COME TI POSSIAMO AIUTARE?

CENTRALINO

035.4204111

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

PRENOTAZIONI

Prenotazioni telefoniche SSN
035.4204300
Prenotazioni telefoniche Private
035.4204500

LINEE DEDICATE

Diagnostica per Immagini
035.4204001
Fondi e Assicurazioni
035.4204400
Humanitas Medical Care Bergamo
035.0747000

Tristezza da rientro: sempre più persone a soffrirne. Cosa fare?

Settembre, mese di rientro. In ufficio, a scuola, al quotidiano tran – tran della vita con un nostalgico arrivederci alle vacanze. L’estate si allontana e, di contro, ci aspettano i periodi dell’anno più freddi e le giornate con meno luce. Tutti questi fattori possono incidere notevolmente sulla nostra mente e, quindi, sulle nostre modalità di affrontare le giornate.

Ne parliamo con la dottoressa Agnese Rossi, psicoterapeuta di Humanitas Gavazzeni.

Dottoressa Rossi, perché al rientro dalle ferie ci sentiamo più stanchi e, forse, demotivati?

“In questi ultimi tempi sembra che lo stress ci perseguiti ovunque, paradossalmente perfino al rientro delle vacanze, che dovrebbe essere invece un momento pieno di slancio e di energie. Questo disturbo si definisce tristezza da rientro e si manifesta in fase post-vacanze con un insieme di sintomi che indicano una difficoltà a riprendere le attività quotidiane. Chi ne è colpito può provare ansia, abbassamento del tono dell’umore, cefalea, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, senso di affaticamento, irritabilità, crisi di pianto, senso di stordimento. Colpisce soprattutto chi vive con forte impatto il cambiamento del riprendere immediatamente una vita frenetica riempita di stress, corse e fretta, non sempre compensati da vissuti di soddisfazione e gratificazione. Sono però sintomi transitori, che possono durare da alcuni giorni ad alcune settimane. Non sono da confondere con la depressione stagionale che per qualcuno si presenta verso settembre, con l’avvicinarsi dell’autunno”

Di contro, però, succede anche di sentirci con un’energia nuova: come è possibile questo duplice aspetto?

“Le vacanze avrebbero proprio questa funzione, ma nel nostro contesto sociale spesso vengono caricate di ruoli che non soddisfano questo desiderio. E’ innanzi tutto importante scegliere luoghi che assecondino i nostri bisogni, in particolare che siano un’alternativa ai ritmi frenetici della nostra quotidianità, che ci permettano di prenderci del tempo rigenerante per noi, senza stravolgere eccessivamente le nostre abitudini e rendere ancora più difficile la ripresa. La vacanza poi dovrebbe essere non solo un distacco dalla realtà, ma un’occasione per ascoltare a fondo i nostri desideri e i nostri progetti; ci può aiutare ad osservare da lontano la nostra routine e sentire se desideriamo cambiare qualcosa per stare meglio con noi stessi, con gli altri e con la gestione del nostro tempo”.

Quali sono i fattori che possono incidere sullo stress da rientro?

“Molto può dipendere da come abbiamo vissuto le vacanze, dalle aspettative  – talvolta elevate e idealizzate –  che abbiamo riposto in esse, a volte immaginate come una fuga dalle difficoltà di ogni giorno e che rendono quindi il ritorno carico di fatiche da riaffrontare, in famiglia, al lavoro, nello studio. E’ utile inoltre cercare di individuare le cause più profonde che possono dare origine allo stress da rientro, invece di rimuoverle e al ritorno sentire che ci ripiombano addosso nella loro pesantezza. A volte accumuliamo tensioni da tempo, a causa di un lavoro poco gratificante, relazioni insoddisfacenti, giornate frenetiche, routine frustrante, dinamiche familiari complesse, aspetti che non vanno sottovalutati in quando minacciano la qualità della vita e il nostro equilibrio psico-fisico”.

Ci sono dei consigli per affrontare al meglio il rientro? Delle buone abitudini, ad esempio, che possono aiutarci?

“Direi che l’aspetto più importante può essere sintetizzato con la parola “tempo”, il nostro tempo, che dovremmo gestire da soggetti, imparare ad ascoltarlo e non esserne sommersi con il conseguente uso frequente della frase: “non ho tempo…”.

Come fare?

Dedicarci tempo per prenderci cura del nostro corpo e della nostra mente: un corretto ritmo sonno-veglia; un’alimentazione sana con alimenti di qualità, senza dimenticare frutta e verdura di stagione; praticare regolarmente un’attività fisica gratificante, se possibile all’aria aperta, buona alleata per il buon umore e efficace antistress.

Ricominciare gradualmente, senza imporci affanni a velocità non sostenibili, dandoci piccoli obiettivi senza farci travolgere da ciò che possiamo organizzare con diversi gradi di priorità.

Dedicarci tempo per prenderci cura di noi: cercare un buon equilibrio tra i periodi stressanti della settimana e i momenti di relax e di tempo sano da dedicare a noi stessi, alle nostre passioni e interessi, dando priorità a ciò che ci dà piacere e benessere, che poi può diventare contagioso e coinvolgere positivamente le persone che ci circondano.

Prolungare il più possibile gli effetti rigeneranti delle vacanze, mantenendo vivi i ricordi di momenti piacevoli, di incontri arricchenti, di luoghi che ci hanno gradevolmente emozionato e cercare di ricreare momenti simili, anche se un po’ ridimensionati, nella nostra vita di ogni giorno.

Dedicarci tempo per prenderci cura delle nostre relazioni: ridare spazio alle relazioni gratificanti, costruire buoni rapporti con i colleghi per creare un contesto lavorativo sereno, dedicare tempo alla famiglia e agli amici, condividendo la qualità dello stare insieme.

Un ultimo consiglio: fermiamoci un attimo e ogni tanto chiediamoci se il nostro stile di vita ci soddisfa e rivediamo cosa invece ostacola il nostro benessere psico-fisico, domandandoci, per esempio, se alcune cose da fare sono davvero importanti e necessarie. E poi mettiamo in atto delle scelte utili, anche piccole, che alla fine di ogni giornata ci permettano di dire a noi stessi che siamo soddisfatti per come abbiamo vissuto il nostro tempo. Siamo noi che possiamo, almeno in parte, dare qualità a questa risorsa preziosa che è il nostro tempo.