Il libro “Poesie e sogno in viaggio” che raccoglie le poesie scritte dai pazienti del Reparto Dialisi di Humanitas Gavazzeni Bergamo, si è classificato al primo posto del Premio Letterario Nazionale e Internazionale “Vinceremo le malattie gravi”.
Durante la cerimonia di premiazione, che ha avuto luogo sabato 15 ottobre nella sala del Consiglio Comunale di Sesto San Giovanni, la presidente del Premio, la professoressa Ileana Tudor – docente in medicina interna, specialista in Onco-Ematologia e scrittrice – ha consegnato la coppa e il diploma ai rappresentanti dell’ospedale sottolineando l’importanza dell’iniziativa intrapresa dal reparto diretto dal dottor Giulio Mingardi sotto il coordinamento poetico della operatrice socio sanitaria Carmela Saporito.
Un riconoscimento che, ha sottolineato la vice presidente del concorso letterario, Suor Rina Dellabartola, docente in lettere dell’Istituto Maestre Pie dell’Addolorata di Bologna, va «a chi ha ideato questo progetto letterario ma soprattutto ai pazienti del reparto, che hanno risposto con entusiasmo, mettendosi in gioco».
Il Premio Letterario Nazionale e Internazionale “Vinceremo le malattie gravi”, giunto alla sua IV edizione, è un premio autogestito e basato unicamente sul volontariato. Organizzato dall’Associazione Universum della verità e dignità di Bologna, gode del patrocinio di Regione Lombardia, del Municipio di Sesto San Giovanni, delle Suore dell’Istituto Maestre Pie dell’Addolorata del territorio Nazionale e Internazionale, dell’Ordine dei Medici e Chirurghi di Milano, Pavia e Como, dell’AVIS di Sesto San Giovanni e dell’Associazione SOS di Sesto San Giovanni.
La motivazione del premio
1° posto, categoria percorsi poetici al libro “Poesie e sogno in viaggio” – Reparto Dialisi di Humanitas Gavazzeni Bergamo:
È un libro che contiene poesie scritte da pazienti del reparto Dialisi dell’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo. Sono 59 poesie sul tema del sogno inteso come desiderio realizzato o da realizzare, frutto di fantasia o descrizione di un sogno vero, che si fa nel sonno. L’obiettivo della proposta è stimolare la creatività, l’espressività e la fantasia di chi è in dialisi con lo scopo di migliorare il rapporto o di entrare in relazione con il paziente. I percorsi poetici sono tre: Sogno della notte – Sogno desiderio – Sogno avverato. Le poesie ci descrivono sogni belli da realizzare: poter di nuovo viaggiare e volare come un uccello su un elicottero; realtà gioiose vissute: essere ancora in vita, la più grande ricchezza, nonostante la malattia; rivedere una persona cara attesa da tempo e vivere una forte emozione, sebbene tutto svanisca al risveglio. I versi sono semplici, chiari, con rima e sciolti, suddivisi in strofe, sono brevi e lunghi. Meritano una grande considerazione per l’originalità dell’iniziativa alla quale i pazienti hanno risposto, mettendosi in gioco e per la finalità umanitaria che l’idea ha raggiunto: fare esprimere dei malati per tenerli attivi, valorizzarli e toglierli dalla solitudine. Complimenti a chi ha proposto ed elaborato il progetto e, soprattutto, ai pazienti – poeti!
Sintesi: per l’iniziativa umanitaria originale finalizzata a valorizzare i pazienti, a toglierli dalla solitudine, a tenerli attivi.