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Bevacizumab

Bevacizumab

 

Il bevacizumab si usa nella cura di numerose forme tumorali.

 

Che cos’è il bevacizumab?

Si tratta di un anticorpo monoclonale. Opera ostacolando la creazione e lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni nelle masse tumorali fermando l’attività del fattore di sviluppo delle cellule endoteliali vascolari (VEGF). In questa maniera collabora a frenare crescita e propagazione dei tumori.

 

Come si prende il bevacizumab?

Il bevacizumab si assume tramite infusioni in vena. Si usa in combinazione con altri medicinali.

 

Effetti collaterali del bevacizumab

Il bevacizumab può minimizzare la capacità dell’organismo di ostacolare le infezioni, la quantità di piastrine nel sangue e influire sulla glicemia. Inoltre può essere ragione di infertilità femminile, accrescere il pericolo di trombi e venire collegato a sindrome da encefalopatia posteriore reversibile o a fistola a livello cardiaco.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

dolore alla schiena

alterazioni del gusto

costipazione

diarrea

capogiri

secchezza della bocca

cute secca

dolore alla testa

incremento della sete

indigestione

perdita dell’appetito

leggera epistassi

dolori muscolari

nausea

dolore, gonfiore o arrossamenti sulla zona di iniezione

naso chiuso o che cola

stanchezza

cambiamenti della voce

debolezza

vomito

perdita di peso

 

È fondamentale recarsi immediatamente da un dottore in presenza di:

gonfiori a viso, gola, lingua o labbra, mani caviglie o piedi

rash

prurito

orticaria

sensazione di oppressione o male al petto

bruciori, intorpidimenti o pizzicori

minzione diminuita

svenimenti

male, gonfiore o piaghe a bocca o lingua

debolezza da una sola parte del corpo

cute arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

convulsioni

dolore alla testa o capogiri intensi o continui

epistassi copiosa o continua

dolore allo stomaco, costipazione, nausea o vomito intensi o continui

intensa o continua debolezza

fiato corto

ulcere cutanee

gonfiore o male alla mascella

emorragie

infezioni

sudorazione copiosa e inusuale

crescita o perdita di peso immotivato

disturbi alla vista

respiro sibilante

ferite che non si rimarginano

 

Controindicazioni e avvertenze

Il bevacizumab può non essere indicato in presenza di emorragie e di tumori all’ovaio esteso anche a livello intestinale o collegato a un blocco intestinale.

Prima della cura è meglio avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ad altri medicinali, ad altre sostanze o a cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico sunitinib e anticoagulanti

se si soffre (o si ha sofferto) di mali al petto, pressione elevata, disturbi cardiovascolari, emorragie, trombi, sangue nell’espettorato, diabete, disturbi al sistema nervoso, gastrointestinali o renali, sodio basso nel sangue, ferite che non guariscono o quantità alte di proteine nelle urine

in presenza di intervento chirurgico programmato o fatto nei 28 giorni precedenti

in presenza di gravidanza o allattamento

 

Il bevacizumab può alterare le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi. Questo effetto collaterale può aggravarsi con gli alcolici e certi farmaci.

È fondamentale avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di bevacizumab.

Inoltre è meglio consigliarsi con il dottore nell’eventualità in cui si debba fare un vaccino.

Bezafibrato

Bezafibrato

 

Il bezafibrato si prende per bocca, in forma di pastiglie.

 

Che cos’è il bezafibrato?

Il bezafibrato opera minimizzando i livelli di lipidi nel sangue.

 

Come si prende il bezafibrato?

Il bezafibrato si prende per bocca, in forma di pastiglie.

 

Effetti collaterali del bezafibrato

Tra gli eventuali effetti collaterali del bezafibrato troviamo anche:

senso di malessere

gonfiori

carenza di appetito

 

È fondamentale consigliarsi immediatamente con un dottore in presenza di:

gonfiori a viso, gola, lingua o labbra

rash

prurito

orticaria

sensazione di oppressione o male al petto

male alle gambe

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di prendere il bezafibrato è meglio avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ad altri medicinali, ad altre sostanze o a cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi epatici, renali o alla cistifellea o ipotiroidismo

in presenza di gravidanza o allattamento

Durante la cura è fondamentale rispettare le indicazioni date dal dottore riguardo all’alimentazione da seguire e all’attività fisica da fare. È anche meglio, nel caso, smettere di fumare.

Bimatoprost

Bimatoprost

 

Il bimatoprost si usa nella cura dell’ipertensione oculare e del glaucoma ad angolo aperto.

