COME TI POSSIAMO AIUTARE?

CENTRALINO

035.4204111

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

PRENOTAZIONI

Prenotazioni telefoniche SSN
035.4204300
Prenotazioni telefoniche Private
035.4204500

LINEE DEDICATE

Diagnostica per Immagini
035.4204001
Fondi e Assicurazioni
035.4204400
Humanitas Medical Care Bergamo
035.0747000

Humanitas Gavazzeni è Centro di riferimento nazionale Siommms per l’osteoporosi

Humanitas Gavazzeni è uno dei Centri di Riferimento a livello nazionale per la diagnosi e la terapia delle malattie dell’osso e, in particolare dell’osteoporosi, della Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS). Il medico di riferimento, associato a SIOMMMS, è la dottoressa Marcella Montini che, settimanalmente, segue un Ambulatorio dedicato all’osteoporosi.

La Società, che recentemente ha tenuto il suo congresso nazionale (Roma, 13-15 novembre), redige le linee guida per lo studio e il trattamento della Osteoporosi Primitiva e Secondaria all’uso di farmaci che possano ridurre la densità dell’osso e quindi la sua resistenza.

L’osteoporosi è una malattia metabolica dell’osso molto diffusa: colpisce il 33% delle donne tra i 60 e i 70 anni di età, il 66% di quelle al di sopra degli 80 anni ed è relativamente meno diffusa negli uomini (20%).

Dopo i 50 anni per le donne, con la menopausa, viene meno la protezione degli ormoni estrogeni: le ossa perdono calcio e sali minerali e l’attività distruttiva dell’osso prevale su quella ricostruttiva. Così come per l’ipertensione e l’ipercolesterolemia, l’osteoporosi è una malattia “silenziosa” che può progredire per diversi anni fino alla diagnosi o finché avviene una frattura.

«Le fratture osteoporotiche cosiddette di fragilità sono purtroppo causa di disabilità, anche di grado elevato sia fisica che psichica, e la loro incidenza aumenta esponenzialmente con l’età. La più frequente e disabilitante è certamente quella del femore – spiega Marcella Montini, endocrinologa di Humanitas Gavazzeni –. È quindi assolutamente necessario individuare con accuratezza le persone a rischio elevato per avviare un trattamento preventivo efficace».