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Petto escavato


Che cos’è il petto escavato?

Il petto escavato, detto anche torace incavato, è una depressione della parete toracica anteriore che si può localizzare centralmente o può essere più accentuata su uno dei due lati (petto escavato asimmetrico).

Altri termini che possono definire questa condizione sono “torace del ciabattino” o “pectus excavatum”. Alcuni bambini presentano già alla nascita il petto escavato mentre in altri casi la deformità, considerata nei primi anni di vita come un piccolo difetto, si aggrava in maniera significativa nel corso dello sviluppo puberale. Vi è una preponderanza di soggetti maschili, con un rapporto di 4 a 1 rispetto ai soggetti femminili.

Quali sono le cause del petto escavato?

Le cause perché si manifesti un petto escavato in un certo paziente non sono completamente note.  Si sa che esiste in questi soggetti un’alterazione della qualità del tessuto connettivo. Oltre il 40% dei pazienti presenta una familiarità, cioè hanno un familiare che è affetto della stessa patologia.

Quali sono i sintomi del petto escavato?

Il bambino affetto da petto escavato spesso non riferisce alcun sintomo. In altri casi il paziente lamenta di avere, dopo uno sforzo, una mancanza di fiato (dispnea). Altri disturbi riferiti sono dolore alla zona infossata, senso di peso e/o compressione e tachicardia.

Lo specialista, se sarà necessario, richiederà ulteriori esami quali la spirometria, la valutazione cardiologica ed eventualmente esami radiologici. Dopo la prima visita, lo specialista discuterà con i genitori e con il paziente il programma di trattamento più idoneo al caso specifico.

Come può essere individuato il petto escavato?

Il petto escavato è un difetto evidente già alla semplice ispezione nel corso della prima visita medica.

Noi riteniamo che, a meno di disturbi importanti, la prima valutazione del paziente con petto escavato non debba essere fatta prima dei 6 anni. A questo punto il paziente andrà classificato a seconda della gravità del difetto.

La più semplice e grossolana delle classificazioni del petto escavato distingue il petto in lieve, moderato e grave. Una più recente classificazione, basata su un Clinical Score (CS) da 0 a 5 (in cui si ha un CS di 0 in caso di nessun infossamento fino a 5, petto escavato gravissimo), permette di differenziale sei categorie di gravità.

Solo nei pazienti con petto escavato più grave andranno eseguiti esami radiologici quali  la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC)  o la Risonanza Magnetica (RM) Toracica.

In questi pazienti sarà possibile misurare la severità del petto escavato utilizzando l’indice di Haller e l’indice di asimmetria.

Come si può curare il petto escavato?

Dal punto di vista del trattamento conservativo il petto escavato può essere trattato utilizzando:

  • la fisioterapia posturale e respiratoria
  • una terapia che si basa sull’utilizzo con costanza di una ventosa che creando un pressione negativa nella regione sternale permette di eseguire il sollevamento della regione sternale in maniera lenta, ma alla fine significativa.

Dal punto di vista chirurgico esistono invece tre possibilità:

  • la prima che corregge solo esteticamente il difetto, inserendo al di sopra del piano sternale (in posizione sotto muscolare) una protesi personalizzata in silicone gommoso attraverso un’incisione mediana di 7 cm
  • la seconda prevede l’esecuzione dell’intervento mininvasivo di Nuss che consiste nell’inserimento all’interno della cavità toracica, sotto guida toracoscopica, senza l’esecuzione di un’incisione mediana ma utilizzando due piccole incisioni toraciche laterali di una o più barre d’acciaio (spessore 2mm e larghezza 2cm, opportunamente modellate per correggere il difetto sternale). L’intervento di Nuss è ampiamente utilizzato in tutto il mondo per trattare pazienti adolescenti e adulti
  • la terza opzione, intervento di Ravitch modificato, prevede una incisione mediana o sottomammaria a livello della depressione toracica e la rimozione chirurgica di tutte le cartilagini costali malformate (dalla terza alla settima costa bilateralmente) fino al piano sternale, un modellamento chirurgico dello sterno e la ricostruzione della parete toracica riposizionando il complesso sterno-costale che viene sostenuto inserendo uno supporto metallico. Questo intervento trova utilizzo precipuo nei soggetti con torace molto rigido.

Mentre la protesi sternale rimarrà a vita, le barre di Nuss andranno rimosse dopo un periodo di 2-3 anni con un altro intervento, mentre un intervento più limitato sarà necessario per rimuovere il supporto toracico dopo circa 6 mesi.

Area medica di riferimento

Per avere maggiori informazioni sul petto escavato, vedere l’Unità Operativa di Chirurgia Toracica di Humanitas Gavazzeni Bergamo.

Unità Operative