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Freddo a mani e piedi, quali diagnosi e cure?

Non sempre il freddo a mani e piedi è dovuto alle basse temperature invernali. A volte questo sgradevole disturbo dipende da patologie come il diabete, l’ipertiroidismo, la malattia di Raynaud, l’acrocianosi e i geloni.

Come diagnosticare e curare il freddo a mani e piedi? Scopriamolo con l’aiuto del dottor Claudio Pecis, responsabile dell’Unità Funzionale di Angiologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo.

Se causato dal diabete

Il diabete può essere diagnosticato con esami delle urine (glicosuria) e del sangue (glicemia ed emoglobina glicata).

La persona diabetica deve osservare con attenzione quanto indicato dal medico specialista e deve indossare guanti e calze di lana e, in casa, utilizzare pantofole calde.

Se causato dall’ipertiroidismo

La diagnosi dell’ipertiroidismo è basata su una valutazione dei sintomi e su esami del sangue che permettano di conoscere i livelli degli ormoni T3, T4 ed eventualmente dell’ormone Tsh.

La cura dell’ipertiroidismo prevede l’assunzione di un ormone sintetico prodotto in laboratorio, la levotiroxina in una dose che varia da persona a persona.

Se causato dalla malattia di Raynaud

Questa patologia viene individuata con una visita angiologica cui facciano seguito esami del sangue specifici e alcuni esami strumentali come l’ecoDoppler di arterie e vene e la videocapillaroscopia delle unghie.

La presenza di questa malattia fa sì che gli esiti degli esami siano positivi anche durante la stagione estiva, quando non c’è il freddo che possa contribuire a scatenare il disturbo.

L’eccessiva contrazione dei vasi sanguigni può essere prevenuta indossando guanti e scarpe calde. Utili sono i farmaci che producono l’effetto di dilatare i vasi e, nei casi più gravi, si può ricorrere a un altro farmaco, la nifedipina.

Se causato dall’acrocianosi

Per diagnosticare l’acrocianosi si ricorre, oltre alla visita angiologica, a esami strumentali come la pulsossimetria, che permette di individuare la quantità di ossigeno nel sangue, e la capillaroscopia, con cui viene valutato lo stato di salute dei capillari.

Se causato dai geloni

L’individuazione dei geloni non viene effettuata con particolari esami, è sufficiente l’osservazione della condizione di mani e piedi da parte dello specialista.

Quando i geloni si presentano sotto forma di ingrossamenti rosso-violacei e sono accompagnati da prurito o bruciore, possono essere curati con pomate antinfiammatorie. Utili sono anche i bagni, 3-4 volte al giorno, con acqua ossigenata o le spennellature di glicerina iodata.

Se c’è presenza di ulcere viene consigliato l’uso di cicatrizzanti come pomate antisettiche.

Come comportarsi quando si ha freddo a mani e piedi

In generale, le persone che soffrono di freddo alle mani e ai piedi devono cercare di tenere a bada il problema svolgendo un’attività fisica che permetta di tenere in movimento braccia e gambe senza compiere sforzi eccessivi. Indicati, oltra alla ginnastica casalinga, sono sport come il nuoto o le discipline “dolci”, come lo yoga e il Pilates.

Nelle fasi in cui il disturbo si presenta con maggiore intensità bisogna evitare di appoggiare le mani o i piedi su fonti di calore per non causare uno shock termico che potrebbe provocare un repentino aumento del diametro dei vasi sanguigni con un conseguente peggioramento della situazione.

Qui un approfondimento sull’argomento “Freddo alle mani e ai piedi, quali sono le cause?”.

(tratto dall’articolo “Mani e piedi freddi? Scopri la causa” di Cesare Betti, pubblicato sul settimanale Viversani&Belli n. 5, 29 gennaio 2021)