L’Unità Operativa di Proctologia e Pelviperineologia di Humanitas Gavazzeni si rinnova sotto la guida del dottor Giulio Santoro, specialista di fama internazionale in chirurgia colo-rettale e proctologica, con oltre diecimila interventi all’attivo.
Accanto a lui lavorano il dottor Ugo Grossi, esperto in malattie infiammatorie croniche intestinali, e la dottoressa Eleonora Mollica, specializzata in emorroidectomia “skin sparing”.
Dottor Santoro, che cosa significa per Humanitas Gavazzeni avere potenziato l’attività dell’Unità di Proctologia e Pelviperineologia?
«Potenziare le attività di questa Unità significa offrire al territorio un Centro in grado di accompagnare i pazienti con percorsi diagnostici e terapeutici personalizzati, condivisi da un insieme di specialisti. L’obiettivo è garantire le migliori possibilità di cura a chi soffre di problematiche legate alla proctologia e alla peliviperineologia, spesso molto delicate e invalidanti».
Quali sono le innovazioni più importanti tra quelle che caratterizzano il vostro approccio chirurgico?
«Utilizziamo metodiche avanzate per ridurre il trauma chirurgico, favorire una ripresa precoce e limitare il dolore e tempi di ricovero per il paziente. Per la chirurgia perineale, ad esempio, ricorriamo spesso all’anestesia spinale. Anche negli interventi laparoscopici cerchiamo di garantire degenze di breve durata, nell’ordine di 2-3 giorni, quando possibile».
Come è strutturato il percorso diagnostico da voi predisposto per i pazienti?
«Il percorso diagnostico comprende l’esecuzione di visite proctologiche, videoanoscopia a elevata risoluzione, ecografia transanale tridimensionale ed ecografia transperineale dinamica, manometria anorettale, Rx colpocistodefecografia, colonscopia e indagini sul transito intestinale. Si tratta di un iter completo, che ci permette di individuare in maniera accurata la natura dei disturbi, così da poter impostare la terapia più appropriata».
In ambito terapeutico, quali sono le principali opzioni che mettete a disposizione dei pazienti?
«Accanto agli interventi tradizionali, adottiamo metodiche mini-invasive come la chirurgia laparoscopica dei prolassi, la neurostimolazione sacrale o le iniezioni di agenti volumizzanti per l’incontinenza fecale. Abbiamo procedure “skin sparing” per le emorroidi, tecniche di riparazione dei muscoli sfinteriali, trattamenti laser delle precancerosi anali e le procedure più moderne per il trattamento delle fistole anali».
L’équipe che guida si contraddistingue per un approccio fortemente multidisciplinare e integrato. Quanto è importante questo aspetto?
«Ha una grande importanza. Coinvolgiamo specialisti di chirurgia generale, urologia, ginecologia, endoscopia, gastroenterologia, radiologia e fisioterapia. Un approccio integrato che ci permette di offrire una presa in carico completa delle patologie del retto, dell’ano e del pavimento pelvico».
Molte patologie del pavimento pelvico colpiscono le donne…
«Esatto. Sono frequenti soprattutto dopo il parto o dopo l’esecuzione di interventi uroginecologici e spesso si manifestano attraverso più disturbi, come incontinenza, stipsi e prolassi. Proprio per questo è fondamentale che il trattamento sia multidisciplinare: affrontare ogni sintomo separatamente rischierebbe di far perdere di vista l’insieme».
In conclusione, qual è la missione della nuova Unità Operativa di Proctologia e di pelviperineologia?
«Il nostro obiettivo è quello di rafforzare l’eccellenza clinica e l’innovazione di Humanitas Gavazzeni, offrendo al territorio bergamasco un punto di riferimento altamente specializzato, capace di rispondere con qualità e competenze integrate al bisogno di salute dei pazienti».