 

Che cos’è il bimatoprost?

Si tratta di un analogo delle prostaglandine. Opera minimizzando la pressione nell’occhio accrescendo la rimozione dei fluidi dal suo interno.

 

Come si prende il bimatoprost?

Il bimatoprost si prende in forma di soluzione ad utilizzo oftalmico, instillandola nell’occhio come un collirio di solito alla sera e almeno a 5 minuti di distanza da altri medicinali da applicare nell’occhio.

 

Effetti collaterali del bimatoprost

Il bimatoprost può far crescere la sensibilità degli occhi alla luce e far diventare iride e sclera più scuri.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

cambiamenti nello sviluppo delle ciglia

sintomi di un raffreddamento

bruciore, secchezza, prurito o rossore degli occhi

senso di corpo estraneo nell’occhio

incremento della lacrimazione

 

È fondamentale avvertire recarsi immediatamente da un dottore in presenza di:

gonfiori a viso, gola, lingua o labbra

rash

prurito

orticaria

sensazione di oppressione o male al petto

palpebra, iride o sclera più scure

perdite dall’occhio o dalla palpebra, infiammazioni, irritazioni, male o gonfiore

affaticamento oculare intenso o continuo

disturbi alla vista

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di usare bimatoprost è meglio avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ad altri medicinali, ad altre sostanze o a cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi

se si soffre (o si ha sofferto) di infiammazioni, gonfiore, infezioni o traumi agli occhi o altre tipologie di glaucoma

nell’eventualità di impianto di lenti intraoculari

nell’eventualità di intervento agli occhi programmato

in presenza di gravidanza o allattamento

 

È fondamentale avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’uso di bimatoprost.

Bortezomib

Bortezomib

 

Il bortezomib si usa nella cura di certe forme tumorali, per esempio certi linfomi e il mieloma multiplo.

 

Che cos’è il bortezomib?

Il bortezomib opera arrestando un complesso proteico – il cosiddetto proteasoma – che degrada certe proteine cellulari fondamentali per la sopravvivenza delle cellule tumorali.

 

Come si prende il bortezomib?

Il bortezomib si assume tramite infusioni in vena.

 

Effetti collaterali del bortezomib

Il bortezomib può far diminuire la quantità di piastrine e la capacità di ostacolare le infezioni, influenzare la glicemia, provocare disturbi ai nervi, scompenso cardiaco, disturbi polmonari e provocare sindrome da lisi tumorale.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

costipazione

diarrea

capogiri

dolore alla testa

perdita dell’appetito

leggero dolore allo stomaco

nausea

disturbi gastrici

cambiamenti del gusto

stanchezza

problemi del sonno

vomito

debolezza

 

È fondamentale recarsi immediatamente da un dottore in presenza di:

gonfiori a viso, gola, lingua o labbra

rash

prurito

orticaria

sensazione di oppressione o male al petto

raucedine inusuale

alterazioni nella quantità di urine prodotte

alterazioni della forza

diminuzione delle capacità di equilibrio o di coordinazione

bocca o occhi secchi

svenimenti

battito cardiaco accelerato, rallentato o irregolare

disturbi di memoria

mutamenti d’umore o del comportamento

disturbi ai nervi nuovi o in peggioramento

debolezza da una sola parte del corpo

arrossamenti, bruciore, male, gonfiore o altri disturbi sulla zona di iniezione

diarrea, vomito, costipazione o dolore allo stomaco intensi o continui

sintomi di infezioni

emorragie

disturbi epatici

problemi a parlare

problemi a camminare

 

Avvertenze

Il bortezomib non è indicato in presenza di assunzione di carbamazepina, efavirenz, enzalutamide, idantoine, oxcarbazepina, fenobarbital, primidone, rifamicine o iperico.

 

Prima della cura è meglio avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ad altri medicinali, ad altre sostanze o a cibi, nello specifico al boro o al mannitolo

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico antidiabetici, alfa- bloccanti, medicinali per la pressione elevata e ogni altro medicinale che può minimizzare la pressione, antifungini azolici, inibitori della proteasi, carbamazepina, efavirenz, enzalutamide, idantoine, oxcarbazepina, fenobarbital, primidone, rifamicine e iperico

se si soffre (o si ha sofferto) di svenimenti, disturbi epatici, globuli bianchi o piastrine bassi, neuropatie periferiche o altri disturbi ai nervi, problemi cardiaci, pressione bassa, diabete, disturbi polmonari o infezioni da herpes

in presenza di disidratazione

nell’eventualità di dialisi

nell’eventualità di gravidanza o allattamento

 

Durante la cura è meglio incrementare l’assunzione di fluidi e, nel caso delle donne, usare anticoncezionali efficaci.

