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Sudorazione eccessiva: quando la chirurgia viene in aiuto

Un termoregolatore naturale. È questa la principale funzione del sudore che ha il compito di ‘resettare’ la temperatura corporea ogni qual volta un fattore esogeno, quale uno sforzo fisico o un dispendio energetico eccessivo, ambientale come escursioni termiche importanti, ma anche fattori endogeni come stati tensivi o emotivi, causano un sensibile aumento della temperatura corporea rispetto ai 36°C fisiologici sui quali l’organismo è naturalmente “programmato”’.”.

Al pari di una centralina refrigerante, anche nell’organismo qualche ‘contatto’ nel corretto meccanismo della sudorazione può saltare per ragioni ancora da chiarire, facendo virare la normale produzione di sudore verso quantità massicce. E diventa patologico quando ricorrono condizioni di iperidrosi, bromidrosi, o all’apposto anidrosi, ciascuna accompagnate da implicazioni, oltre che fisico-estetiche, anche socio-relazionali e sulla qualità della vita.

Per iperidrosi, in particolare, si intende un eccesso di sudorazione. Trattata, per lo più, da un punto di vista dermatologico, può essere una patologia anche di competenza della chirurgia toracica.

«La chirurgia toracica si occupa principalmente di patologie oncologiche, che rappresentano circa l’80% dell’attività di un reparto di chirurgia. Ci sono però anche molte altre patologie, piuttosto comuni, di competenza del chirurgo toracico, come l’iperidrosi», commenta la dottoressa Giovanna Rizzardi, chirurga toracica di Humanitas Gavazzeni.

«Senza dubbio l’iperidrosi focale essenziale è la patologia toracica benigna più diffusa. Questa consiste in un’iperstimolazione, da parte del sistema simpatico, delle ghiandole sudoripare che si manifesta comunemente con una sudorazione eccessiva, per lo più alle mani o ascelle. Un disturbo che può creare problemi relazionali, lavorativi e sociali, specialmente in giovane età», spiega la dottoressa Rizzardi.

Come curarla?

«Con terapie locali eseguite dal dermatologo, ad esempio con l’uso del botulino. Oppure, e qui interveniamo noi chirurghi toracici, con una tecnica chirurgica che consiste nell’interruzione dell’anomala stimolazione ghiandolare attraverso piccole incisioni a livello ascellare», conclude la dottoressa Rizzardi.

Specialista in Chirurgia Toracica