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Inestetismi vascolari, come trattarli con la scleroterapia

Capillari rossi o blu che si evidenziano soprattutto sulla pelle delle gambe, senso di pesantezza, piccoli gonfiori: parliamo degli inestesismi vascolari, disturbi frequenti, spesso vissuti come un semplice fastidio estetico ma che, in realtà, possono essere la spia di un problema di insufficienza venosa.

Ne parliamo con il dottor Giovanni Esposito, Responsabile della Chirurgia Vascolare di Humanitas Gavazzeni, che ci spiega come riconoscerli e quali trattamenti oggi abbiamo a disposizione per risolverli in modo sicuro ed efficace.

Dottor Esposito, di che cosa parliamo quando ci riferiamo agli inestetismi vascolari?

«Gli inestetismi vascolari comprendono i capillari visibili a occhio nudo – chiamati teleangectasie – e le vene reticolari, cioè quei piccoli tralci blu-violacei che compaiono appena sotto la superficie della pelle. Spesso non provocano l’insorgenza di alcun sintomo, ma in alcuni casi possono accompagnarsi a pesantezza, prurito o gonfiore alle gambe. Sono, questi, segnali di una possibile insufficienza venosa superficiale che, se non trattata, tende a diventare cronica».

Da che cosa dipendono questi inestetismi?

«Le cause degli inestetismi vascolari sono molteplici. Si va dalla predisposizione genetica, che gioca un ruolo importante, all’età; dai fattori ormonali come quelli collegati a gravidanza, menopausa o terapie, alla sedentarietà, al sovrappeso e persino ad alcuni fattori ambientali».

Non si tratta solo di una questione estetica…

«Esatto. Molti pazienti chiedono un trattamento perché non gradiscono l’aspetto delle gambe, ignorando che dietro a questi segni si può celare una vera e propria insufficienza venosa. Per questo la prima tappa è sempre sottoporsi a una visita specialistica vascolare con il supporto dell’ecocolordoppler, così che si possa verificare se ci sono reflussi nelle vene più profonde – come la grande safena – e decidere quale strategia di cura adottare. La scelta riguarda in particolare il decidere se trattare prima l’insufficienza o procedere direttamente al trattamento estetico con la scleroterapia».

In cosa consiste la scleroterapia?

«La scleroterapia è una procedura mini-invasiva che viene eseguita in ambulatorio. Con un ago sottilissimo viene intettato all’interno del capillare una piccola quantità di sostanza sclerosante, in forma liquida o di schiuma. Questo provoca la chiusura del vaso e il suo riassorbimento nell’arco di poche settimane».

Quanto dura un trattamento di scleroterapia? Provoca dolore?

«Il fastidio è minimo e del tutto temporaneo, in genere paragonabile a una puntura di zanzara. Ogni seduta ha una durata di circa 30 minuti. Per vedere i primi risultati sono necessarie 2-3 sedute, ripetute ogni due settimane. In genere un ciclo completo comprende 6-8 trattamenti. Nei casi di vene più grandi o di insufficienza safenica viene invece utilizzata la scleromousse ecoguidata, una tecnica che consente di ottenere, in questi casi, una maggiore efficacia».

Ci sono accorgimenti da seguire dopo le sedute?

«Sì, è fondamentale che per alcuni giorni siano indossate calze elastiche a compressione medio-alta, che aiutano a ridurre l’infiammazione e prevengono effetti indesiderati come pigmentazioni cutanee o la comparsa di nuovi capillari sottili. Il consiglio è inoltre quello di evitare per qualche settimana esposizione solare diretta, sauna e bagni caldi, situazioni che possono favorire la formazione di una pigmentazione post-iniettiva ».

L’esecuzione della scleroterapia può produrre effetti collaterali?

«I più comuni sono piccoli ematomi o arrossamenti, che si risolvono spontaneamente. Complicanze più serie, come trombosi o reazioni allergiche, sono rarissime se il trattamento viene eseguito su pazienti correttamente selezionati».

Quali vantaggi offre la scleroterapia rispetto ad altri trattamenti?

«L’esecuzione della scleroterapia è rapida, poco invasiva e permette un ritorno quasi immediato alle normali attività. I risultati sono molto buoni e duraturi, a patto che il trattamento sia personalizzato e seguito da uno specialista. Noi valutiamo sempre con ecocolordoppler ogni paziente e scegliamo la concentrazione e la forma più adatta – liquida o schiumosa – del farmaco. L’obiettivo è quello di ottenere un risultato efficace, sicuro e stabile nel tempo, ben sapendo che il trattamento sclerosante restituisce leggerezza e fiducia, e migliora in modo naturale e duraturo l’aspetto delle gambe».

Chirurgia Vascolare

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