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Uova di cioccolato: accettate, ma con moderazione. Meglio fondente.

Pasqua. In una festività, tutto ciò che, religiosamente e non, viene considerato e visto come simbolo di rinascita, vita e gioia. La primavera, il sole e i nuovi fiori fanno da padroni a queste giornate via via sempre più luminose. Ritroviamo la voglia di godersi l’aria aperta e, perché no, qualche vizio in più.

Gli scaffali dei supermercati colmi di cioccolato (in ogni sua forma) ci spingono a cedere alla tentazione del dolce per eccellenza e concludere il periodo di quaresima.

Ma quanto possiamo “sgarrare”? E quale cioccolato preferire? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Sabrina Oggionni, dietista di Humanitas Gavazzeni.

Dottoressa Oggionni, il cioccolato può avere dei benefici?

“Il cacao era già conosciuto dai Maya e gli Atzechi lo avevano definito “cibo degli dei” e lo usavano anche come medicamento oltre che come moneta di scambio. Le fave da cui si ottiene il cacao sono ricche di diversi nutrienti, non solo energetici, come alcuni minerali ad esempio magnesio, ferro, fosforo e rame, alcune vitamine del gruppo B, metilxantine (teobromina e caffeina) e polifenoli come flavonoli che, da alcuni studi, si è confermato che aiutino a mantenere una buona elasticità dei vasi sanguigni, giocando un ruolo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Inoltre contengono sostanze che agiscono sull’umore (come serotonina e triptofano) e che stimolano il rilascio delle endorfine, considerati dei tranquillanti naturali dell’organismo, anche se tutte presenti in quantità tali da non essere in grado di produrre effetti reali”.

Via libera alle uova di cioccolato, quindi?

“Anche se il cioccolato, come detto, produce degli effetti positivi sull’organismo e la tipologia di grassi che contiene non implica effetti negativi sul profilo lipidico e in particolare sul colesterolo LDL, non significa che possiamo abbuffarci di cioccolato esagerando con le quantità perché, oltre all’importante apporto calorico (la classica tavoletta sono 100g e un uovo di pasqua medio può andare dai 200 ai 300g, arrivando a 1Kg e più nelle versioni “big”), è stato dimostrato che i suoi effetti benefici non aumentano con una maggiore dose consumata, anzi”.

Consigliata, quindi, la moderazione. Ci sono indicazioni anche sulla tipologia di cioccolato da preferire?

“Meglio prediligere il cioccolato al 70% perché è più simile alla bevanda originaria del centroamerica che conservava intatte tutte le proprietà del cacao, soprattutto nel contenuto in flavonoli, elementi studiati per i loro effetti benefici sull’organismo. Nel cioccolato bianco, dove c’è solo il burro di cacao ma non il cacao, queste proprietà vengono meno”.

La Pasqua non è solo uova di cioccolato. Dobbiamo moderare anche la colomba?

“La colomba è un dolce tutt’altro che leggero ed ha un apporto calorico simile al panettone; è quindi consigliabile concedersene un pezzettino, un terzo di ala tanto per quantificare, soprattutto perché offerta alla fine di un pranzo già sufficientemente calorico.”