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Humanitas Gavazzeni consegna il premio “Cinzia Bano” nel campo dell’infermieristica

Il ricordo di una professionista, di una donna che ha dedicato la sua vita all’aiuto degli altri, di un’amica che ha lasciato il segno. Cinzia Bano era un’infermiera, mancata prematuramente all’inizio del 2022, che ha lavorato nell’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo per diciassette anni con grande dedizione.

È in sua memoria che Humanitas Gavazzeni e Castelli e Humanitas University hanno istituito il premio “Cinzia Bano 2022” nel campo dell’infermieristica: una borsa di studio destinata agli studenti e studentesse del terzo anno del Corso di laurea in Infermieristica di Humanitas University, sezione Bergamo. Il Premio per l’anno accademico 2022/2023 è stato consegnato giovedì 24 novembre al Centro Congressi Giovanni XXIII, durante il convegno organizzato dagli ospedali Humanitas a Bergamo dal titolo “Il manager in sanità: le competenze del coordinatore per agire in modo efficace e consapevole dell’organizzazione”.

«Con questo premio abbiamo voluto ricordare una persona che è sempre stata un punto di riferimento per i nostri ospedali. Una professionista che ha rappresentato i valori della professione infermieristica. Dedicarle questo premio vuole essere un augurio per le nuove generazioni di infermieri e infermiere perché possano lasciare il segno come ha fatto lei. Consegnare il Premio durante il Congresso di oggi ha un valore ancora più grande perché si tratta di una giornata dedicata all’importanza della formazione. Un aspetto a cui Cinzia teneva molto: la sua sete di imparare ed insegnare era inesauribile», commenta la dottoressa Katia Morstabilini, direttrice delle Professioni sanitarie di Humanitas Gavazzeni e Castelli.

Il premio 2022 “Cinzia Bano”

Vincitrice del Premio è Samantha Dadda, studentessa del terzo anno della sede di Bergamo in Humanitas University, risultata la più meritevole tra i 12 partecipanti al bando (sono 44 gli iscritti all’ultimo anno del corso di studio) per l’elaborato presentato. Le domande poste ai candidati sono state: “Quale il futuro per la professione e per i professionisti? Qual è la chiave di volta per il panorama sanitario italiano?”.

Esaminato dalla Commissione di valutazione in Humanitas Gavazzeni lo scritto di Samantha Dadda è stato premiato per aver saputo integrare diversi aspetti: dal futuro allo sviluppo della professione sul territorio fino all’uso di nuovi approcci di cura nella pratica infermieristica.

«Partendo dall’esperienza di Florence Nightingale, considerata la fondatrice della moderna assistenza infermieristica, nel mio elaborato ho cercato di comunicare l’importanza di costruire un’assistenza più specifica e personalizzata per ogni paziente rendendo l’infermiere il vero professionista responsabile della persona in cura. Dal momento in cui ho iniziato a fare pratica in ospedale ho capito che era il mio posto: il luogo dove migliorare me stessa, aiutando gli altri, diventando un’infermiera formata. Sono molto orgogliosa di ricevere questo premio, in particolare perché conosco il valore emotivo e personale che possiede e che porterò avanti con amore e professionalità», racconta Samantha Dadda.

«Il bando ricorda una professionista generosa che amava profondamente il suo lavoro e trovava motivazione nella conoscenza e nell’insegnamento. È un modo perché la sua presenza sia costante tra tutti coloro che l’hanno conosciuta e apprezzata. Gli elaborati dei giovani partecipanti esprimono un senso di grande responsabilità ed orgoglio nell’essere infermieri, e avvertono come il progredire delle conoscenze e dei mezzi in campo medico, stimoli in loro il bisogno di aggiornamento e crescita continua. Mi ha colpito particolarmente leggere negli scritti di tutti il richiamo all’aspetto umano e relazionale della professione. Un quadro di grande consapevolezza e di assunzione di ruolo che fa onore a questi giovani», commenta il dottor Emilio Bombardieri, direttore scientifico di Humanitas Gavazzeni e Castelli.

Presenti alla consegna del premio anche la famiglia di Cinzia, tra cui il marito Franco Reggia.

«L’intitolazione a Cinzia è per noi segno di ciò che lei ha lasciato. Ci commuove molto e vorremmo ringraziare Humanitas Gavazzeni per la vicinanza e l’amore che ci ha dimostrato quest’anno. Durante la pandemia continuavo a chiedere a Cinzia se era sicura di andare in ospedale rischiando di ammalarsi, e lei mi rispondeva con orgoglio “sono un’infermiera, devo aiutare”. Per ricordarla quando non sarebbe stata più con noi, mi ha chiesto di recuperare una frase di una delle sue canzoni preferite, ‘Un sorriso dentro al pianto’ di Ornella Vanoni, che cantava “Io sono tutto l’amore che ho dato” Questo era lei, in questa frase c’è tutto il suo amore verso le persone che ha aiutato come infermiera. E questo auguro alla studentessa che ha vinto il premio e ai suoi colleghi: date amore con il vostro lavoro, quanto più potete», dichiara Franco Reggia. 

«La collaborazione e l’integrazione tra ospedale e Università risulta fondamentale nel percorso di crescita personale e professionale dei nostri studenti – continua Beatrice Mazzoleni, direttrice dei corsi di Laurea triennale e magistrale di Infermieristica di Humanitas University – È per noi motivo di orgoglio poter ricordare una collega attraverso una nostra studentessa. Il suo esempio e l’elaborato presentato confermano quanto la presa in cura della persona debba essere caratterizzata sia dall’utilizzo di prove di efficacia, sia da un interesse autentico verso le persone. La missione dello ‘stare accanto’ deve risuonare in ogni infermiere attraverso gesti di cura che diventano, sempre e per sempre, una promessa di cura»

Il corso di Laurea in Infermieristica di Humanitas University a Bergamo

Il Corso di Laurea triennale in Infermieristica a Bergamo, in via Andrea Moretti 11, è attivo dal 2017 in stretta collaborazione con l’ospedale Humanitas Gavazzeni, sede dei tirocini. L’attività didattica è a cura dei professionisti di Humanitas University e Humanitas Gavazzeni con la collaborazione, per alcune materie, dell’Università degli Studi di Bergamo. L’obiettivo del Corso di Studi, abilitante alla professione di Infermiere, è formare professionisti che opereranno nel Sistema della salute in contesti ospedalieri, domiciliari, strutture residenziali, con elevate competenze basate sulle recenti evidenze scientifiche. L’acquisizione della laurea triennale in Infermieristica permette inoltre l’accesso al corso biennale di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche. Il Corso di Laurea in Infermieristica comprende attività teoriche, pratiche e cliniche, si avvale di lezioni frontali, metodologie didattiche attive anche con l’utilizzo di simulazioni avanzate, attività professionalizzanti ed elettive.