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Che cosa e come mangiare per rendere al meglio sul lavoro?

Per rendere al meglio sul posto di lavoro la soluzione migliore è quella di non saltare il pranzo e di scegliere con cura gli alimenti. Da questo punto di vista le regole sono poche e chiare: assumere proteine a pranzo e carboidrati la sera, non saltare colazione né pranzo e alla sera prepararsi una cena leggera senza alcol, per dormire bene.

Saltare i pasti o mangiare male ha infatti degli effetti negativi su concentrazione, riflessi e memoria, indispensabili per dare il meglio di sé sul lavoro, come sottolinea la dottoressa Stefania Setti, medico nutrizionista, responsabile del Servizio di Nutrizione Clinica e Dietetica di Humanitas Gavazzeni.

Dottoressa Setti, cibo e rendimento lavorativo sono davvero così collegati?

«Sì. Un corretto regime dietetico influisce positivamente sul livello di attenzione e aumenta la qualità del lavoro favorendo lo stato di benessere di una persona. Saltare i pasti fa abbassare il livello di zucchero nel sangue e, di conseguenza, la capacità di attenzione e di elaborare le informazioni velocemente. Una riduzione degli zuccheri nel sangue può essere considerata una situazione di stress nella quale l’organismo reagisce producendo i cosiddetti ormoni dello stress tra cui, per esempio, l’adrenalina. Per questo una caduta degli zuccheri nel sangue significa un aumento dell’aggressività e irritabilità. Meglio, quindi, non parlare con il proprio superiore, in ufficio, o affrontare argomenti importanti quando si è in queste condizioni. Per il pranzo bisogna cercare di assumere proteine perché un pasto a base di bresaola con rucola oppure con una bistecca o con un petto di pollo ai ferri con verdure aiuta a prevenire la sonnolenza postprandiale. L’attenzione e la memoria, invece, possono essere stimolate con la colina, una sostanza di cui sono ricche le uova, soprattutto il tuorlo, oppure la soia. A pranzo vanno invece evitate le farciture grasse come le salse e i formaggi grassi».

Nella cena della sera, invece, è giusto assumere carboidrati?

«I carboidrati complessi (pasta, riso, pane) stimolano la produzione pancreatica di insulina e aumentano la disponibilità di triptofano, che è il precursore della serotonina, regolatore del ritmo sonno-veglia. Non si devono, però, assumere in un orario troppo tardo o in abbondanza o con sughi o contorni eccessivamente elaborati, per non pesare sulla linea. La sera, inoltre, è bene non esagerare con le bevande alcoliche in modo da svegliarsi, al mattino, riposati e in forma».

Parliamo proprio del mattino. La colazione è davvero così importante?

«La colazione è fondamentale per iniziare bene la giornata e, soprattutto, per fornire la giusta energia al nostro organismo. Per questo deve essere sostanziosa, oltre che leggera, con latte e yogurt magri, che forniscono proteine e calcio, fette biscottate e pane, meglio se integrali, ricchi di fibra, cereali da colazione e zuccheri complessi che permettono di rimanere energici più a lungo. Meglio poi non dimenticarsi di fare un piccolo spuntino a metà mattina a base, per esempio, di un frutto fresco di stagione».