In occasione di ottobre, il Mese Rosa dedicato alla prevenzione, la sensibilizzazione sul tumore al seno è più che mai cruciale.
Come sottolineato dal Dott. Massimo Grassi, Responsabile Breast Unit e co-Responsabile della Senologia di Humanitas Gavazzeni, il carcinoma mammario è la neoplasia più frequente nelle donne. La prevenzione precoce si conferma l’arma più efficace per combatterlo, garantendo, in caso di diagnosi tempestiva, percentuali di sopravvivenza superiori al 95%.
È fondamentale che ogni donna conosca il percorso di screening consigliato che si evolve con il passare degli anni, a partire dalla giovane età.
Dottor Grassi, a partire da quale età è importante iniziare i controlli di prevenzione?
«Si consiglia di iniziare già dai 20 anni: in questa fase si tratta soprattutto di informazione, consapevolezza e di un primo contatto con lo specialista, che può aiutare a valutare eventuali fattori di rischio individuali. In questa fascia d’età, e in assenza di patologie note o altre necessità specifiche, è sufficiente sottoporsi a una visita senologica. Non sono generalmente richiesti esami strumentali».
Qual è il ruolo della visita senologica in tutte le fasi di prevenzione?
«La visita senologica, eseguita dal senologo, è definita il momento fondamentale della prevenzione. È il primo passo essenziale a tutte le età per una corretta valutazione clinica e per indirizzare il percorso diagnostico, riducendo i rischi e consentendo di diagnosticare la patologia il prima possibile».
Dai 30 ai 40 anni cosa cambia?
T«ra i 30 e i 40 anni, la visita senologica resta il pilastro della prevenzione. A questa, in base alla valutazione dello specialista, può essere utile associare una o due ecografie al seno. Questi controlli sono da intendersi come standard in assenza di diagnosi di patologie mammarie»ı.
Dopo i 40 anni quali esami diventano indispensabili?
«Dopo i 40 anni entra in gioco la mammografia, che è l’esame più efficace per individuare eventuali lesioni non ancora palpabili. Questo esame va spesso affiancato dall’ecografia, così da avere quadro più completo. In ogni caso, la visita senologica deve precedere e accompagnare ogni percorso di prevenzione».
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