eseguita l’artroprotesi dell’anca?

L’artorprotesi dell’anca è un intervento chirugico che interessa l’articolazione dell’anca nei casi in cui vi sia frattura, traumi, artrosi e artrite reumatoide.

 

Come viene eseguita l’artroprotesi dell’anca?

In Humanitas Gavazzeni l’artroprotesi dell’anca viene eseguita con una tecnica microinvasiva che consente di impiantare una protesi d’anca senza dover lussare l’articolazione, con tutti i benefici che derivano dal non dover eseguire questo gesto chirurgico dal forte impatto sul paziente.

L’intervento, ideato dal dottor Chow, naturalizzato americano ma taiwanese di nascita, prevede, nel dettaglio:

  • un’incisione cutanea di pochi centimetri (6 o7) a lato dell’anca
  • nessuna incidenza sui muscoli dei glutei o degli extra rotatori
  • un’incisione della capsula articolare rettilinea superiore per raggiungere l’articolazione
  • la predisposizione del femore ad alloggiare la protesi senza che vi sia spostamento dell’articolazione dalla sua sede
  • la sezione del collo del femore senza necessità di lussarne la testa
  • la preparazione della cavità acetabolare prendendo a riferimento la posizione anatomica del femore e utilizzando una cannula da artroscopia così da garantire un posizionamento ottimale senza dover allargare l’incisione.

 

Quali sono i vantaggi dell’intervento microinvasivo di artroprotesi dell’anca?

L’intervento microinvasivo di artroprotesi dell’anca comporta questi vantaggi:

  • riduzione sensibile della perdita di sangue, grazie al taglio di minime dimensioni effettuato a livello di tessuti. Aspetto che rende questo intervento ideale per pazienti anziani o debilitati
  • recupero immediato del tono muscolare che, grazie all’assenza di lussazione, non subisce alcuno stress. La ripresa è tanto immediata che già dopo sei ore dall’intervento è possibile reggersi in piedi
  • recupero della stabilità dell’anca a livelli pre-operatori, aspetto che rende questa tecnica di intervento adatta a chi abbia l’esigenza di recuperare un ampio raggio di movimento dell’anca come certe categorie di sportivi (sci, arti marziali, motociclismo…) o di lavoratori.