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Lo sport oltre i 50 anni, se praticato bene aiuta a mantenere un corretto equilibrio cardiovascolare

Chi l’ha detto che con il passare degli anni è necessario rinunciare a praticare sport per non correre il rischio di subire danni dovuti al trascorrere del tempo e al fatto di non essere più “in forma” come nei tempi passati?

È un’idea, questa, del tutto sbagliata perché, anzi, lo sport, quando fatto nel modo giusto, è particolarmente indicato anche oltre i 50 anni, grazie al fatto che una controllata attività fisica è considerata fondamentale per riuscire a mantenere un corretto equilibrio cardiovascolare.

Detto questo, bisogna scegliere bene lo sport che si vuole praticare. Ce ne sono di più o meno adatti per ogni singola persona, da scegliersi in modo ragionato in base all’età e allo stato di salute del proprio corpo.

Ne parliamo con la dottoressa Erika Bertella, cardiologa e responsabile dell’Imaging cardiovascolare avanzato di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Dottoressa Bertella, quali sono gli sport più consigliati per la salute del cuore per gli over 50?

«Noi cardiologi in genere consigliamo di praticare gli sport considerati più “armonici” dal punto di vista cardiovascolare, cioè quelli di resistenza, come la corsa, il nuoto, il ciclismo. Sono attività che richiedono al nostro organismo l’utilizzo di una certa energia senza comportare stress acuti a livello cardiovascolare».

Come si devono comportare, gli ultracinquantenni, nei confronti di sport che prevedono un contatto, come ad esempio il calcio o il basket?

«Il fatto che ci sia presenza di contatto non impedisce anche agli atleti di una certa età di praticare sport di questo tipo. Certo, bisogna cercare di evitare di subire traumi troppo intensi, ma diciamo che se la persona è sana non ci sono limitazioni. Il discorso è invece diverso per tutti coloro che hanno subito un intervento chirurgico o sono portatori di pacemaker: per loro gli sport di contatto sono decisamente sconsigliati. Bisogna procedere, quindi, con una valutazione soggettiva, che varia da persona a persona, partendo dalla considerazione che gli sport di contatto non sono dannosi per le persone sane, anzi, rappresentano per loro un’attività preziosa che unisce un maggior lavoro muscolare a una maggior attività cardiovascolare, con beneficio del cuore e dell’intero sistema circolatorio».

Importante, da questo punto di vista, è arrivare alla pratica dello sport con la dovuta preparazione. Dal punto di vista vascolare qual è l’allenamento che andrebbe sostenuto?

«I protocolli internazionali stilati dalla Società Europea di Cardiologia fissano le linee guida che dovrebbero essere osservate da tutti coloro che si avvicinano allo sport. L’allenamento, viene detto, deve essere il più possibile regolare, basato su un’intensità moderata. Il consiglio è quello di svolgere 30 minuti di attività aerobica o 25 di attività anaerobica per tre volte la settimana. L’intensità dell’allenamento non ha un valore assoluto ma deve essere commisurata allo stato di salute e di forma della singola persona. In ogni caso, bisogna evitare di raggiungere, durante lo sforzo, una frequenza cardiaca intorno al 70% della frequenza massima per un lavoro aerobico».

Ci sono sport che devono essere assolutamente evitati da persone con più di 50 anni? Se sì, quali sono?

«Anzitutto va detto che prima di praticare qualsiasi sport è bene sottoporsi a una valutazione medica che verifichi lo stato di salute della persona. Perché la risposta alla domanda è questa: non esistono sport assolutamente vietati per gli ultra 50enni, esistono piuttosto sport che non possono essere praticati da tutti. Se una persona soffre di pressione alta, ad esempio, dovrà cercare di evitare attività sportive che richiedano una grande potenza, come la pesistica e il body building, che richiedono un ulteriore incremento della pressione. Insomma, dipende dalla situazione personale, non dall’età».