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Un ospedale di persone e di storie: 10 testimonianze per raccontare i primi 20 anni di Humanitas a Bergamo

Ci sono l’infermiere e l’operatore socio sanitario, il direttore scientifico e il farmacista ospedaliero, il medico e chi si occupa dell’accettazione dei pazienti: un ospedale è molto più di un edificio ed è più della somma delle competenze che vi lavorano. Un ospedale è un ecosistema: di persone, di bisogni, di attese, di emozioni e di storie. E proprio queste vivono attraverso la voce di 10 testimonial che raccontano il “dietro le divise” di un ospedale in occasione dei 20 anni di Humanitas Gavazzeni.

Le persone dietro ai professionisti, le storie dietro alla storia di Humanitas a Bergamo.

Ogni settimana, a partire da giovedì 9 maggio, verrà svelata una video-intervista sulle pagine Facebook e LinkedIn di Humanitas Gavazzeni e Castelli, con hashtag #20anniHumanitasBergamo
E se 20 anni sono pochi rispetto agli oltre 100 anni di attività sul territorio delle Cliniche Gavazzeni e della Clinica Castelli, è anche vero che questi due decenni hanno visto l’avanzare di nuovi mezzi di comunicazione e un’evoluzione tecnologica senza precedenti. Anche in ambito sanitario. Il progetto “Un ospedale di persone e di storie” vuole usare proprio quegli strumenti per celebrare la relazione che è alla base della cura: i social non sostituiscono il contatto di due mani o l’incontro tra sguardi, ma possono aiutare a conservarne la memoria e a mettere in circolo le emozioni.

Un ospedale di persone e di storie: le testimonianze

– Maura Gavazzeni

«Sono nata in Gavazzeni e cresciuta in villa Elios: era la casa della nostra famiglia». Maura Gavazzeni è la memoria delle Cliniche Gavazzeni, testimone del filo che unisce il passato con il presente di Humanitas a Bergamo, guardando al futuro. Oggi è responsabile del progetto Elios e si occupa dell’organizzazione del volontariato in ospedale. La storia di Maura è quella dei #20anniHumanitasBergamo, un ospedale di persone e di storie.

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– Nicola Gaffuri

Da ragazzo faceva girare il mappamondo e poi, a occhi chiusi, lo fermava indicando a caso una meta. Nicola Gaffuri è un eterno sognatore, grande viaggiatore, ma anche un uomo molto determinato e pratico. In Humanitas Gavazzeni e in Castelli è il responsabile della Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. “Ho sempre creduto nel prossimo e per questo motivo sono convinto che nel percorso di cura si debba partire dalla persona che si ha davanti”. La passione per il calcio lo ha aiutato: “Allenando ho imparato a relazionarmi”. La sua storia è quella dei #20anniHumanitasBergamo, un ospedale di persone e di storie.

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– Chiara Bastiano

Quando è in Humanitas Gavazzeni, a contatto ogni giorno con centinaia di persone, la sua timidezza scompare. E arriva il sorriso, la sua prima risposta per ogni paziente. Operatrice allo sportello della Radioterapia e Medicina Nucleare, Chiara Bastiano è una donna solare, positiva, che crede nelle relazioni. “Guardo i pazienti e li ascolto. E spiego loro che andrà tutto bene e che c’è sempre qualcuno pronto ad aiutarli”. La storia di Chiara è quella dei #20anniHumanitasBergamo, un ospedale di persone e di storie.

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– Alessandra Fadini

Ascoltare le emozioni. Perché “Non bastano le competenze tecniche: serve creare empatia, valorizzare le risorse di ognuno, capire che dietro un ruolo c’è una persona”. Alessandra Fadini è coordinatrice infermieristica di Humanitas Gavazzeni, è un concentrato di autorità e dolcezza, e sa bene che se gli infermieri e gli operatori sanitari lavorano sereni, anche i pazienti ne beneficiano. Questo è il suo obiettivo: “Far funzionare l’organizzazione per concentrarsi sulla cura del malato”. La storia di Alessandra è quella  dei #20anniHumanitasBergamo, un ospedale di persone e di storie.

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– Giulia Zambarbieri

Difficile che un paziente la incontri direttamente, nonostante la sua attività sia al centro di ogni reparto. Giovane, solare, un piglio dinamico, Giulia Zambarbieri è farmacista. Con la sua storia testimonia quanti professionisti ci sono dietro a una terapia, “Che è cura e speranza – racconta Giulia -. Uno dei motivi per cui ho scelto Humanitas è la ricerca che qui portiamo avanti: è sinonimo di futuro”.La storia di Giulia è quella dei #20anniHumanitasBergamo, un ospedale di persone e di storie.

#unospedaledipersoneedistorie #humanitasbergamo

– Emilio Bombardieri

«Il piacere del gioco di squadra fa la differenza. Significa lavorare bene insieme per stare meglio». Da ex pallavolista in ambito agonistico, Emilio Bombardieri è uno che sa fare gruppo. Dopo un lungo percorso all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, è approdato in Humanitas, a #Bergamo, come Direttore Scientifico. Al centro del suo lavoro c’è lo sviluppo della #ricerca, nel suo cuore i ricordi della Lomellina e una passione per gli oggetti a forma di rana. La storia di Emilio Bombardieri è quella dei #20anniHumanitasBergamo, un ospedale di persone e di storie.

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– Jazmin Vargas

A nonna Roquelina, quando era solo una bimba e viveva in Colombia, lo diceva sempre: «Da grande farò l’infermiera». Jazmin Vargas è la nostra quarta storia per raccontare i 20anni di Humanitas a Bergamo.Coordinatrice infermieristica del Day Hospital Oncologico, in Gavazzeni da 29 anni, ora anche docente di Humanitas University, Jazmin è una donna fiduciosa, concreta e tenace. «I nostri pazienti cercano sicurezza – spiega -. Hanno bisogno di non essere spogliati dalla dignità che la malattia spesso sbriciola». La storia di Jazmin è quella dei #20anniHumanitasBergamo, un ospedale di persone e di storie.

#unospedaledipersoneedistorie #humanitasbergamo

– Alberto Cremonesi

Ha girato il mondo grazie alla sua specializzazione e ora è responsabile della Cardiologia e Coordinatore del Dipartimento Cardiovascolare di Humanitas Gavazzeni. Alberto Cremonesi guarda al futuro e punta all’eccellenza, al lavoro di équipe. Al centro ci sono i pazienti: “le nostre mani sono sui loro cuori. Servono serietà, competenza e umiltà”. La sua storia, di medico e di uomo, è quella dei #20anniHumanitasBergamo, un ospedale di persone e di storie.

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– Emanuele Secomandi

Servono coraggio e passione per cambiare vita. Dopo 24 anni davanti a un tecnigrafo, Emanuele Secomandi sentiva il bisogno di fare una scelta: un lavoro che lo mettesse ogni giorno in relazione con persone. Emanuele è un operatore socio sanitario, la sua storia è quella dei #20anniHumanitasBergamo, un ospedale di persone e di storie.

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– Marzia Baldi

La prima storia per i 20 anni di Humanitas a Bergamo è quella di Marzia Baldi, responsabile della Dermatologia. Un medico, ma anche una mamma. Innamorata di #Bergamo e dei bergamaschi, vicina ai suoi pazienti: “curare la pelle significa curare l’anima della persona”. La sua storia è quella dei #20anniHumanitasBergamo, un ospedale di persone e di storie.

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