COME TI POSSIAMO AIUTARE?

CENTRALINO

035.4204111

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

PRENOTAZIONI

Prenotazioni telefoniche SSN
035.4204300
Prenotazioni telefoniche Private
035.4204500

LINEE DEDICATE

Diagnostica per Immagini
035.4204001
Fondi e Assicurazioni
035.4204400
Humanitas Medical Care Bergamo
035.0747000

Artrosi d’anca e sport: cause e terapie tra innovazione e robotica

L’artrosi dell’anca, o coxartrosi, è una patologia degenerativa che interessa l’articolazione coxo-femorale e non colpisce soltanto le persone anziane: può manifestarsi anche nei giovani adulti e negli sportivi.

È causata principalmente da sovraccarichi funzionali, traumi, il conflitto femoro-acetabolare, malattie reumatiche e alcune deformità che possono derivare da una predisposizione genetica come la displasia.

Sport che prevedono un alto impatto all’articolazione dell’anca come corsa, calcio o tennis possono accelerare il processo della degenerazione, causando dolore all’inguine – che spesso tende a irradiarsi al ginocchio o al gluteo –, rigidità, limitazione dei movimenti e difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane. Quando trascurata, la malattia può diventare invalidante e compromettere la qualità di vita.

Ne parliamo con il dottor Gennaro Fiorentino, responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia di Humanitas Gavazzeni a Bergamo.

Dottor Fiorentino quali possono essere le conseguenze di un’artrosi dell’anca non curata a dovere e in modo tempestivo?

«In chi pratica sport l’artrosi dell’anca comporta perdita di performance e, nei casi più gravi, l’abbandono dell’attività agonistica. Per questo è fondamentale intervenire in modo precoce con strategie terapeutiche personalizzate, che tengano conto della specifica disciplina sportiva e delle esigenze specifiche del paziente».

In che cosa consistono le terapie terapeutiche personalizzate da attuare alle prime avvisaglie di artrosi?

«Le prime cure sono di tipo conservativo e consistono nella riduzione delle attività più traumatiche, in una fisioterapia mirata, in esercizi che consentano rinforzo muscolare e correzione posturale, oltre che in trattamenti farmacologici o infiltrativi, come acido ialuronico, PRP o cellule staminali».

Nel caso in cui queste terapie non siano sufficienti, qual è la soluzione da adottare?

«Quando il dolore diventa costante e le terapie conservative non funzionano più, si ricorre alla chirurgia protesica. Negli sportivi valutiamo spesso la protesi eseguita con un accesso chirurgico mini-invasivo per via anteriore che permette di risparmiare la muscolatura e consente quindi un recupero meno doloroso e più funzionale per il paziente».

Quale supporto offre l’Intelligenza Artificiale in ambito di interventi di protesi d’anca?

«Quella portata dall’intelligenza artificiale e dalla chirurgia robotica è una vera e propria rivoluzione. Il robot non sostituisce il chirurgo, ma lo assiste, riducendo al minimo i margini di errore e garantendo un intervento più sicuro e prevedibile. L’utilizzo di questa tecnologia richiede équipe formate e protocolli precisi, e non tutti i pazienti possono accedervi. Sistemi di navigazione avanzata permettono di attuare, oggi, una pianificazione 3D dell’intervento, capace di simulare postura, cammino e movimenti del paziente, e di suggerire un posizionamento estremamente preciso della protesi. Durante l’intervento, poi, sensori e software verificano in tempo reale orientamento e stabilità, correggendo eventuali deviazioni».

Quali sono i vantaggi per il paziente?

«Il risultato è maggiore accuratezza, recupero più rapido, minori complicanze e possibilità di tornare allo sport in tempi più brevi. A questo proposito bisogna ricordare agli sportivi che, pur se dopo una protesi all’anca non tutti gli sport possono essere praticati e che l’utilizzo agonistico in alcuni sport riduce la longevità dell’impianto, la nostra sfida è offrire soluzioni su misura che riducano il dolore, migliorino la funzionalità e rispettino le aspettative dei pazienti, siano essi sportivi agonisti, amatori o persone desiderose di tornare a una vita attiva. Da questo punto di vista, l’innovazione tecnologica è un nostro alleato fondamentale perché ci permette di restituire autonomia e qualità di vita, garantendo risultati duraturi e sicuri».

Ortopedia E Traumatologia

Visite ed esami

Torna su