Inoltre è meglio rammentare che il bortezomib può alterare le capacità di guidare e manovrare macchinari pericolosi, e che questo effetto può aggravarsi consumando alcolici e certi farmaci. Alcolici, caldo, attività fisica e febbre possono anche peggiorare i capogiri provocati dal bortezomib; per questo è fondamentale alzarsi lentamente, principalmente al mattino, e sedersi alle prime avvisaglie di giramenti di testa.

È fondamentale avvertire sempre dottori, chirurghi e dentisti della cura con bortezomib.

Bosentan

Bosentan

 

Il bosentan si usa nellla cura dell’ipertensione polmonare.

 

Che cos’è il bosentan?

Si tratta di un antagonista del recettore dell’endotelina. Opera collaborando alla riduzione della pressione del sangue a livello dei polmoni.

 

Come si prende il bosentan?

Il bosentan si assume per bocca.

 

Effetti collaterali del bosentan

Il bosentan può provocare seri danni al fegato, minimizzare l’efficacia dei contraccettivi a base ormonale e diminuire la conta spermatica.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

vampate

dolore alla testa

irritazioni a naso o gola

infezioni delle vie aeree

 

È fondamentale recarsi immediatamente da un dottore in presenza di:

gonfiori a vovisolto, gola, lingua o labbra, braccia, mani, gambe o piedi

rash

prurito

orticaria

sensazone di oppressione o male al petto

raucedine inusuale

capogiri

svenimenti

febbre, brividi o dolore alla gola continuo

battito cardiaco irregolare

male alle articolazioni

senso di avere la testa leggera

fiato corto

crescita di peso repentino e immotivato

disturbi epatici

lividi o emorragie

stanchezza o debolezza inusuali

 

Controindizazioni e avvertenze

Il bosentan può non essere indicato in presenza di disturbi al fegato e di assunzione di bosutinib, ciclosporina o gliburide. Prima di prenderlo le donne fertili devono anche fare un test di gravidanza.

 

Prima di prenderlo è sempre meglio avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ad altri medicinali, ad altre sostanze o a cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico amiodarone, antifungini azolici, cobicistat, ciclosporina, diltiazem, inibitori della proteasi dell’HIV, macrolidi, tacrolimus, gliburide, anticoagulanti, axitinib, bosutinib, cabazitaxel, statine, contraccettivi ormonali, ulipristal e ogni medicinale che potrebbe ledere il fegato

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi epatici, cardiaci o al sangue

in presenza di ritenzione idrica

in presenza di assunzione di alcolici

in presenza di gravidanza o allattamento

 

La terapia non deve essere interrotta repentinamente senza il permesso del dottore. Alla stessa maniera, la posologia non deve essere alterata di propria iniziativa.

Il bosentan può alterare le capacità di guidare e manovrare macchinari pericolosi; questo effetto può aggravarsi consumando alcolici e certi farmaci.

È fondamentale avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di bosentan.

Brimonidina

Brimonidina

 

La brimonidina si usa per minimizzare la pressione intraoculare nelle persone affetti da glaucoma ad angolo aperto o da ipertensione oculare.

 

Che cos’è la brimonidina?

La brimonidina opera minimizzando la produzione di fluidi nell’occhio e la pressione intraoculare.

 

Come si prende la brimonidina?

La brimonidina si prende in forma di soluzione per utilizzo oftalmico.

 

Effetti collaterali della brimonidina

Tra gli eventuali effetti collaterali della brimonidina troviamo anche:

vista appannata

tosse

capogiri

sonnolenza

secchezza oculare

secchezza della bocca

incremento della lacrimazione

leggero bruciore o prurito all’occhio

naso chiuso o che cola

 

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

depressione

irritazione, gonfiore, male agli occhi

perdite dall’occhio

male o altri disturbi alle palpebre

battito cardiaco accelerato, rallentato o irregolare

febbre, brividi o dolore alla gola continui

sensibilità alla luce

senso di avere qualcosa nell’occhio fastidiosa o continuo

dolore alla di testa o capogiri forti o continui

fiato corto

disturbi alla vista

 

Controindicazioni e avvertenze

La brimonidina non si deve prendere prima dei due anni di età e in presenza di terapia con furazolidone o MAO inibitori

In presenza di assunzione di altri medicinali a utilizzo oftalmico per la diminuzione della pressione intraoculare è meglio aspettare almeno cinque minuti tra la loro somministrazione e quella di brimonidina.

