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Bere acqua aiuta a mantenere la salute del rene

Le malattie che colpiscono i reni – gli organi che sono deputati alla produzione dell’urina, ovvero il liquido attraverso cui vengono espulse le scorie presenti nel nostro organismo – sono in continuo aumento e possono condurre, se non curate fin dal loro primo apparire, alla dialisi e, quando è possibile, al trapianto.

Come riconoscerle e come prevenirle? La risposta al dottor Giulio Mingardi, responsabile dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Humanitas Gavazzeni Bergamo.

Quali sono i sintomi delle malattie che riguardano i reni?

«Quelle dei reni sono patologie che non presentano sintomi particolari se non quando sono già in uno stato avanzato. È necessario dunque mettere in campo un’attenta opera di prevenzione basata sull’esame delle urine e della creatinina presente nel sangue, sulla misurazione della pressione arteriosa e, quando necessario, sull’esecuzione di un’ecografia renale. Il tutto completato da una visita periodica dal nefrologo, per tenere il tutto sotto controllo.

Si dice che per tenere in buona salute i reni si debba bere molto. È vero?

«Bere, per la salute dei reni, è fondamentale: bisogna assumere almeno 1-1,5 litri di liquidi, meglio se acqua, al giorno. E per chi soffre di calcoli renali è ancora più importante, anzi necessario. Bisogna farlo fin dal primo mattino perché per contrastare il formarsi dei calcoli renali è utile iniziare a bere fin dall’inizio della giornata, così da idratare l’organismo in maniera costante».