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L’agenda della prevenzione al maschile

La festa del papà da poco trascorsa, ha acceso i riflettori non solo sul ruolo della paternità in una società sempre più complessa, ma sull’importanza di prendersi cura della salute dell’apparato urogenitale maschile.

Quali devono essere gli appuntamenti di prevenzione maschile nell’agende di ogni uomo?

L’abbiamo chiesto al dottor Fernando Cavacece, urologo di Humanitas Gavazzeni e Humanitas Medical Care Almé.

Visita urologica dai 50 anni

“È consigliato fare una visita urologica dai 50 anni per tutti quei pazienti che in famiglia non hanno avuto casi di tumori alla prostata, nelle storie cliniche di parenti prossimi come padre, fratello e zii di primo grado. Se vi è una familiarità, invece, il consiglio è quello di anticipare la visita ai 45 anni. Dal momento che la famigliarità è un fattore sfavorevole, come dimostra la letteratura scientifica”.

Esame PSA dai 50 anni

“Oltre alla visita urologica, importante è fare anche l’esame del sangue al fine di verificare il dosaggio del PSA. Quello che dico sempre ai miei pazienti è che il PSA non è un marcatore tumorale, ma un indice di benessere della prostata. Può alzarsi per diversi motivi, come prostata ingrandita, problemi ad urinare o infezione alla prostata, ma è comunque da fare e indagare”.

La prevenzione parte da giovani

“Importante, comunque, è iniziare sin da ragazzi la cultura della prevenzione. Già dai 25 anni il consiglio è di tenere controllato l’aspetto del testicolo e, in caso di pesantezza o varicosità, è indicato lo svolgimento dello spermiogramma”.

Ogni due anni ecografia addome completo

“Sempre dai 50 anni o, comunque, con l’avanzare dell’età, consiglio sempre di effettuare un’ecografia addome completo ogni due anni. Soprattutto per prevenire l’insorgenza di tumore renale e, in caso si mostrino piccole masse tumorali ai reni, intervenire in tempo così da salvaguardare l’organo”.

A qualunque età è importante l’autopalpazione

“Come per le donne, anche negli uomini è importante l’autopalpazione dei testicoli, da imparare sin da ragazzi così da identificare eventuali piccoli nodulini”.