Sulfadiazina
La Sulfadiazina si usa soprattutto per curare o prevenire la meningite meningococcica, la febbre reumatica o la toxoplasmosi.
Che cos’è la Sulfadiazina?
La Sulfadiazina blocca lo sviluppo e la proliferazione dei batteri disturbando la sintesi di acido folico da parte dei microbi.
Come si prende la Sulfadiazina?
Di solito la Sulfadiazina si prende per bocca in forma di pastiglie.
Effetti collaterali della Sulfadiazina
Tra gli eventuali effetti collaterali della Sulfadiazina troviamo :
capogiri
sonnolenza
dolore alla testa
gastrointestinali
perdita dell’appetito
nausea
vomito
È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:
rash
orticaria
prurito
problemi respiratori
senso di oppressione al petto
gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua
sangue nelle feci
cianosi
urine scure
diminuzione nella quantità di urine prodotte
svenimenti
battito cardiaco accelerato
allucinazione
male alle articolazioni
irritazione al cavo orale o piaghe
pallore
dolore alla gola continuo o febbre
cute arrossata, vesciche o gonfiori
macchie rosse o violacee sottopelle
convulsioni
diarrea grave o continua
gravi scottature
male o crampi allo stomaco
problemi nella minzione
stanchezza o debolezza
irritazione o perdite vaginali
ittero
Avvertenze
La Sulfadiazina può alterare le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi; questo effetto si può accentuare con gli alcolici o con altri medicinali. Può accrescere la sensibilità della cute al sole, modificare i risultati degli esami delle urine in chi è affetto da diabete e, sempre nei diabetici, provocare ipoglicemia.
La Sulfadiazina non si deve mai prendere durante le ultime settimane di gravidanza e nei primi 2 mesi di allattamento, se si soffre di anemia collegata a mancanza di acido folico e in presenza di gravi malattie renali o blocco della vescica.
Inoltre prima di cominciare la cura è fondamentale avvertire il dottore:
di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale (soprattutto ai sulfonamidi) o cibo
dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, rammentando di menzionare nello specifico indometacina, probenecid, salicilati, anticoagulanti, metotressato, diuretici e sulfoniluree
se si soffre (o si ha sofferto) di diarrea, dolore alla gola, infezioni gastrointestinali, asma, disturbi epatici o renali, mancanze di G6PDH, porfiria o altre patologie del sangue
in presenza di gravidanza o allattamento
È, infine, fondamentale avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di Sulfadiazina.