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Natale in tavola, i sì e i no delle feste (parte seconda)

Come comportarci con gli alimenti che per tradizione sono i più consumati durante le feste di fine anno? Con l’aiuto della dottoressa Stefania Setti Medico Nutrizionista, responsabile del Servizio di Nutrizione Clinica e Dietetica di Humanitas Gavazzeni Bergamo vediamo che cosa è ammesso e che cosa, invece, deve essere evitato.

Dopo esserci occupati dei cibi che compongono in genere i piatti principali, proseguiamo con gli alimenti che in genere vengono consumati nella seconda parte di pranzi e cene.

Frutta secca

La frutta secca disidratata (come i fichi secchi, le albicocche secche, i datteri, ecc.), essendo stata privata di acqua è un concentrato in piccole quantità di molti zuccheri semplici e quindi il consiglio è di limitarne il consumo al periodo delle festività.

La frutta secca oleosa (noci, mandorle, nocciole, pistacchi, ecc.), fonte di grassi omega 3, può essere consumata con maggiore frequenza senza però comunque abusarne perché è anch’essa calorica. Tre-quattro noci al giorno, ad esempio, possono essere consumate a colazione in aggiunta a cereali integrali in fiocchi, oppure come spuntino spezza fame.

Melograno

Un frutto che a fine anno arricchisce le nostre tavole e che fa pure bene: ricco, ad esempio, di Vitamina C, un potente antiossidante.

Cioccolato

Il consiglio è di prediligere quello fondente e con una percentuale piuttosto alta, almeno all’80-85%.

Una idea per un dessert, diverso dal solito, da servirsi alla fine dei pranzi delle feste: arance pelate a vivo – cioè cui sono state asportate le calotte e la pellicina bianca – tagliate a fette, sulle quali grattugiare delle scaglie di cioccolato fondente.

Panettone e pandoro

Giusto non rinunciare alla fetta da mangiare alla fine del pranzo o della cena di Natale o nei festeggiamenti per il nuovo anno. Da evitare, invece, è il consumo giornaliero, magari a colazione e/o a merenda, protratto lungo tutto il perdurare delle feste.

Vino e spumanti

Durante le festività non è il caso di rinunciare al piacere di un buon bicchiere di vino né al brindisi di Capodanno con lo spumante. In generale è bene ricordarsi di non esagerare con il consumo di alcolici anche perché un abuso, soprattutto quando protratto nel tempo, potrebbe, tra le varie problematiche, causare ad esempio un innalzamento dei valori dei trigliceridi.

 

Clicca qui per leggere la prima parte, dedicata agli alimenti che che compongono in genere le portate principali.