Un ottimo risultato per Humanitas Gavazzeni, quello che scaturisce dai nuovi dati resi noti dal Programma Nazionale Esiti (PNE), il sistema di valutazione sviluppato dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) che, su mandato del Ministero della Salute, analizza qualità, efficacia e appropriatezza dell’assistenza sanitaria in Italia.
In particolare, Humanitas Gavazzeni è stata valutata in cinque aree cliniche, ottenendo in tutte una performance di qualità alta o molto alta. Le aree considerate sono, nel dettaglio: l’osteomuscolare, il cardiocircolatorio, la chirurgia generale, la chirurgia oncologica e l’ambito respiratorio.
Tra le migliori strutture a livello nazionale
Humanitas Gavazzeni risulta essere inoltre tra le migliori strutture a livello nazionale e prima in Lombardia per la gestione della frattura del collo del femore entro 48 ore, un indicatore significativo per misurare tempestività, organizzazione e qualità del percorso di cura in ambito ortopedico.
«La qualità clinica e la sua misurazione costante rappresentano un riferimento essenziale nel lavoro quotidiano dei nostri ospedali – commenta il dottor Alessandro Liguori, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Humanitas Gavazzeni e Castelli –. I dati pubblicati da AGENAS offrono un’occasione significativa per riflettere sul percorso svolto e per individuare ulteriori margini di sviluppo, confermando l’impegno della nostra comunità professionale nel garantire cure sicure ed efficaci. Questo momento rappresenta uno stimolo a proseguire nell’attività di miglioramento continuo, e desidero ringraziare tutte le persone che ogni giorno contribuiscono, con competenza e dedizione, alla qualità dei servizi offerti ai nostri pazienti».
Il Programma Nazionale Esiti (PNE)
Il Programma Nazionale Esiti (PNE) rappresenta uno strumento essenziale per monitorare l’attività delle strutture ospedaliere e al contempo offrire una lettura approfondita e comparabile delle performance cliniche attraverso un insieme di indicatori standardizzati.
Nell’edizione 2025 sono state valutate 1.117 strutture, sulla base di un set di 218 indicatori che misurano aspetti legati agli esiti, ai processi clinici e ai volumi di attività.
La valutazione si è articolata su otto aree cliniche: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare e nefrologia.