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Manometria esofagea


Che cos’è la manometria esofagea?

La manometria esofagea è una metodica che permette di studiare la motilità dell’esofago introducendo in esso un catetere in grado di misurare le variazioni di pressione che si verificano nel lume dell’organo.

Si utilizzano cateteri con un diametro di 2-5 mm provvisti di diversi canali e orifizi disposti lungo il tubo: nei sistemi “perfusi” i canali sono occupati da una colonna d’acqua e ognuno di essi è connesso a un trasduttore esterno; la pressione presente nel lume esofageo viene, in questo modo, trasmessa dalla colonna d’acqua lungo ogni canale fino al trasduttore che la trasforma in un segnale elettrico.

 

A che cosa serve la manometria esofagea?

La manometria esofagea permette di valutare la funzionalità del corpo dell’esofago e dello sfintere esofageo inferiore (LES).

L’esame viene indicato ogni volta che si sospetti un’alterazione della fisiologica motilità dell’esofago: questo può tradursi, dal punto di vista sintomatologico, in reflusso acido dallo stomaco, difficoltà nella deglutizione o dolore toracico.

Le patologie che si individuano sono:

  • l’acalasia
  • lo spasmo esofageo diffuso
  • i disordini motori aspecifici o secondari ad altre malattie (come la sclerosi sistemica)
  • il reflusso gastroesofageo.

 

Come si svolge la manometria esofagea?

Per eseguire la manometria esofagea il paziente viene posto in posizione seduta e premedicato con un anestetico locale spruzzato in gola e nel naso. Dopo aver rimosso eventuali protesi dentarie, il catetere viene introdotto attraverso una narice fino all’orofaringe; a questo punto viene chiesto al paziente di flettere il capo in avanti e deglutire in modo da facilitare il passaggio del tubo in esofago.

Il catetere è correttamente posizionato quando almeno tre orifizi di misurazione si trovano nello stomaco: di qui in avanti il paziente dovrà rimanere supino con la testa dritta.

La registrazione avverrà dopo 10 minuti dal posizionamento affinché cessi ogni attività motoria scatenata dall’intubazione. Durante l’esame, inoltre, il paziente dovrà cercare di ridurre al minimo le deglutizioni.

La manometria esofagea è generalmente ben tollerata; occasionalmente si possono verificare vomito, lipotimia, broncospasmo.

 

Norme di preparazione della manometria esofagea

La preparazione alla manometria esofagea consiste nel digiuno a partire da almeno 4 ore precedenti l’esame e nella sospensione delle terapie farmacologiche che possono influenzare la motilità dell’esofago e del LES.

 

Area medica per la manometria esofagea

Per avere maggiori informazioni sulla manometria esofagea, vedi l’Unità Operativa di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.