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Essere vegetariani o vegani, quali gli impatti sulla salute?

Quali sono le differenze tra essere vegetariani o essere vegani? Si tratta di due scelte di vita che spesso vengono confuse l’una per l’altra, ma che in verità hanno impatti molto differenti sulla vita e sulla salute di chi decide di adottarle.

Proviamo a distinguere le due scelte con l’aiuto della dottoressa Sabrina Oggionni, dietista del Servizio di nutrizione clinica e dietetica e del Centro Obesità di Humanitas Gavazzeni Bergamo.

Dal punto di vista alimentare, quali differenze ci sono tra vegetariani e vegani?

«I vegetariani non mangiano carne e pesce. I vegani oltre a questo rifiutano di utilizzare tutti i prodotti di derivazione animale. Quindi non consumano nemmeno, ad esempio, uova, latte e derivati e miele».

Qual è l’impatto di questi tipi di alimentazione sul nostro organismo?

«Queste due diete sono particolarmente ricche di cereali, frutta, verdura, legumi. Alimenti che riducono l’introito di grassi saturi e colesterolo e che quindi proteggono da diverse patologie croniche come quelle cardiovascolari. Sono effetti positivi, però, solo quando la dieta è ben pianificata e mette al riparo da possibili carenze. In particolare, i vegani corrono il rischio di essere soggetti a carenze di vitamina B12, vitamina D, calcio, ferro, acidi grassi omega 3. Nutrienti che dovrebbero comunque essere assunti attraverso alimenti di origine vegetale “fortificati”, come ad esempio il latte di riso o di soia cui viene aggiunto del calcio, o alcuni cereali cui vengono aggiunti ferro e vitamine. Un bilanciamento di queste diete può inoltre giungere dal consumo di noci, semi di lino e frutta oleosa, ricchi di alcuni acidi grassi essenziali. Da tenere in considerazione, inoltre, un corretto consumo di proteine vegetali, fornite da soia e legumi che, uniti ai cereali, garantiscano l’introito di proteine complete, come quelle della carne».

Chi adotta queste filosofie alimentari in genere sostiene di sentirsi meglio. È una sensazione reale?

«È fuor di dubbio che l’abbondante consumo di frutta, verdura, legumi e cereali di diversa natura operato da vegetariani e vegani dovrebbe essere adottato anche da chi non la pensa come loro. In generale bisognerebbe cercare di diminuire il consumo di carne oltre che di latte e derivati, a favore di alimenti integrali, frutta e verdura, che hanno un migliore impatto sulla nostra salute in generale. Detto questo, è comunque importante impostare la propria scelta vegetariana o vegana su un’alimentazione controllata, ben definita. In particolare, di questi stili alimentari è importante non prendere in considerazione il solo aspetto legato all’esclusione: bisogna imparare a cibarsi di “nuovi” alimenti, che prima non si conoscevano, seguendo di preferenza il consiglio e il supporto di un esperto».