Sabato 18 maggio 2024 ricorre la Giornata nazionale del mal di testa, dedicata a uno dei disturbi più diffusi e fastidiosi, capace di influire in maniera sensibilmente negativa sulla qualità della vita di molte persone.
La cefalea, nome medico che indica qualsiasi tipo di dolore che riguarda la testa, colpisce chiunque almeno una volta nella vita e nelle sue forme più diffuse riguarda almeno 1 italiano su 7, con almeno due di essi che non sanno di esserne vittime.
Spesso, in effetti, si tende a sminuire la portata di un dolore al capo, anche quando è accompagnato da vari sintomi più o meno intensi come nausea, senso di vomito, fastidio per la luce o per gli odori, mal sopportazione di ogni rumore, tutti sintomi che possono portare a una condizione invalidante, tale da costringere a letto chi ne è colpito.
Per questo è importante riconoscere la presenza di una cefalea, con l’aiuto di un medico, così da poterla affrontare e, dove possibile, guarirla.
Il Centro Cefalee di Humanitas Gavazzeni
La cefalea può essere oggi curata in modo efficace grazie anche all’utilizzo di nuove terapie, tra cui rientrano gli anticorpi monoclonali, farmaci innovativi che possono essere eseguiti solo da centri autorizzati come il Centro Cefalee operativo presso la Neurologia di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.
Il centro – diretto dalla dottoressa Paola Merlo, responsabile della Neurologia di Humanitas Gavazzeni e vice-coordinatore del direttivo della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee-SISC Lombardia – è una sezione certificata e riconosciuta dalla SISC che si avvale della classificazione regionale di secondo livello, stabilita in base agli standard nazionali e internazionali delle certificazioni dei centri.
In particolare, il Centro Cefalee è inserito tra i Centri prescrittori per le nuove terapie innovative come, appunto, gli anticorpi monoclonali.
La cefalea a grappolo e la cefalea tensiva
La cefalea può essere primaria, cioè essere una vera e propria malattia, oppure secondaria, derivante cioè da una causa organica di altra natura (metabolica, vascolare, neoplastica, ecc.)
Tra i tipi di cefalea più diffusi c’è la cefalea a grappolo, cefalea primaria che colpisce in prevalenza gli uomini tra i 20 e i 40 anni. La sua forma più diffusa, definita “episodica”, è caratterizzata da episodi di cefalea (grappoli), che possono durare da 2 settimane a 1 anno, e fasi di remissione superiori ai 14 giorni. La forma cronica, invece prevede periodi attivi di durata superiore all’anno senza che vi sia presenza di periodi di remissione o con presenza di periodi di remissione molto brevi.
Un’altra cefalea primaria piuttosto diffusa è quella tensiva, caratterizzata da un dolore alla testa di entità lieve o moderata, che si sviluppa nell’area fronto-temporale della testa. Tende a presentarsi – in forma episodica (meno di 15 giorni al mese) o cronica (più di 15 giorni al mese da almeno 6 mesi) – soprattutto in età giovanile e in prevalenza nel sesso femminile.
L’emicrania: può essere senza o con aura
Un’altra tipologia molto diffusa – in questo caso con maggior frequenza tra le donne – è l’emicrania, anch’essa forma di cefalea primaria che si presenta con attacchi di mal di testa ricorrenti, che variano come frequenza, durata e intensità. Un dolore pulsante, che si sviluppa in genere in una sola parte della testa e che si può associare a disturbi visivi, motori, sensitivi, vegetativi e dell’umore o del comportamento.
Viene definita emicrania senza aura quando non dipende da un danno d’organo e si manifesta spesso di mattina, al risveglio. Le sue cause non sono ancora del tutto note, ma si ritiene possa essere scatenata da stress, eccesso o difetto di sonno, ciclo mestruale, consumo di alcuni alimenti tra cui il cioccolato, la caffeina, l’alcol.
L’emicrania con aura, invece, è preceduta dalla presenza di vari sintomi premonitori – definiti, appunto, “aura” –, tra cui la visione di flash luminosi. Si accompagna per lo più a deficit neurologici focali come quelli che riguardano la vista, la sensibilità o il linguaggio. Una condizione che a volte può non essere seguita dal dolore, e in questo caso si parla di “aura sine emicrania”.
La presa in carico del centro Cefalee
Il Centro Cefalee di Humanitas Gavazzeni prende in carico i pazienti seguendoli in un percorso diagnostico-clinico e terapeutico non necessariamente farmacologico.
Di fondamentale importanza è poter ottenere un tempestivo inquadramento clinico, ovviando alla situazione spesso diffusa che vuole che la metà delle persone che soffrono di una forma di cefalea non si rivolgano al medico e pensino di poter procedere con cure tendenti al fai-da-te. In presenza di episodi che si presentano più volte nel corso del mese è invece fondamentale impostare un trattamento preventivo o di cura da effettuarsi per periodi anche prolungati e ripetuti nel corso della vita.