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Post Covid, la cefalea è tra i sintomi: ecco come trattarla

Il mal di testa è uno dei sintomi con cui si manifesta il Covid e spesso continua ad essere un dolore anche dopo la guarigione.

Per trattarlo è stato inaugurato in Humanitas Gavazzeni un ambulatorio dedicato alla cefalea post Covid, proprio per intervenire su quelle forme che spesso si possono osservare a distanza con segni e/o sintomi legati al long-Covid o Pasc (post acute sequele of Covid).

«Il mal di testa è uno dei disturbi più diffusi in assoluto – si calcola che nel mondo la metà degli abitanti ne soffra almeno una volta all’anno – e in molti casi non si tratta di un semplice sintomo ma di una malattia vera e propria, molto invalidante anche dal punto di vista sociale. Durante il COVID 19 è stato osservato un significativo e rilevante incremento», commenta la dottoressa Paola Merlo, responsabile della Neurologia di Humanitas Gavazzeni, sede certificata di Centro Cefalee SISC e IHS, e vicepresidente della Sezione Lombarda della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee.

C’è una relazione tra mal di testa e Covid?

Per capire quale sia la relazione tra il Covid e il mal di testa è necessario considerare due differenti situazioni: soggetti che, prima di essere affetti da malattia Covid, non hanno mai sofferto di mal di testa, e coloro i quali, invece, ne soffrivano già in precedenza. Tra i primi si stima che il mal di testa sia uno dei sintomi neurologici maggiormente rappresentati in corso di malattia: circa il 60% delle persone ha presentato una cefalea soprattutto di tipo emicranico severo, in misura minore di tipo tensivo.

Per quanto tempo persiste questo disturbo?

Questo disturbo può non scomparire dopo la guarigione da Covid, ciò dipende dall’entità della malattia e talvolta può persistere per 2/3 mesi. Dopo la guarigione si registra un trend di miglioramento che si tramuta in una remissione quasi completa. Potrebbe persistere, talvolta, in forma assai leggera come sequela neurologica, però nel tempo si risolve.

Aumento dei casi di mal di testa durante il Covid ci sono stati anche tra chi non è stato contagiato?

In coloro che non hanno contratto la malattia da Covid-19, ma sono cefalalgici da sempre, si constata un peggioramento di intensità e frequenza. La spiegazione può dipendere da molti fattori ed è indipendente dal contagio, in quanto sono intervenute situazioni scatenanti, durante il periodo del lockdown in particolare, quali, ad esempio, il cambiamento del ritmo circadiano (giorno notte) con la modifica delle abitudini di vita e orari, disturbi del sonno, l’attività lavorativa diversificata (smartworking), l’assenza o riduzione dell’attività fisica, cambiamenti alimentari e, in modo molto importante, una serie di problematiche di ordine psicologico. Fra queste uno stato di ansia e malinconia e molto spesso la paura. Non dimentichiamo poi l’isolamento con la mancanza di relazioni, il drastico cambio dello stile di vita e anche l’uso della mascherina.

Come combattere il mal di testa durante l’infezione virale?

Durante il Covid la cefalea, sia di tipo emicranico che di altro tipo, come ad esempio le forme di tipo tensivo o altre, deve essere curata con i presidi medici terapeutici che si utilizzano per curare la patologia di base e con un’eventuale
aggiunta di terapia di profilassi mirata. Fondamentale valutare l’associazione con eventuali altre patologie di ordine
vascolare e infiammatorio cerebrale e intervenire a tale livello.

Se dopo la guarigione si continua a soffrire di mal di testa, che esami si devono fare? Come bisogna comportarsi?

Il problema non va sottostimato e occorre individuare l’esatta tipologia del mal di testa. Si deve procedere con le indagini mirate, dalla neuro immagine alla neurofisiologia ed eventuali accertamenti più sofisticati, considerando le
ripercussioni di danni vascolari e infiammatori che tale patologia potrebbe causare a livello cerebrale. Il monitoraggio del paziente è cruciale per intervenire con un trattamento farmacologico o no a seconda dell’entità del disturbo, in particolare in caso di associazione con altri sintomi.

Il mal di testa talvolta si presenta anche dopo il vaccino anti Covid. Come affrontarlo?

Dopo la vaccinazione anti Covid, si è osservata la comparsa di cefalea nei primissimi giorni, a volte con febbre.
Anche in questo caso per chi abitualmente soffre di mal di testa dovrà mantenere la terapia in corso. Nei soggetti che non hanno mai presentato tale sintomo è necessario intervenire con trattamenti mirati. La risposta è variabile e può richiedere anche tempo, seppure con una remissione della sintomatologia cefalalgia.

Ci sono alternative alle terapie tradizionali?

In questo periodo si è assistito a una innovazione nel trattamento dell’emicrania (non delle forme di tipo tensivo) con la
possibilità di somministrazione di anticorpi monoclonali derivati da cellule umane, che agiscono sull’eziologia, la causa dello sviluppo dell’attacco emicranico. I criteri di somministrazione sono estremamente rigorosi e selettivi, per pazienti con caratteristiche cliniche ben definite. La somministrazione è possibile solo ed esclusivamente da Centri Cefalee selezionati prescrittori come il nostro di Humanitas Gavazzeni.

Testo tratto dall’articolo pubblicato su Starbene.it dal titolo “Covid: mal di testa” il 30 marzo 2022 di Laura Della Pasqua

Specialista in Neurologia e in Neurofisiopatologia