 

Prima dell’assunzione è anche fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a ogni altro medicinale, a cibi o ad altre sostanze

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico digossina, medicinali per la pressione elevata, barbiturici, oppiacei, furazolidone, linezolid, MAO inibitori e antidepressivi triciclici

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi cardiaci, renali o epatici, depressione, disturbi circolatori o vascolari o pressione bassa

in presenza di traumi o infezioni all’occhio

in presenza di interventi chirurgici all’occhio programmati

in presenza di gravidanza o allattamento

 

La brimonidina può diminuire le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi. Questo effetto collaterale può aggravarsi consumando alcolici o certi medicinali.

È fondamentale avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di brimonidina.

Brinzolamide

Brinzolamide

 

La brinzolamide si usa nella cura della pressione alta nell’occhio nelle persone affette da glaucoma ad angolo aperto o da ipertensione oculare.

 

Che cos’è la brinzolamide?

Si tratta di un inibitore dell’anidrasi carbonica. Oper minimizzando la produzione di fluidi nell’occhio, collaborando così a diminuire la pressione intraoculare.

 

Come si prende la brinzolamide?

La brinzolamide si assume in forma di soluzione ad utilizzo oftalmico, applicandola all’occhio come un collirio.

 

Effetti collaterali della brinzolamide

La brinzolamide può appannare la vista e provocare bruciore e pizzicore agli occhi.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

percezione di gusto amari, acidi o inusuali

disturbi, lacrimazione o secchezza degli occhi

perdite dagli occhi

senso di avere un corpo estraneo nell’occhio

dolore alla testa

infiammazione delle palpebre

gonfiore della cornea

 

È fondamentale recarsi immediatamente da un dottore in presenza di:

gonfiori a viso, gola, lingua o labbra

rash

prurito

orticaria

sensazione di oppressione o male al petto

male o prurito agli occhi

irritazioni alla palpebre

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di usare brinzolamide è meglio avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ad altri medicinali (nello specifico a sulfonamidi), ad altre sostanze o a cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi epatici o renali

se si usano lenti a contatto

in presenza di gravidanza o allattamento

 

La brinzolamide può alterare le capacità di guidare e manovrare macchinari pericolosi.

Buserelina

Buserelina

 

La buserelina si usa soprattutto nella terapia del tumore alla prostata metastatico.

 

Che cos’è la buserelina?

La buserelina arresta la produzione di testosterone da parte dei testicoli. In questa maniera può collaborare a minimizzare le misure del tumore alla prostata e arrestarne lo sviluppo.

 

Come si prende la buserelina?

Di solito la buserelina si assume tramite iniezioni sottocutanee durante i primi 7 giorni di cura, mentre a cominciare dall’ottavo giorno si deve prendere in forma di spray nasale.

 

Effetti collaterali della buserelina

Nei primi giorni della cura la buserelina può peggiorare i sintomi collegati al tumore.

Inoltre il medicinale può provocare:

irritazioni al naso (quando preso in forma di spray nasale)

vampate e sudorazioni

disturbi nella sfera sessuale

dolore alla testa

stanchezza

secchezza cutanea, rash lievi

capogiri

vista appannata

sonnolenza

 

Inoltre se presa per molto tempo (più di 6 mesi) la buserelina può provocare:

crescita di peso

perdita della forza muscolare

osteoporosi

mutamenti d’umore

disturbi di memoria

problemi di concentrazione

dolori muscolari e articolari

mammelle gonfie o sensibili

incremento del pericolo di patologie cardiache e diabete

 

È fondamentale recarsi immediatamente da un dottore in presenza di:

gonfiori a viso, gola, lingua o labbra

rash

prurito

orticaria

sensazione di oppressione o male al petto

 

 

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della cura con buserelina è meglio avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ad altri medicinali, ad altre sostanze o a cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi

delle altre patologie e dei disturbi di salute di cui si soffre (o si ha sofferto)

Sulfisoxazolo

Sulfisoxazolo

 

Il sulfisoxazolo si usa nella terapia e nella prevenzione di infezioni collegate a numerosi batteri, sia Gram-positivi che Gram-negativi.

Per esempio si utilizza nella terapia di infezioni delle vie urinarie serie, reiterate o continue, della meningite meningococcica, dell’otite media acuta, del tracoma, delle congiuntiviti da inclusione, le nocardiosi, la toxoplasmosi e del cancroide.

