Il 13 marzo ricorre la “Giornata Mondiale del Rene” e anche quest’anno l’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Humanitas Gavazzeni partecipa alle iniziative di promozione della salute mettendo a disposizione delle persone interessate la consulenza gratuita dei propri medici e la possibilità di effettuare controlli della pressione arteriosa.
Come ormai da tradizione, la “Giornata Mondiale del Rene” si pone l’obiettivo di sensibilizzare sui comportamenti che devono essere osservati per salvaguardare la salute del rene, prestando particolare attenzione ai fattori di rischio, ai comportamenti preventivi, alle azioni di diagnosi, alle cure di malattie che, in base a quelle che sono le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono oggi al sesto posto tra le “patologie killer” nel mondo.
Come prevenire o eventualmente curare le malattie renali? Risponde il dottor Stefano Rota, nefrologo, Responsabile dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.
Che cosa significa fare prevenzione sulla salute dei reni?
«La salute del rene può essere preservata attraverso una buona alimentazione, una costante pratica fisica e la rinuncia al fumo. Dal punto di vista alimentare, è bene privilegiare il consumo di alimenti di origine vegetale, soprattutto legumi, ricchi di proteine vegetali, vitamine e minerali. Da evitare, invece alimenti ricchi di conservanti, dolcificanti e coloranti. È importante, inoltre, bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno ed evitare un consumo eccessivo di sale. Una buona alimentazione e una costante attività fisica aiutano anche a prevenire l’insorgenza di diabete mellito, spesso associato all’obesità, che è causa maggiore della nefropatia secondaria, patologia che può causare il malfunzionamento dei reni».
Le malattie renali si manifestano con particolari sintomi?
«Purtroppo le malattie renali presentano sintomi solo quando sono in uno stato avanzato, per questo dal punto di vista della prevenzione è bene sottoporsi a esami specifici e periodici fin dall’età adolescenziale. Un’insufficienza renale cronica può comportare pressione arteriosa alta e instabile, appetito diminuito, nausea, spesso vomito, gonfiori soprattutto a viso e gambe, aumento di peso, disturbi del sonno. In situazioni “avanzate” può provocare edema polmonare, che è presente quando c’è presenza di liquido nei polmoni, e pericardite, che consiste nell’infiammazione della membrana che avvolge il cuore».
Nel caso in cui si dovessero manifestare questi sintomi, come ci si deve comportare?
«Bisogna parlarne con il proprio medico, che inviterà a eseguire esami del sangue, delle urine e un’ecografia delle vie urinare. Potranno seguire, se necessario, una visita dal nefrologo e l’esecuzione di altri esami diagnostici strumentali».
Dal punto di vista della cura, ci sono novità degne di essere sottolineate?
«Sì, per la cura delle malattie renali abbiamo a disposizione una gamma di medicinali molto ampia – a partire dagli anticorpi monoclonali – cui si è aggiunto, negli ultimi tempi, un nuovo ordine di farmaci, gli SGLT2 che, oltre a essere indicati per la prevenzione e la cura delle cardiopatie, sono in grado di rallentare in modo efficiente anche la progressione delle malattie renali».
L’iniziativa in Humanitas Gavazzeni per la “Giornata Mondiale del Rene”
13 marzo 2025, dalle ore 9 alle ore 12
Humanitas Gavazzeni – Via Mauro Gavazzeni 21, Bergamo
Area reception, edificio C
Consulenze gratuite offerte dai medici dell’UO di Nefrologie e Dialisi, con possibilità di provare la pressione arteriosa.