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Colpo di calore, come evitarlo e affrontarlo

Il colpo di calore è la più grave delle patologie da calore ed è una condizione in cui il corpo perde la capacità di regolare la propria temperatura interna, che può salire rapidamente oltre i 40° C. A differenza del più comune colpo di sole, o insolazione, che è causato dall’irradiazione solare diretta sulla testa, il colpo di calore può insorgere anche quando si è all’ombra, in ambienti molto caldi e poco ventilati.

In particolare, il meccanismo di termoregolazione si altera, in genere, per varie cause: per un’esposizione prolungata a temperature elevate, per una condizione di eccessiva umidità dell’ambiente – interno ed esterno – in cui ci si trova, o per un’attività fisica intensa, svolta in ambienti troppo caldi.

Bisogna chiamare subito il 112

Secondo dati recenti, nel corso dei mesi estivi in Italia si registrano in media 5mila accessi giornalieri ai Pronto Soccorso dovuti a disturbi legati al caldo. Un numero che evidenzia quanto il caldo estremo rappresenti un problema concreto per la salute pubblica.

I sintomi iniziali del colpo di calore comprendono debolezza, capogiri, nausea, crampi muscolari, abbassamento della pressione arteriosa, cefalea e arrossamento della cute. Nei casi più gravi si osservano secchezza della pelle, ipertermia marcata – cioè forte innalzamento della temperatura corporea con punte che si spingono, come detto, oltre i 40° C –, alterazioni dello stato di coscienza, confusione mentale, agitazione, convulsioni fino al coma.

«Il convulsioni è definibile come condizione d’emergenza – spiega il dottor Mirko Di Capua, responsabile dell’Emergency Center di Humanitas Gavazzeni di Bergamo – e quando compaiono sintomi neurologici serve chiamare subito il 112».

Le categorie più vulnerabili ai colpi di calore sono quelle che riguardano gli anziani, i bambini, le persone che assumono farmaci che alterano la normale regolazione termica del corpo, come diuretici o beta-bloccanti, quelle che soffrono di patologie croniche e chi pratica esercizio fisico intenso nel corso delle ore più calde della giornata.

In caso di sintomi sospetti, bisogna subito portare la persona in un ambiente fresco, rimuovere gli abiti in eccesso, applicare panni umidi su fronte e collo e ventilare la pelle: «Il raffreddamento deve essere rapido ma mai aggressivo – aggiunge il dottor Di Capua – meglio evitare docce ghiacciate».

Come prevenire i colpi di calore

Per prevenire un colpo di calore basta osservare poche, semplici regole: prima di tutto evitare l’esposizione tra le ore 11 e le 16 della giornata, poi indossare indumenti chiari e leggeri, bere spesso, limitare il consumo di alcolici e zuccheri, proteggersi con crema solare, cappello e occhiali da sole, cercare quanto più di restare in luoghi ventilati o climatizzati. Chi non dispone di un condizionatore può cercare refrigerio in luoghi pubblici quali biblioteche o centri commerciali.

Un ulteriore consiglio per chi parte per le vacanze e sta molto tempo fuori casa è quello di preparare un piccolo kit anti-caldo – che preveda acqua fresca, salviette, crema solare e caramelle o succhi per evitare cali di zuccheri – e un kit di pronto soccorso per ogni evenienza, con paracetamolo, antipiretici, antinfiammatori, fermenti lattici, antidiarroici, antibiotici – se prescritti –, psyllium o glucomannano, termometro, cerotti, disinfettanti, antistaminici o cortisone.

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