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Lombalgia – Trattamento medico


In che cosa consiste il trattamento medico della lombalgia?

ll primo approccio al problema del dolore per lombalgia deve essere farmacologico, con l’utilizzo di farmaci antiinfiammatori analgesici.

Questo salvo casi particolari, quando cioè vi siano segni clinici di danno dei nervi, quadro facilmente riconoscibile anche dal medico di medicina generale, oppure qualora vi fosse il sospetto di gravi problemi di altro tipo (fratture – nelle persone anziane, anche non necessariamente dovute ad un trauma rilevante – o lesioni neoplastiche), situazioni nelle quali diventa assoluta la necessità di accertamenti strumentali precoci o addirittura urgenti, nella grandissima maggioranza dei casi.

Per brevi periodi può essere utilizzata anche una terapia cortisonica, controllando gli eventuali e non infrequenti effetti collaterali, associando comunque anche farmaci per la protezione gastrica.

Se possibile, trova anche indicazione per il mal di schiena l’infiltrazione di farmaci nel canale vertebrale e/o vicino al nervo dolente, e vari trattamenti “mininvasivi” praticabili però, in linea di massima, a situazione migliorata o addirittura cronicizzata.

Il riposo assoluto, utile all’inizio acuto della sintomatologia, deve essere limitato quanto più possibile ed è invece opportuno un precoce inizio di trattamento fisioterapico “dolce” (ad esempio massaggi), caute mobilizzazioni ed eventuali cicli di terapia fisica tipo TENS e ionoforesi.

Se questi trattamenti non hanno benefici sostanziali, in tempi che però non possono essere inferiori a qualche settimana, è giustificato l’approfondimento diagnostico con accertamenti radiologici e neuro radiologici: in linea di massima, salvo sospetto di fratture o neoplasie, le radiografie standard non sono molto utili e l’esame più indicato è la risonanza magnetica.

In funzione dell’esito degli esami, può essere opportuna una valutazione specialistica neurochirurgica al fine di porre ulteriori indicazioni terapeutiche.

Raramente si arriva a un’indicazione chirurgica, in quanto le ernie discali del tratto lombosacrale hanno una spiccata tendenza alla guarigione spontanea nel giro di 4-6 settimane.