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Che cos’è il vaccino antipneumococcico?
Il vaccino antipneumococcico difende l’organismo dalle malattie causate dal batterio pneumococco (streptococcus pneumoniae) che è molto diffuso nelle alte vie aeree di bambini e adulti.
Di pneumococco se ne conoscono oltre 90 tipi. Alcuni di questi sono in grado di causare infezioni, soprattutto a bambini e anziani, come polmoniti, otitti, sinusiti, sepsi e meningiti.
Quando si deve fare il vaccino antipneumococcico?
Il vaccino antipneumococcico non è obbligatorio per i bambini appena nati, ma viene proposto a partire dal terzo mese all’interno del vaccino esavalente (anti difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, haemophilus infuenzae di tipo B).
Il vaccino antipneumococcico viene erogato in tre dosi, da eseguirsi tutte entro il primo anno di vita, senza che siano necessari uterori richiami.
Come funziona il vaccino antipneumococcico?
Il vaccino antipneumococcico viene somministrato tramite iniezione intramuscolare: nella faccia antero-laterale della coscia per i bambini piccoli e nel braccio dai 9 anni in su.
È disponibile in due distinti tipi:
- coniugato 13-valente (PVC13), ottenuto con frammenti del batterio e in seguito legato a una proteina per aumentarne l’efficacia. Viene somministrato ai lattanti e ai bambini fino ai 5 anni
- polisaccaridico 23-valente, utilizzato in prevalenza per gli adulti.
Il vaccino antipneumococcico ha effetti collaterali?
In genere il vaccino antipneumococcico è ben tollerato. Entro due giorni dalla somministrazione possono però evidenziarsi alcuni sintomi come dolore, gonfiore e rossore nel punto in cui è stata effettuata l’iniezione oltre a febbre, debolezza, rash cutanei e dolori muscolari.
Reazioni allergiche anche gravi, come per tutti gli altri vaccini, possono verificarsi ma sono del tutto rare.