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Cos’è il conflitto femore – acetabolare che porta l’artrosi nei giovani

Quando si parla di artrosi, spesso si associa questa patologia a persone di età avanzata, trovando negli anni che passano la causa della sua manifestazione. Ma non è sempre così. Non sono infrequenti, infatti, i casi di artrosi nei giovani: basti pensare che ogni anno in Italia vengono impiantate circa 5mila protesi in pazienti con meno di 50 anni. Tra le cause principali di artrosi nei giovani è il conflitto femore – acetabolare: un’anomalia ossea a livello dell’articolazione dell’anca che, con il passare del tempo, può sviluppare un’artrosi.

Come intervenire? Non sempre è necessario l’impianto di una protesi, purché l’artrosi venga riconosciuta in tempo. Ne parliamo con il dottor Gennaro Fiorentino, responsabile dell’unità operativa di Ortopedia e Traumatologia di Humanitas Gavazzeni.

Dottor Fiorentino, può spiegarci cosa è il conflitto femoro-acetabolare?

“È una problematica che si crea quando, per una malformazione dell’acetabolo dell’anca o della testa del femore, le due ossa, che in una condizione normale non si toccano, vanno a sfregarsi provocando inizialmente dolore all’inguine e, a lungo andare, artrosi. Secondo le ultime stime interessa il 30% della popolazione mondiale ed è diffusa specialmente tra i giovani e gli sportivi che sottopongono le articolazioni a forti sforzi e stress”.

Come può essere trattato?

“Se il conflitto femoro – acetabolare non è in stadio avanzato e l’anca non ha ancora sviluppato un’artrosi severa, è possibile applicare un intervento chirurgico mini invasivo chiamato artroscopia dell’anca. In caso, invece, la diagnosi fosse tardiva l’unica soluzione risolutiva del dolore provato nei movimenti è l’intervento chirurgico con il posizionamento di una protesi“.

Specialista in Ortopedia e Traumatologia