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La psoriasi, problema della pelle che non va sottovalutato

La psoriasi è una delle malattie della pelle più diffuse. Si tratta della condizione per cui la pelle si ispessisce che colpisce soprattutto le parti poste in corrispondenza delle grandi giunture, della testa e di alcune zone della schiena. Ne parliamo con la dottoressa Marzia Baldi, responsabile dell’Ambulatorio di Dermatologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo.

Che cos’è la psoriasi e chi colpisce in particolare?

«La psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle. Non è né infettiva né contagiosa, di solito è di carattere cronico e tende a ripresentarsi. Nella sua formazione intervengono fattori autoimmunitari, genetici e ambientali. Lo sviluppo della psoriasi è molto frequente: sono circa un milione e mezzo gli italiani che ne sono affetti. Nella sua forma più severa, che riguarda circa il 10% dei casi, oltre a generare conseguenze negative sulla salute psicofisica, può rappresentare anche un fattore di rischio cardiovascolare. Nell’adulto la malattia colpisce con eguale frequenza maschi e femmine. Tra i più piccoli, invece, le bambine sembrano essere affette con frequenza doppia rispetto ai maschi».

Quali parti del corpo sono interessate dalla formazione di psoriasi?

«La psoriasi si manifesta attraverso la comparsa di chiazze di pelle ispessite, arrossate e infiammate, spesso coperte da squame bianco-argentee. In genere non causa prurito, ma la sua presenza può causare al malato un grave disagio fisico e un certo imbarazzo nei rapporti con gli altri. Nelle forme più lievi ci possono essere leggere desquamazioni a livello di gomiti, ginocchia e cuoio capelluto (dove spesso viene scambiata per forfora). Può inoltre colpire le mani e i piedi con piccole vescicole e pustole che, rompendosi, si trasformano in piccoli tagli. Anche questa forma clinica di psoriasi può essere scambiata per una dermatite irritativa o per una micosi. Può infine colpire frequentemente le unghie, soprattutto dei piedi, facendole diventare fragili, spesse e di diverso colore. Anche in questo caso spesso si attribuisce l’origine del problema ad altro, nello specifico a una carenza alimentare o a una micosi. È per questo che questa malattia della pelle viene anche chiamata la “grande imitatrice”. Infine, ci sono, forme più gravi che provocano un intenso arrossamento su tutta la pelle del corpo (psoriasi eritrodermica) o un’infiammazione accompagnata da gonfiore delle le articolazioni (artrite psoriasica)».

Come può essere curata la psoriasi?

«Non esiste una vera e propria cura risolutiva per la psoriasi. Possiamo però tenerla sotto controllo con opportune terapie. Si sa ad esempio che i raggi ultravioletti del sole hanno la capacità di deprimere la crescita dei cheratinociti, le cellule dell’epidermide responsabili della formazione di questa malattia, e quindi di far sparire le chiazze sulla pelle, almeno fino a quando ci si espone ai raggi solari. Per curare la psoriasi ogg si utilizzano i farmaci biologici, ottenuti attraverso tecniche di ingegneria genetica. Si tratta di anticorpi che riescono a bloccare una o più attività delle cellule, con una precisione e una specificità che i farmaci del passato non avevano».

La psoriasi può essere curata in casa? Ci sono saponi o shampoo in grado debellare questa malattia?

«Dipende dal quadro clinico. Le forme lievi di psoriasi possono essere curate con terapie domiciliari di tipo topico, cioè con applicazione diretta sulla pelle. Per le forme più gravi, invece, è necessaria una terapia sistemica sia essa immunomodulante, cioè in grado di incidere sul sistema immunitario, sia biologica. Per quanto riguarda i saponi e gli shampoo che si trovano in commercio, possono aiutare nei casi lievi di psoriasi ma ben poco possono fare nelle forme generalizzate; anzi, in queste forme, sono da considerarsi del tutto inutili».