Studio sul tumore alla prostata a rischio intermedio
Questo studio, condotto a Bergamo in collaborazione con Humanitas University, vuole verificare se è sempre necessario rimuovere i linfonodi durante l’intervento per carcinoma della prostata.
Attualmente questa pratica è largamente adottata, ma potrebbe non essere sempre utile e può aumentare il rischio di complicazioni.
La ricerca utilizza un esame di imaging avanzato chiamato PSMA-PET/CT che permette di diagnosticare con precisione se il tumore si è diffuso ai linfonodi. Se l’esame non mostra segni di interessamento linfonodale, i chirurghi non rimuoveranno i linfonodi durante l’intervento.
I pazienti saranno seguiti per un anno con controlli regolari per valutare i risultati.
Gli obiettivi principali sono:
- valutare se nei pazienti nei quali sotto la guida della PSMA-PET/CT, nei quali non vengono rimossi i linfonodi, è percentualmente diminuita la recidiva metastatica
- valutare l’affidabilità diagnostica dell’esame PSMA-PET/CT
- misurare se questo approccio diagnostico riduce l’incidenza di complicazioni e qual è l’impatto sui costi.
Va sottolineato che la partecipazione allo studio non modifica lo standard di cura standard e non comporta costi aggiuntivi per i pazienti o il sistema sanitario.
La durata prevista è di circa quattro anni e i risultati potranno contribuire a migliorare il trattamento del tumore alla prostata a rischio intermedio.
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