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Vincere la sedentarietà al mare, in montagna o in città

Per lunga parte dell’anno costringiamo il nostro corpo a posture spesso innaturali, dannose per la nostra salute. Il lavoro, lo studio, ci impongono posizioni che possono tradursi in problemi come obesità, diabete, malattie cardiovascolari e tumori.

L’estate – anche gli ultimi scorci della bella stagione, quando le giornate sono ancora “lunghe” e le temperature miti spingono a stare all’aperto – è la stagione ideale per cercare di vincere la sedentarietà e ridare tonicità al nostro corpo.

I modi per farlo sono molti, come sottolinea Michele Albano, responsabile della Riabilitazione ortopedica e sportiva di Humanitas Gavazzeni Bergamo in un articolo pubblicato giovedì 16 agosto su ecodibergamo.it: «Le problematiche e i dolori causati al nostro organismo, soprattutto alla schiena, da stili di vita scorretti possono per fortuna essere annullati intervenendo sulle nostre azioni quotidiane relative ad alimentazione e svolgimento di esercizio fisico. Ma non solo, può essere utile anche dedicarsi ad attività piacevoli, eseguite in contesti differenti dai soliti, che permettano di sconfiggere la sedentarietà e di accumulare le energie necessarie per mantenere le buone abitudini anche quando le vacanze saranno finite».

 

Le camminate sulla spiaggia

È importante, da questo punto di vista, mantenere elastica e mobile la schiena, anche attraverso piccoli e semplici esercizi di mobilitazione e stretching che coinvolgano regione posteriore, tronco e cosce. Ottime sono anche le camminate, al mare o in montagna, come sottolinea lo specialista: «Al mare, le camminate sulla spiaggia fanno molto bene alla nostra colonna vertebrale. Non è necessario correre, l’ideale è camminare sul bagnasciuga, dove la sabbia è battuta dall’acqua e non ci sono quelle irregolarità del terreno che potrebbero causare infiammazioni a chi non è molto allenato». Ottime sono anche le partite con i racchettoni o a beach volley, purché, suggerisce il dottor Albano: «si svolga un po’ di riscaldamento prima, per evitare stiramenti. Stiano attenti, inoltre, coloro che soffrono di problemi a caviglie, ginocchia e anche: il terreno dissestato con la sabbia potrebbe contribuire a peggiorare malesseri sopiti. Come sempre la mossa giusta è quella di non esagerare mai e di saper “ascoltare” e, di conseguenza, assecondare il proprio corpo».

 

La montagna, regno delle passeggiate

Non diverso è il discorso che riguarda il movimento da perseguire quando si è in montagna. Anche qui l’ideale sono le camminate, che non devono mai essere troppo veloci, sufficienti a bruciare una giusta quantità di calorie e allenare, rispettandoli, muscoli, polmoni, e cuore.

Anche in questo bisogna essere bravi a trovare il proprio equilibrio, come ricorda l’ortopedico di Humanitas Gavazzeni: «Giusto caminare a una velocità non superiore ai 4 km/h, prestando attenzione, in particolare, a quando si affrontano le discese, soprattutto se si soffre di patologie alle ginocchia o se si hanno subito interventi alle articolazioni. L’ideale sarebbe avere muscoli già ben allenati, che siano in grado di sopportare il peso del corpo e tenere in sede le articolazioni. Un’attenzione particolare deve essere prestata anche dalle persone in sovrappeso. Per loro è consigliabile una camminata tranquilla e regolare, senza forti salite e discese, che permetta di riattivare il corpo senza compromettere l’apparato muscolo-scheletrico. Solo quando il peso diminuirà, nel tempo, potranno esser affrontate attività un po’ più impattanti».

 

E chi resta o è già tornato in città?

L’obiettivo è sempre quello di mettere in moto l’organismo e vincere la sedentarietà. Cosa che può essere fatta senza grossi impatti sulla vita quotidiana: è sufficiente dedicarsi almeno due volte alla settimana a una passeggiata da eseguirsi al calar del sole, per eliminare le tossine fisiche e mentali accumulate durante l’attività lavorativa o di studio.