Il cuore è il motore della nostra vita e prendersene cura significa investire sulla salute di oggi e di domani. Oggi la tecnologia offre strumenti sempre più sofisticati per osservare da vicino questo organo senza ricorrere a procedure invasive.
Tra questi la TC cardiaca, conosciuta anche come TC coronarica, rappresenta una delle innovazioni più importanti in ambito diagnostico. La TC del cuore è uno strumento prezioso non solo per chi manifesta sintomi sospetti, come dolore al torace o affanno, ma anche per chi presenta fattori di rischio importanti: colesterolo alto, pressione elevata, diabete, abitudine al fumo o familiarità per infarto e malattie cardiache.
Inoltre, si rivela utile per monitorare nel tempo i pazienti già sottoposti a stent o bypass, verificando che il trattamento stia funzionando correttamente. Con la sua capacità di fornire immagini dettagliate in tempi rapidi e con rischi contenuti, la TC cardiaca ha cambiato l’approccio alla prevenzione e alla diagnosi delle patologie coronariche. Integrata con altri esami come ecocardiogramma e risonanza magnetica, è parte di un percorso personalizzato che consente di individuare per tempo eventuali criticità e di intervenire con la terapia più adeguata.
Ne parliamo con la dottoressa Erika Bertella, Responsabile dell’Imaging Cardiovascolare in Humanitas Gavazzeni.
In che modo la TC cardiaca si inserisce nel percorso di prevenzione cardiovascolare?
«Permette di intercettare precocemente segni di malattia coronarica, favorendo interventi tempestivi con terapie farmacologiche o cambiamenti nello stile di vita».
Quali pazienti possono trarre maggior beneficio da questo esame?
«Coloro che hanno fattori di rischio multipli o una storia familiare importante di infarto, anche se non presentano ancora sintomi tipici».
Qual è il valore aggiunto rispetto a un test da sforzo o a un ecocardiogramma?
«La TC fornisce immagini anatomiche dirette delle coronarie, mentre test come l’ecocardiogramma o l’ECG da sforzo valutano indirettamente la funzionalità cardiaca».
Quanto è accurata la TC nel riconoscere una stenosi coronarica?
«L’esame ha una sensibilità molto elevata e consente di escludere la presenza di malattia coronarica con un alto grado di affidabilità».
La TC cardiaca richiede una preparazione particolare?
«In alcuni casi sì: può essere necessario sospendere caffeina e farmaci che influenzano la frequenza cardiaca, o seguire indicazioni specifiche se è previsto l’uso del mezzo di contrasto».
Che ruolo ha la tecnologia di nuova generazione in questo esame?
«I macchinari di ultima generazione riducono la dose di radiazioni e aumentano la qualità delle immagini, rendendo la TC cardiaca sempre più sicura ed efficace».
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