Qual è l’attività del Centro Cefalee?
Nell’ambito della Unità Operativa di Neurologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo è operativo il Centro Cefalee per la cura e la diagnosi delle cefalee, sezione certificata e riconosciuta dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee–SISC (la dottoressa Paola Merlo, responsabile dell’UO Neurologia è coordinatrice del direttivo di SISC Lombardia).
Il Centro si avvale della classificazione di secondo livello, in base agli standard nazionali e internazionali delle certificazioni dei centri.
La valutazione neurologica permette il riconoscimento immediato dei quadri tipici di cefalea (le principali forme di cefalea primaria e i più comuni quadri “sindromici” di cefalea secondaria), oltre alla valutazione sulla eventuale necessità di ulteriori accertamenti e osservazioni nell’ambito di un percorso diagnostico più complesso per alcune forme più complicate.
Qual è l’approccio terapeutico del Centro Cefalee?
Il Centro Cefalee di Humanitas Gavazzeni offre un approccio adeguato al riconoscimento del tipo di cefalea e può consentire a razionalizzare gli interventi sia diagnostici sia terapeutici; inoltre in molte situazioni più complesse quali, ad esempio, la mancata risposta ai trattamenti convenzionali, l’abuso di farmaci analgesici e la presenza di patologie concomitanti, garantisce la gestione del paziente. L’approccio terapeutico al paziente che soffre di cefalea deve:
- individuare i fattori che scatenano e/o aggravano gli attacchi
- considerare l’adozione di alcune misure precauzionali (corretta igiene di vita, comportamenti da evitare)
- identificare un’idonea terapia sintomatica e/o di profilassi.
Nella cura di una cefalea non devono essere tralasciate alcune condizioni patologiche che possono essere frequentemente associate in particolare alla cefalea di tipo emicranico, come disordini cerebro-cardio-vascolari, disturbi psichiatrici, fenomeni allergici e disturbi funzionali del tratto gastroenterico.
Fattori psicologici, ormonali, alimentari, ambientali o, più in generale, la privazione o l’eccesso di sonno, l’ipoglicemia, la febbre, il fumo, posso rappresentare veri e proprie cause di un attacco emicranico.
Un tempestivo inquadramento clinico è dunque di fondamentale importanza, soprattutto in considerazione del fatto che solo la metà delle persone che soffrono di emicrania si rivolge al medico curante.
In presenza di più episodi mensili è invece fondamentale impostare un trattamento preventivo o di profilassi che può essere effettuato per periodi anche prolungati e ripetuto nel corso della vita.
La terapia monoclonale per la cura dell’emicrania
Le terapie hanno fatto decisi passi avanti: la terapie monoclonali per la cura dell’emicrania , importante innovazione terapeutica, l’Aifa ne ha riconosciuto la rimborsabilità, sono farmaci prescrivibili solo dai centri riconosciuti .
Humanitas Gavazzeni è un centro prescrittore in Bergamasca,
Con tali terapie sicuramente abbiamo risultati di grande ed è una grande innovazione in un contesto dove ad oggi l’emicrania è stata riconosciuta “malattia Sociale” con decreto legge diventato attuativo nel febbraio 2023
L’Ambulatorio “Donna cefalea”
Nell’ambito del Centro Cefalee è operativo l’ambulatorio “Donna Cefalea” in cui vi è un’attenzione particolare per questo aspetto. In tale ambito si effettua una visita neurologica e qualora vi sia indicazione lo specialista stesso provvede a dare indicazioni o a condividere in modo multidisciplinare con colleghi ginecologi, endocrinologi o altri specialisti. Questo proprio per le indicazioni del caso e per un percorso di cura mirato.
L’obiettivo è fornire una valutazione alle donne che soffrono di mal di testa offrendo trattamenti non necessariamente farmacologici, riservando una particolare attenzione al ruolo svolto dagli ormoni e alle loro implicazioni.
L’emicrania prevale nel sesso femminile con massima incidenza negli anni attivi dal punto di vista ormonale e durante tutta la vita riproduttiva.
In circa il 60% dei casi le crisi possono essere scatenate dalla mestruazione: in molti casi il primo attacco coincide con il menarca e il disturbo migliora con la gravidanza.
Nel periodo climaterico, o subito dopo, l’emicrania può scomparire o ridursi di frequenza in circa due terzi della pazienti.