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Crusca di frumento

La crusca è la parte residua che deriva dalla macinazione dei cereali ed è costituita da scagliette che provengono dall’involucro fibroso che fa da rivestimento esterno dei semi dei cereali.

Per molto tempo è stata considerata prodotto di scarto, adatto alla sola alimentazione degli animali, ma negli ultimi decenni ne sono state scoperte le caratteristiche importanti per l’alimentazione umana.

Tra tutte le crusche, la più nota è quella che si ricava dalla macinazione del frumento e può essere ricavata da grano duro, grano tenero o sotto forma di miscela di entrambi.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali della crusca di frumento?

In 100 grammi di crusca di frumento tenero c’è un apporto di circa 206 calorie e sono contenuti:

 

Quando non bisogna mangiare la crusca di frumento?

La crusca di frumento deve essere consumata con particolare attenzione da chi assume farmaci cardiaci perché le fibre di questa crusca “intrappolano” il farmaco e ne diminuiscono la quantità nel sangue, soprattutto nelle persone anziane.

 

Quali sono i possibili benefici della crusca di frumento?

La crusca di frumento agisce regolarizzando l’attività digestiva perché contiene molte fibre che nella maggior parte sono insolubili e quindi non vengono digerite, diminuiscono il tempo di transito e aumentano la massa fecale.

Ha un basso apporto calorico e un alto potere saziante, riduce l’assorbimento di grassi e zuccheri ed è una preziosa alleata in caso di ipergliceridemia, intolleranza al glucosio, diabete e colesterolo alto.

 

Quali sono le controindicazioni della crusca di frumento?

La crusca di frumento contiene glutine e quindi non può essere consumato dai soggetti celiaci o da chi soffre di intolleranza al glutine.

Dal momento che si tratta di un alimento lassativo deve essere evitata da chi soffre di colite o di altri problemi intestinali. L’uso prolungato può provocare flatulenza e meteorismo.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

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