Clamidia
La Clamidia è una malattia sessualmente trasmessa causata dall’infezione di un microrganismo, la Clamidia Trachomatis. Questo batterio si trasmette prevalentemente attraverso i rapporti sessuali. È ammessa anche la trasmissione verticale da madre a figlio durante la gravidanza.
L’infezione da Clamidia colpisce prevalentemente le donne, ma non disdegna il sesso maschile. La malattia è quasi sempre asintomatica, oppure può dare sintomi modesti che vanno dall’irritazione vaginale a bruciori e irritazione durante la minzione, sino alla sensazione di peso e dolenzia a livello pelvico e a perdite ematiche vaginali. Se l’infezione progredisce, possono esserne intaccate le tube e le ovaie, con la formazione di processi infiammatori a loro carico (idrosalpinge, ascesso tubarico, sindromi aderenziali) e l’aggravamento dei sintomi (dolori addominali, febbre, diarrea, nausea). I processi infiammatori a carico della pelvi e delle tube, portano a una diminuzione della funzione degli organi riproduttivi, con rischio di infertilità.
Di frequente, quindi, proprio la sua natura di malattia “silenziosa” porta a trascurare i rischi, che, invece, in alcuni casi possono essere molto importanti. Basti pensare che la Clamidia è una delle malattie sessualmente trasmesse più diffuse al mondo, insieme a Gonorrea e Sifilide (in passato chiamate malattie veneree). Per questo quando si presentano sintomi anche transitori, ma anomali, bisognerebbe riferirli subito al medico curante per gli esami del caso.
Che cos’è la clamidia?
La Clamidia è un’infezione batterica, causata da un microorganismo, la Clamydia trachomatis ed è una delle più comuni. Decisamente frequente nelle donne, affligge indifferentemente uomini e donne, con un picco intorno ai vent’anni, ossia all’inizio della vita sessuale attiva. Il batterio si trasmette, infatti, prevalentemente attraverso rapporti sessuali non protetti, vaginali, anali e orali, e anche durante la gravidanza dalla madre al feto.
Quali sono i sintomi della clamidia?
I sintomi della Clamidia sono spesso lievi e transitori. Generalmente includono:
- Dolore mentre si urina (dolore minzionale)
- Macchie arrossate sui genitali
- Dolori al basso ventre o senso di peso
- Prurito genitale e pubico
- Perdite vaginali nelle donne
- Rapporti sessuali dolorosi nelle donne (dispareunia)
- Dolore ai testicoli negli uomini
- Dolore rettale nell’uomo e nella donne
- Ingrossamento dei linfonodi inguinali
Quali sono le cause della clamidia?
La causa della malattia è un batterio, la Clamydia trachomatis, che si trasmette durante i rapporti sessuali e per via materno-fetale.
Diagnosi
La diagnosi della patologia a volte è semplice e rapida. Generalmente si esegue mediante:
Un tampone vaginale e cervicale, nel caso delle donne, uretrale o anale nel caso di entrambi i sessi.
Un test colturale delle urine, per uomo e donna, per individuare la presenza del batterio.
A volte la diagnosi è più difficile e si attua solo attraverso la laparoscopia, esame endoscopico che si effettua introducendo uno strumento ottico, collegato a una telecamera, in addome. La laparoscopia permette l’individuazione delle aderenze formatesi a carico degli organi pelvici e delle alterazione delle tube e delle ovaie a seguito del processo infiammatorio acuto o cronico.
Trattamenti
La Clamidia si cura con antibiotici mirati. Sono necessarie, mediamente, due settimane di cura durante le quali si assume l’antibiotico prescritto dallo specialista. L’antibiotico è in grado di debellare l’infezione, ma non di eliminare i danni d’organo creati dal microorganismo.
Come prevenire la clamidia?
La prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse risiede principalmente nell’adozione di una sana e corretta vita sessuale (igiene durante e dopo i rapporti, utilizzo del preservativo, attenzione alla scelta dei partners sessuali). Nelle malattie a trasmissione sessuale il preservativo non è sempre sufficiente a proteggere completamente dalle malattie, ma è il mezzo più efficace per ridurre il rischio di infezione.