Lapatinib
S’impiega per trattare alcune forme avanzate o metastatiche di tumore al seno.
Che cos’è il lapatinib?
Questo farmaco inibisce l’azione di enzimi che promuovono la crescita delle cellule tumorali.
Come si assume il lapatinib?
Viene somministrato via bocca in combinazione con altri farmaci (capecitabina o letrozolo). Deve essere assunto almeno un’ora prima o dopo i pasti.
Effetti collaterali del lapatinib
Può causare la necrolisi epidermica tossica.
Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:
scomparsa dell’appetito
assottigliamento o perdita dei capelli
piaghe alla bocca
senso di nausea
epistassi
arrossamenti o pizzicore a mani e piedi
sensazione di stanchezza
stato d’insonnia
pelle secca
alterazioni delle unghie
mal di testa
indigestione
conati di vomito
male alla schiena
scariche di diarrea
È bene contattare immediatamente un medico in caso di:
capogiri o sensazione di la testa leggera
battito accelerato o irregolare
feci pallide
persistente perdita dell’appetito
tosse grave o persistente
diarrea, nausea, vomito, crampi o dolori allo stomaco (gravi o persistenti)
forti dolore, arrossamento o gonfiore di mani o piedi
gravi stanchezza o debolezza
fiato corto
rash
orticaria
prurito
difficoltà a respirare
senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto
gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua
urine scure
lividi o emorragie
ittero
Controindicazioni e avvertenze
E’ controindicato nel caso in cui sia stato già assunto in passato, scatenando problemi epatici nonchè nel caso di alterazione dei livelli ematici di potassio o magnesio.
Prima di assumerlo è fondamentale informare il medico:
circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti
dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare antifungini azolici, nefazodone, inibitori della proteasi, voriconazolo, carbamazepina, dexametasone, idantoine, nevirapina, fenobarbital, primidone, calcio antagonisti, farmaci contro la depressione, problemi cardiaci, farmaci che possono aumentare il rischio di prolungamento dell’intervallo QT (antiaritmici, arsenico, metadone, paliperidone, pentamidina, fenotiazine, pimozide, chinoloni, romidepsina, tacrolimus, terfendadina, toremifene, astemizolo, bepridile, clorochina, cisapride, dofetilide, dolasetron, domperidone, droperidolo, alofantrina, aloperidolo, iloperidone, ketolidi, macrolidi, maprotilina, alcuni antidepressivi triciclici, vandetanib e ziprasidone), atazanavir, rifamicine, iperico, digossina, midazolam e paclitaxel
se in passato si ha assunto un’antraciclina
se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di problemi al fegato, al cuore o ai polmoni, battito cardiaco irregolare, problemi al midollo osseo, globuli bianchi o piastrine bassi, o livelli ematici di potassio o magnesio bassi
in caso di donne gravide o in fase di allattamento
Durante la cura non bisogna mangiare pompelmo o berne il succo. Le donne in età fertile non devono inoltre utilizzare efficaci metodi contraccettivi.
È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di lapatinib.