La chirurgia bariatrica rappresenta oggi una delle soluzioni più efficaci per il trattamento dell’obesità severa, ma il successo dell’intervento non si misura solo sulla perdita di peso. Come spiega il dottor Vincenzo Borrelli, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Bariatrica di Humanitas Gavazzeni, «l’intervento è solo l’inizio di un percorso di cambiamento che coinvolge mente e corpo. Il vero obiettivo è il recupero di uno stile di vita sano e sostenibile nel tempo».
Tra i pilastri del percorso post-operatorio, l’attività fisica gioca un ruolo centrale. «La ripresa del movimento avviene in modo graduale – sottolinea Borrelli –. Nella maggior parte dei casi, i pazienti possono tornare a camminare normalmente già dopo un’ora dall’intervento. Le camminate leggere sono incoraggiate fin da subito per favorire la circolazione e ridurre il rischio di complicanze trombo-emboliche».
Con il passare delle settimane, e sempre sotto supervisione medica, l’esercizio fisico diventa parte integrante del recupero. «Dopo la fase iniziale – spiega il chirurgo – si può introdurre un’attività più strutturata, come nuoto, cyclette o pilates. L’importante è procedere con gradualità e ascoltare il proprio corpo. L’attività fisica non serve solo a bruciare calorie, ma contribuisce a mantenere la massa muscolare, migliorare l’umore e stabilizzare i risultati ottenuti con l’intervento».
Ma insieme all’esercizio, è fondamentale mantenere un corretto equilibrio nutrizionale. Dopo la chirurgia bariatrica, infatti, l’assorbimento dei nutrienti può risultare alterato.
«Tra i segnali di una possibile carenza vitaminica – ricorda il dott. Borrelli – ci sono stanchezza eccessiva, capelli fragili, pelle secca e difficoltà di concentrazione. Per questo motivo è essenziale seguire scrupolosamente le integrazioni consigliate dal medico e sottoporsi ai controlli periodici».
Il percorso post-operatorio richiede dunque impegno e consapevolezza, ma i benefici sono profondi: maggiore energia, riduzione delle patologie correlate all’obesità e un miglioramento generale della qualità di vita.
«Ogni paziente – conclude Borrelli – deve sentirsi protagonista del proprio cambiamento. La chirurgia offre uno strumento potente, ma è lo stile di vita, fatto di movimento, equilibrio e costanza, a garantire il vero benessere nel tempo».

