Gastriti e ulcere sono problematiche che interessano il nostro stomaco e possono essere causate – o anche peggiorate – da condizioni di stress, fisico e mentale.
Ne parliamo con la dottoressa Anna Maria Mazzola, specialista dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Humanitas Gavazzeni.
Che cos’è, la gastrite?
«La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica, cioè del rivestimento più interno dello stomaco, che si può presentare a seguito di varie cause tra cui l’assunzione di alcuni farmaci come gli antinfiammatori non steroidei, più conosciuti con la sigla FANS. Altre cause possono essere alcune infezioni, come quella da Helicobacter pylori o “cattive” abitudini come il fumo di sigaretta, l’abuso di alcol o, appunto, condizioni di vita contraddistinte da stress».
Qual è il meccanismo per cui lo stress mentale può influire sulla salute del nostro stomaco?
«Uno stile di vita particolarmente frenetico provoca una maggiore produzione di ormoni dello stress, tra cui il cortisolo, e una conseguente riduzione del flusso di sangue diretto verso lo stomaco. Questo comporta una “rottura” dell’equilibrio tra i meccanismi che sono posti a protezione dell’organo, ad esempio la produzione di muco, e i fattori più aggressivi, come la secrezione di acido cloridrico da parte dello stesso stomaco. L’aumento della produzione acida o la riduzione dei sistemi di difesa gastrici portano alla gastrite e possono sfociare anche nella formazione di ulcere».
Che cos’è un’ulcera e quali possono essere le sue cause?
«L’ulcera è una lesione profonda che può interessare, oltre allo stomaco, anche il duodeno, cioè il tratto iniziale dell’intestino, e che può avere conseguenze piuttosto gravi, come sanguinamenti o perforazioni. Tra le sue cause c’è in primo luogo lo stress “fisico” provocato da tensioni di notevole entità, come quelle che possono derivare da un ricovero in ospedale per gravi patologie o traumi, ustioni estese, infezioni molto gravi».
Quali sono i sintomi di gastrite e ulcera?
«In entrambi i casi, i sintomi sono piuttosto ben identificabili: nei casi meno gravi di gastrite, che sono peraltro anche quelli più frequenti, il sintomo più diffuso è il dolore epigastrico, alla “bocca dello stomaco”, che si può irradiare anche a livello dorsale. Si possono manifestare inoltre difficoltà a digerire, senso precoce di sazietà, nausea e vomito. Nelle situazioni di maggiore gravità, quando c’è presenza di ulcera, ci possono essere, oltre a un dolore più intenso, emissione di sangue dalla bocca o presenza di sangue nelle feci».
In che cosa consiste la cura di questi disturbi?
«La cura consiste nel cercare di intervenire sulla causa che scatena la problematica, con l’assunzione prima di tutto di farmaci come gli inibitori di pompa protonica che consentono di ridurre la secrezione acida dello stomaco. Ma anche, quando in base alla situazione specifica lo stress mentale è considerato determinante, con tecniche di rilassamento e psicoterapia. In presenza di sanguinamento, in ogni caso, bisogna recarsi in un pronto soccorso dove si provvederà a bloccare il flusso del sangue con precise tecniche endoscopiche».
Gastrite e ulcere possono essere prevenute?
«Sì, è possibile diminuire il rischio di esserne vittime. A volte può essere sufficiente migliorare il proprio stile di vita smettendo di fumare o bere caffè e riducendo il consumo di alcol e di cibi piccanti. Quando i primi sintomi leggeri si presentano, inoltre, questi possono essere ridotti, oltre che ovviamente con i trattamenti medici indicati dal medico, anche con la pratica di un po’ di attività fisica».