La fragula è una pianta delle ramnaceae la cui corteccia fornisce importanti principi capaci di stimolare le funzioni intestinali, con funzioni anti-stitichezza.
Tra le altre sue proprietà ci sono quelle:
- colagoghe, cioè di facilitazione della secrezione e del deflusso della bile attraverso la cistifellea
- protettive della pelle verso i raggi del sole
- riepitelizzanti contro scottature e ustioni, sia solari che da freddo
A che cosa serve la fragula?
Vista la presenza, nella corteccia, di glucosidi antrachinonici – sostanze in grado di stimolare la peristalsi intestinale – la fragula deve essere utilizzata per le sue proprietà lassative solo in casi particolari o per risolvere saltuariamente episodi acuti di stipsi.
Il suo utilizzo è previsto anche nella preparazione di interventi chirurgici o accertamenti diagnostici come la colonscopia.
Come si assume la fragula?
L’assunzione delle fragula avviene soprattutto sotto forma di tisana lassativa e purgante. Diffuse sono anche preparazioni a base di estratto di questa pianta.
Quali effetti collaterali ha l’assunzione di fragula?
L’assunzione di preparati a base di fragula può provocare effetti come dolori addominali e diarrea.
Quando è fresca, questa sostanza provoca vomito, con l’invecchiamento della stessa sostanza vanno diminuendo e scomparendo le proprietà irritanti capaci di provocare dolori addominali, nausea e vomito.
Quali sono le controindicazioni all’uso di fragula?
La fragula è controindicata quando c’è presenza di stati infiammatori dell’intestino e degli altri organi del bacino. È controindicata anche in gravidanza e durante l’allattamento. Può inoltre risultare incompatibile con un’assunzione contemporanea di sostanze alcaline.
Avvertenza
Le informazioni riportate sono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.