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Giornata Mondiale del Cuore 2022, “Usa il cuore per tutti i cuori”

Il 29 settembre, come ogni anno, ricorre la Giornata mondiale per il Cuore, che quest’anno ha come slogan “Usa il cuore per tutti i cuori”, perché “prendersi cura dei nostri cuori e di tutti i cuori, in questo momento è più importante che mai”. Una giornata, promossa in tutto il mondo dalla World Heart Federation, che si ripromette di informare e sensibilizzare le persone sulla prevenzione delle malattie cardio-cerebro vascolari.

Quando si parla di prevenzione del cuore, da che cosa dobbiamo partire? Risponde a questa e ad altre domande la dottoressa Valentina Grazioli, dell’Unità di Cardiochirurgia di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Dottoressa Grazioli da dove si comincia a prevenire le malattie del cuore?

«Il primo step per la prevenzione cardiologica è rappresentato da un’adeguata e approfondita visita del paziente, che può essere eseguita dal medico di base o, meglio ancora, da uno specialista del cuore. In questa occasione è possibile ricostruire la storia clinica del paziente, con particolare attenzione alle patologie di cui è affetto e all’eventuale presenza di familiarità e si possono definire i fattori cardiovascolari eventualmente presenti. In più si procede con la visita cardiologica vera e propria che permette di rilevare eventuali soffi al cuore che possono essere l’indice di una patologia valvolare cardiaca».

Durante la visita cardiologica vengono eseguiti anche esami diagnostici strumentali?

«Sì, se lo specialista lo ritiene opportuno possono essere eseguiti un elettrocardiogramma o un ecocardiogramma utili ad avere un inquadramento completo del paziente, importante dal punto di vista della prevenzione ma anche in quello della diagnosi che può comportare l’applicazione di eventuali terapie».

Quali sono i sintomi che ci devono spingere a sottoporci a un controllo del cuore?

«I sintomi associati alle patologie cardiovascolari e alle patologie valvolari cardiache sono rappresentati comunemente da un affaticamento importante, da palpitazioni e dolore toracico a livello dello sterno. In tutti questi casi è meglio rivolgersi al proprio medico o da uno specialista per una visita, soprattutto se sono sintomi di nuova insorgenza, quindi non presenti in precedenza, e se non scompaiono rapidamente e durano qualche giorno».

Dobbiamo aspettare che compaiano sintomi o dopo una certa età è bene sottoporsi comunque a una visita cardiologica?

«L’ideale è anticipare i sintomi sottoponendosi a controlli regolari a partire più o meno dai 50 anni di età. Ma è ovvio che se un soggetto più giovane è affetto da una patologia cardiaca già nota dovrà essere monitorato nel tempo, così come chi ha familiarità alle problematiche legate al cuore e al sistema cardiocircolatorio deve sottoporsi a visite di controllo prima di raggiungere quell’età. Lo stesso vale per i giovani che vogliono affrontare un’attività sportiva soprattutto di tipo agonistico».

Quali sono le malattie cardiovascolari più frequenti?

«La patologia più frequente è l’aterosclerosi coronarica, ovvero la malattia che colpisce le coronarie, che sono i vasi che portano il sangue al cuore. Il rischio è che si occludano provocando situazioni che possono portare anche a un infarto. Le forme più gravi possono essere curate con un trattamento, che può essere percutaneo, di posizionamento di stent ma possono anche richiedere un intervento chirurgico vero e proprio».

Quanto pesa il vizio del fumo sulla salute del nostro cuore? E gli stili di vita, quanto sono importanti?

«Il fumo pesa parecchio: nella correzione dei fattori di rischio cardiovascolari l’astensione al fumo è proprio un punto fondamentale. Tra i fattori di rischio modificabili – quelli su cui il paziente può agire – ci sono anche quelli che riguardano lo stile di vita adottato, il sovrappeso, l’obesità, la sedentarietà, l’alimentazione non controllata o non adeguata. E ci sono anche la pressione alta, il colesterolo, il diabete e lo stress».

L’attività fisica aiuta a prevenire le malattie legate al cuore?

«Un caposaldo per la prevenzione cardiovascolare è l’associazione tra un’alimentazione adeguata e l’attività fisica, che deve essere modulata in base all’età e alle altre eventuali patologie di cui è affetto il paziente. Una giusta attività fisica non solo consente di controllare la presenza di un sovrappeso o di un’obesità, ma permette anche di tenere sotto controllo gli alti livelli di colesterolo, trigliceridi e di glicemia e di riuscire a fare fronte allo stress quotidiano».

In conclusione, quali sono i consigli da osservare per cercare di mantenere il nostro cuore in salute?

«I consigli sono quelli che abbiamo detto, ma è bene ricordarli una volta di più: avere uno stile di vita sano, osservare un’alimentazione controllata e mantenere un’attività fisica modulata in base all’età e alle patologie già presenti. Poi sottoporsi a controlli, anche domiciliari, della pressione arteriosa – soprattutto i pazienti affetti da problemi di ipertensione – e sottoporsi con regolarità a esami del sangue utili a verificare i valori di colesterolo, trigliceridi e glicemia. Senza dimenticare, ovviamente, l’astenersi dal fumo di sigaretta».

Articolo tratto dall’intervista televisiva andata in onda a “Fattore Bergamo La Salute” di Bergamo Tv andata in onda il 12 settembre 2022.

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