 

Che cos’è il Sulfisoxazolo?

Il sufisoxazolo ostacola i batteri dal generare acido folico bloccando l’enzima agente della sintesi di un suo precursore. In questa maniera inibisce lo sviluppo dei microrganismi.

Come si prende il Sulfisoxazolo?

Il sulfisoxazolo si prende per bocca.

 

Effetti collaterali del Sulfisoxazolo

Prendere a lungo o reiteratamente sulfisoxazolo può accrescere il pericolo di altre infezioni. Inoltre la cura può incrementare la sensibilità della cute al sole, può disturbare i test per la misurazione dei livelli di chetoni nelle urine e può provocare ipoglicemia.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

capogiri

sonnolenza

dolore alla testa

gas

perdita dell’appetito

nausea

vomito

 

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

prurito

gonfiore a viso, occhi, labbra, lingua o gola

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

sangue nelle feci

cianosi

urine scure

diminuzione delle urine prodotte

svenimenti

battito cardiaco accelerato

allucinazioni

mali articolari

irritazione del cavo orale

pallore

dolore alla gola continuo o febbre

cute arrossata, gonfia o con vesciche

macchie rosse o violacee sotto la cute

convulsioni

diarrea grave o continua

gravi reazioni al sole

male o crampi addominali

problemi di minzione

stanchezza o debolezza inusuali

irritazione o perdite vaginali

ittero

 

Avvertenze

Il sulfisoxazolo non è indicato al termine della gravidanza, nei primi due mesi di allattamento, in presenza di anemia da mancanza di acido folico, di seri problemi renali o di blocchi della vescica.

La cura può alterare le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi, principalmente se contemporanea a quella di alcolici o di altri medicinali.

Prima di prendere sulfisoxazolo è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci (nello specifico a sulfamidici), a cibi o a ogni altra sostanza

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico anticoagulanti, metotressato e sulfoniluree

se si soffre (o si ha sofferto) di diarrea, dolore alla gola, infezioni gastrointestinali, asma, mancanza di G6PDH, patologie ematiche, epatiche o renali

in presenza di gravidanza o allattamento

Bisogna assolutamente avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di sulfisoxazolo.

Sulpiride

Sulpiride

 

La Sulpiride viene utilizzato come antidepressivo, antipsicotico e aiuta la digestione.

Si usa principalmente nella terapia della schizofrenia, di cui minimizza frequenza e intensità dei sintomi. Inoltre può venire consigliato in presenza di altri disturbi psichiatrici, tipo la sindrome di Tourette e la corea.

 

Che cos’è la Sulpiride?

Si tratta di un antipsicotico. Blocca certi recettori per il neurotrasmettitore dopamina, alterando così l’attività cerebrale.

 

Come si prende la Sulpiride?

La Sulpiride si assume per bocca, di solito in forma di pastiglie da prendere due volte al dì.

 

Effetti collaterali della Sulpiride

Tra gli eventuali effetti collaterali della sulpiride troviamo anche:

sonnolenza

assenza di energie

crescita di peso

costipazione

disturbi nella sfera sessuale

impotenza e disturbi di eiaculazione

problemi a dormire

naso chiuso

confusione

vista appannata

sovraeccitazione

agitazione

aggressività

alterazione del colore della cute o degli occhi

crescita della sensibilità al sole

 

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

senso di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

febbre elevata

rigidità muscolare

svenimenti

sonnolenza eccessiva

 

Avvertenze

La Sulpriride può alterare le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi; può anche aumentare la sensibilità al sole.

La Sulpiride non si deve prendere in combinazione con altri antipsicotici. Inoltre prima di cominciare la terapia è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale o cibo

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, rammentando di menzionare nello specifico anticonvulsivanti, antidolorifici, antiaritmici, antidepressivi, antiepilettici, antistaminici, antimalarici, tranquillanti e medicinali per dormire

se si soffre (o si ha sofferto) di stati di agitazione o aggressività, disturbi renali, epatici o cardiaci, pressione elevata, disturbi respiratori, depressione, epilessia, ipertrofia prostatica, Parkinson, miastenia gravis, ittero, glaucoma a chiusura d’angolo, manie o ipomanie, porfiria, patologie del midollo osseo, feocromocitoma e tumore al seno dipendente dalla prolattina.

in presenza di gravidanza o allattamento

È fondamentale avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di Sulpiride.

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